DIY 2018: il reparto bagno è in calo dell’1%
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Interessante l’articolo di Marianne Tournier, direttore editoriale di ww.sdbpro.fr, che vi proponiamo di seguito.
Mentre nel 2018 il mercato del diy in Francia è cresciuto leggermente rispetto al 2017 ma, come se avesse raggiunto la maturità, il reparto bagno ha continuato a diminuire, trainato solo da mobili e arredi. Nel 2018, secondo Inoha, ex Unibal e FMB, Fédération des magasins de bricolage et de l’aménagement de la maison, il mercato diy ha registrato una buona performance, crescendo dello 0,4% rispetto al 2017 – anno già positivo – fino a raggiungere 26 miliardi di euro.
Ha fatto meglio degli elettrodomestici (-0,4%) e del mobile (-2,7%) anche se il volume delle transazioni immobiliari – un ampio bacino di progetti e lavori – è rimasto stabile nel corso dell’anno e ha trainato il settore, considerando che il settore delle nuove costruzioni è calato del 7% e che il sentiment dei consumatori si è deteriorato nel corso del 2018. Anche la frequentazione die negozi è diminuita, dal -6,7% nel 2018 al -2,5% nel 2017 (secondo l’osservatorio Procos/Stackr), ma i giubbotti gialli non sono l’unica causa, considerando che l’e-commerce ha la sua quota.
Anche se la GSB rappresenta più di tre quarti del mercato a valore, 76% e 19.806 milioni di euro, in calo dello 0,3% rispetto al 2017, sta perdendo terreno rispetto al commercio elettronico, la cui quota di mercato passa dal 3% nel 2017 al 4% nel 2018 (solo attori puri, 1.008 milioni di euro, ovvero +18% rispetto al 2017). Tuttavia, la crescita è più lenta rispetto al 2017, quando l’aumento rispetto al 2016 è stato del 20%. In crescita anche le vendite online di GSB, che non superano il 3-4% del loro fatturato (la dimensione di progetto del fai da te prevede visite in negozio). L’attività delle rivendite professionali/edili è rimasta stabile in termini di quota di mercato, stimata al 15%, ma ha visto crescere del +1% il fatturato del 2018, pari a 3.907 milioni di euro. Per contro, i ricavi di GSA sono diminuiti del -1,9% (547 milioni di euro) e quelli della clientela tradizionale del 2% (728 milioni di euro).
Il bagno/cucina/cucina/idraulica rappresenta il 13% delle vendite diy, ovvero 3.380 milioni di euro IVA inclusa. La quota raggiunta dalla GSB (76% del mercato del fai da te) ammonta a 1.555 milioni di euro, di cui il 46% per il solo bagno, ovvero 543 milioni di euro tasse incluse.
Due prodotti sono un successo nella sezione bagno. Si tratta dei lavabi, le cui vendite sono aumentate a due cifre nel 2018 rispetto al 2017 (e già nel 2017 rispetto al 2016), sia in volume che in valore. Anche gli specchi/mobili collegati attirano i consumatori nel 2018, come già nel 2017, con un aumento del 10% in valore (+7% in 4 anni). I piatti doccia crescono leggermente. Ma le prestazioni di queste tre famiglie di prodotti non hanno invertito il trend negativo nel reparto bagno. Perché i rubinetti, che generano la maggior parte del suo fatturato, così come i mobili, l’altra famiglia che pesa nel reparto, sono diminuiti.
In GSB, le vendite multistrato sono aumentate del 15% nel 2018 rispetto al 2017 e del 7% negli ultimi quattro anni. Il reparto vernici è guidato dalle decorative, quindi colori ed effetti, mentre quello dei rivestimenti è guidato dai pavimenti da posare senza colla, anche se le vendite sono in forte calo. Calo anche per la vendita di piastrelle -3% (il tempo di posa guida le scelte, ci viene detto). Nel complesso, i reparti di decorazione sono in calo, e la ristrutturazione è stata favorita da quei consumatori che hanno maggiore vocazione per il diy.
Le superfici delle GSB sono rimaste stabili, dopo essere diminuite di 104.000 m² nel 2017. Leroy Merlin rimane il leader di mercato, con una quota di mercato del 36%, più il 4% da Weldom e il 3% da Bricoman (il marchio rimane legato al GSB, non al professionale). Castorama sta perdendo terreno, rappresentando solo il 15% del mercato del fai da te e Brico Dépôt il 14%, contro il 17% e il 14% rispettivamente nel 2017.
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