In Europa, maggio all’insegna del Fai da te
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Il Covid-19 ha spinto i consumatori a intraprendere un maggior numero di migliorie domestiche. E’ il risultato della rilevazione dell’European Home Improvement Monitor nel primo trimestre 2020.
La crisi del coronavirus ha spinto molti consumatori a dedicare più tempo ai progetti di miglioramento della casa. La conferma arriva anche dall’indagine di maggio nell’ambito del monitoraggio dell’European Home Improvement condotto in undici paesi. Dai risultati dell’osservatorio realizzato periodicamente da USP Marketing Consultancy, il 25% dei consumatori in Europa afferma di aver lavorato di più su tali progetti, mentre per il 14% è stato il contrario.
Certamente ci sono grandi differenze tra i paesi, dato che il blocco è stato implementato in misura diversa in tutta Europa. Ad esempio nei Paesi Bassi i negozi di bricolage non erano chiusi in quel momento, mentre allo stesso tempo veniva chiesto alle persone di lavorare da casa ovunque fosse possibile. Ciò ha portato il 32% degli olandesi intervistati ad affrontare più progetti di miglioramento della casa e solo l’8% ad realizzarne di meno. All’altra estremità della scala si trova la Polonia, dove il 18% ha lavorato di più sulla manutenzione domestica, mentre il 24% ha dichiarato di aver fatto meno del solito. USP ha anche notato che l’età ha giocato un ruolo; infatti, i millenials sembrano essere gli autori della maggior parte degli interventi di manutenzione e miglioramento della propria casa.
Un altro elemento emerso durante il sondaggio di maggio è relativo alle vendite in line. Sebbene i consumatori abbiano chiaramente fatto maggiore ricorso alle vendite online, questi preferiscono acquistare direttamente nei negozi in percentuale maggiore rispetto al precedente mese di aprile.
In Italia, ad esempio, anche se il 75% ha dichiarato di “cercare di evitare i luoghi pubblici”, la percentuale di coloro che preferiscono recarsi in un centro bricolage è aumentata del 15% rispetto al mese di aprile.
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