Dopo l’appello delle associazioni mondiali della distribuzione, ora si aggiunge anche HIMA. Insieme puntano l’attenzione sulle importazioni dalla Cina.
Fatte le debite premesse sulla situazione mondiale e l’epidemia Covid-19, l’European DIY-Retail Association (EDRA), la Global Home Improvement Network (GHIN) e l’associazione mondiale dei produttori (HIMA), evidenziano l’impatto sulla catena di fornitura e, in particolare sulla produzione di beni in Cina e sulla sua capacità di rifornire i mercati globali.
“Oggi, Covid-19 rappresenta un rischio per le catene di fornitura in tutto il mondo. È quindi essenziale che tutte le parti interessate nella catena di approvvigionamento lavorino insieme per continuare a fornire ai nostri consumatori i prodotti con il minimo disagio. Allo stesso tempo, dobbiamo adottare tutte le misure necessarie per proteggere i nostri consumatori e dipendenti dall’infezione da Covid-19″.
Le associazioni esortano a lavorare insieme perchè “solo lavorando uniti si possono garantire i migliori risultati nel portare i beni essenziali ai consumatori di tutto il mondo. Ciò significa che nel caso in cui le merci non siano disponibili dalla Cina, i produttori e i fornitori devono fare tutto il possibile per trovare approvvigionamenti alternativi per cercare di adempiere ai propri obblighi contrattuali con i propri partner, dando le giuste informazioni su eventuali “colli di bottiglia” nelle consegne o interruzioni della catena di fornitura, senza ricorrere immediatamente ad azioni legali”.
La capacità, l’apertura e la flessibilità di offrire alternative, con breve preavviso ed evitando il panico, possono aiutare a garantire una fornitura completa di prodotti ai consumatori.
“In sintesi – conclude la nota diffusa – siamo in grado di ridurre i rischi nella fornitura di prodotti solo se lavoriamo tutti insieme. Partnership costruttive ed eque da parte di tutti gli stakeholder della catena di fornitura permetteranno di continuare a soddisfare le esigenze del consumatore”
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