Alla base della decisione la volontà di adottare in tempi rapidi un contratto collettivo nazionale che sostenga il reddito dei propri 22 mila dipendenti.
A meno di tre anni dall’adesione, Lidl Italia ha annunciato la decisione di uscire da Federdistribuzione con effetto immediato, a seguito del continuo ed eccessivo protrarsi delle negoziazioni per il rinnovo del CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel 2019.
Tale decisione è maturata con l’obiettivo di dare risposte concrete e immediate ai propri 22 mila dipendenti, che hanno visto in questi anni una progressiva erosione del proprio potere d’acquisto a causa dell’inflazione.
“Da quattro anni i nostri collaboratori attendono il rinnovo del CCNL ed è per noi inaccettabile che le trattative si siano ulteriormente arenate per dinamiche che esulano dai loro bisogni. Il prolungato immobilismo nella trattativa ha introdotto incertezze che intendiamo subito superare per il senso di responsabilità che abbiamo nei confronti delle nostre persone”. ha dichiarato Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia.
L’Azienda applicherà il CCNL già rinnovato da Confcommercio che prevede aumenti salariali e una tantum già definiti.
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