Cross-Border Commerce Europe presenta la prima edizione della “Top 50 Home & Garden, DIY Retail Europe”: una classifica annuale dedicata ai 50 principali rivenditori online nel settore della casa e del fai da te.
Cross-Border Commerce Europe, la piattaforma dedicata al commercio elettronico transfrontaliero in Europa, ha ha pubblicato la ricerca che valuta e classifica i primi 50 rivenditori e mercati online transfrontalieri di casa, giardino e fai da te in Europa. Questo settore ha visto una crescita esplosiva, con l’e-commerce che ha registrato un’impennata senza precedenti.
Secondo la ricerca, le recessioni macroeconomiche post-Covid e le pressioni inflazionistiche, guidate dagli effetti geopolitici dei conflitti in Ucraina e Israele, sono le ragioni principali della stagnazione del mercato al dettaglio del fai da te. Dopo essersi stabilizzato nel 2022, il settore europeo del commercio al dettaglio fai da te (sia online che offline) dovrebbe registrare un modesto aumento annuo dell’1,25%, passando dagli attuali 368 miliardi di euro a 380 miliardi di euro (incluso parte del mercato garden) entro il 2025.
Tuttavia, la quota del commercio elettronico all’interno il settore del fai da te è cresciuto in modo significativo: nel 2023, il mercato europeo del fai da te online è valutato a 56 miliardi di euro (che rappresentano una quota online del 15,2%) e si stima che raggiungerà i 66 miliardi di euro entro il 2025 (un aumento del 18%), con una crescita sostenuta da rivenditori e mercati specializzati nel fai da te. Entro il 2025, circa un quinto dei ricavi sarà generato dalle vendite online, con una quota online pari al 17% (66 miliardi di euro/380 miliardi di euro).
Uno dei fattori alla base di questo incremento dell’e-commerce è l’aumento della quota di mercato dei puri concorrenti online, che ha costretto i tradizionali rivenditori fai-da-te a dare priorità alle loro strategie di e-commerce transfrontaliere. Il fatturato transfrontaliero totale è di 13,25 miliardi di euro (23,5% di 56 miliardi di euro), destinato a raggiungere i 19,8 miliardi di euro nel 2025 (30% di 66 miliardi di euro). Nel 2023, un quarto del commercio fai-da-te online sarà transfrontaliero. In questo rapporto abbiamo analizzato 225 rivenditori di bricolage, di cui 50 riconosciuti come campioni transfrontalieri.
Amazon e Leroy Merlin
Amazon è il leader indiscusso del mercato online nel settore del fai da te. Amazon Europa detiene la quota online più elevata con il 15,7% (8,8 miliardi di euro su 56 miliardi di euro). Dei 56 miliardi di euro del mercato fai-da-te online, 12,8 miliardi di sterline si trovano nel Regno Unito, con Kingfisher e Amazon.co.uk che rappresentano rispettivamente 4,5 miliardi di sterline e 4,3 miliardi di sterline. Il fatturato totale di Amazon UK è di 30 miliardi di sterline, quindi il settore fai da te, miglioramento della casa e del giardino e hobby rappresenta il 14,3%. Nuovi dati indicano che Amazon è pronta a superare Kingfisher come il più grande rivenditore di bricolage del Regno Unito entro il 2025, con un fatturato previsto di 7 miliardi di sterline.
Sempre in ambito “solo eCommerce” al secondo posto troviamo eBay, con una quota del 6,3%, mentre in terza posizione spicca Leroy Merlin, con il 3,6% di quota di mercato. Secondo la ricerca l’insegna del gruppo Adeo nel 2022 si è attestata come il principale rivenditore europeo di prodotti fai-da-te, vantando un fatturato annuo di 27 miliardi di euro. Seguono ManoMano con poco più dell’1,8%, la statunitense Etsy con l’1,48 (stranamente nei primi 10 non c’è Home Depot), Hornbach che, con l’1,46% ha superato OBI che si attesta all’1,44%.
Bauhaus, un rivenditore dedicato al fai da te con un fatturato combinato online e offline di 9 miliardi di euro, ha realizzato 1,2 miliardi di euro di vendite online, di cui 400 milioni di euro provenienti dal commercio transfrontaliero.
Mercati: ibridi e puri
Nella classifica Top 50 DIY ci sono 15 marketplace, di cui 3 sono Pure Marketplace (con il 100% di venditori di terze parti). Tutti, tranne i rivenditori Leroy Merlin e Maisons du Monde, sono Pure Players. I marketplace rappresentano circa un terzo del commercio fai-da-te online. Il Gross Merchandise Value (GMV) dei Pure Player Marketplaces è di 17,2 miliardi di euro, con una quota del 30% (17,2 miliardi di euro/56 miliardi di euro).
È chiaro che esiste un potenziale significativo per la crescita sia online che transfrontaliera nel settore del fai da te, poiché entrambe le quote di mercato (online e transfrontaliera) attualmente si comportano a un tasso inferiore alla media del mercato complessivo. Sebbene tradizionalmente considerato resistente al commercio elettronico, gli ultimi anni hanno mostrato tassi di crescita online e transfrontalieri promettenti per il settore del fai da te.
Foto credits: Cross-Border Commerce Europe
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