Alessandro Acquaderni: ” La formazione è infinita”
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La nostra panoramica sui Giovani Manager ci porta nel mondo Ferramenta e Utensileria con Alessandro Acquaderni di 36 anni, CEO di SIT Tenospazzole di Casalecchio di Reno (Bologna).
La sua Azienda ha una lunga tradizione
Siamo effettivamente alla quinta generazione, con l’attività che è iniziata col nome di Pennellificio Bolognese con la produzione di pennelli artistici e professionali per pittori e restauratori nel 1908. La produzione dei pennelli è continuata fino agli anni ‘70, mentre la gamma delle spazzole viene inserita negli anni ‘50. Siamo una realtà orgogliosamente tutta italiana. Abbiamo la cura e l’attenzione dell’artigianalità del nostro DNA, ma siamo sempre attenti e aperti all’innovazione
SIT è un’azienda familiare?
Sì, tramandata di volta in volta dal nonno di mio nonno fino a mio padre Andrea e dal 2023 a noi 3 figli Marco, di 38 anni che gestisce la produzione in sede e in remoto nel nostro stabilimento in Romania; Paolo di 33 anni che si occupa dello sviluppo del mercato estero, per noi molto importante, perché esportiamo in oltre 70 Paesi e io che sono il CEO e mi occupo della Direzione Generale. Papà è comunque sempre presente dietro le quinte. Con la sua passione, esperienza e saggezza si occupa di alcuni progetti.
Il rapporto tra di voi?
Da piccoli siamo tutti cresciuti in azienda, vedendola crescere con noi, respirando tradizione e innovazione. Siamo molto uniti sia personalmente che professionalmente, con le normali dialettiche che portano benefici e stimoli a migliorare.
Il suo percorso?
Dopo il Liceo Scientifico, mi sono laureato in Ingegneria a Bologna e ho sempre continuato a mantenere viva la formazione in azienda, che si è conclusa (per ora) lo scorso anno col conseguimento di un Master all’Harvard Business School. Credo che la propria formazione non debba mai finire.
Oggi la produzione è limitata alle spazzole, non pensate ad altri prodotti?
Sinceramente il termine spazzole è molto riduttivo. È un mondo con applicazioni praticamente infinite. Parliamo innanzitutto di oltre 2.500 prodotti per il mercato retail con una produzione che spazia delle spazzole per mini utensili, alle spazzole hobbistiche, manuali o per trapani e smerigliatrici, ai prodotti professionali per artigiani e industrie, che distribuiamo nelle utensilerie. Utilizziamo svariati materiali dall’acciaio, all’acciaio inox, ottone, nylon e varie materie sintetiche caricate con abrasivi. Ci sono poi fibre vegetali e animali (crine di cavallo) per ottenere una finitura che varia dalla sgrossatura alla levigatura ed alla lucidatura più fine. Siamo poi specializzati nella soluzione di problemi per i nostri clienti industriali, con prodotti specifici “tailor made” e quindi possiamo creare nuovi prodotti in continuazione, senza limiti, dalla realizzazione di piste di sci sintetiche, a spazzole per dentisti fino a quelle per massaggiare le mucche… solo per fare alcuni esempi.
Quali peculiarità vi distinguono come azienda moderna?
SIT da anni si dedica con investimenti specifici, nel perseguimento di una “Imprenditorialità sostenibile”, che non significa solo investire in un’ottica di lungo termine, ma anche rispetto dell’ecosistema sociale e ambientale nel quale l’azienda si trova e opera. Uno degli obiettivi primari per SIT è l’attenta valutazione dell’impatto ecologico del proprio lavoro e dei propri prodotti in tutti i passaggi della filiera, che va dal produttore all’utilizzatore finale. Siamo attenti alla riduzione degli imballaggi e al riciclo dei materiali di produzione. Nel 2012 SIT ha investito nella costruzione di un impianto fotovoltaico sul proprio stabilimento, con 870 pannelli fotovoltaici che producono 500 MWh all’anno. A parte tutte le certificazioni di qualità abbiamo anche quella di parità di genere i nostri valori di Attenzione alle persone, passione, responsabilità e spirito di squadra sono il codice attraverso cui operiamo.
Cosa pensa dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro ed al loro ruolo in SIT?
Il nostro è un distretto a forte vocazione industriale, soprattutto nella meccanica e fortunatamente ci sono sia scuole valide, che buone opportunità di lavoro. Bisogna essere comunque dinamici e se non trovi quello che cerchi, devi “riformarti” con voglia di apprendere. Noi siamo una PMI, certo meno attrattivi di una Big dell’automotive come Ferrari, Maserati, Lamborgini e Ducati. La nostra forza è nella tecnologia, nella grandissima attenzione alle novità, con un mix di personale eterogeneo per età, che credo fondamentale per mettere a confronto esperienze consolidate da anni in azienda, con una maggiore presenza di giovani menti con desiderio di emergere.
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