ManoMano raccoglie fondi e pensa “Pro”
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Con la finalizzazione della raccolta di 110 milioni di euro, ManoMano conferma l’obiettivo di raggiungere il miliardo di euro di volume d’affari nel 2020. I fondi Eurazeo Growth, Aglaé Ventures e Large Venture di Bpifrance, già presente nel capitale dal 2016 con il Fonds Ambition Numérique, si aggiungono agli investitori storici di ManoMano: CM-CIC, Partech, Piton e General Atlantic. Con questa nuova operazione, la scale-up accelera ulteriormente lo sviluppo del suo business model e continua così la sua scalata europea. I nuovi fondi vanno ad aggiungersi ai 76 milioni precedentemente raccolti, per un totale di 186 milioni di euro in soli 5 anni.
Nel 2018 ManoMano ha continuato il suo percorso di crescita realizzando un aumento dei ricavi pari all’85%, distribuiti su 6 mercati a livello europeo (Francia, Belgio, Spagna, Italia, Germania e Regno Unito). 20 milioni le visite mensili, per ManoMano, e più di 2,5 milioni di clienti attivi, il doppio dei dati registrati al momento della sua ultima raccolta fondi, a settembre 2017.
“Dal 2015 abbiamo registrato una crescita del 100% in Italia, un mercato dalle potenzialità enormi ma ancora estremamente frazionato e “old school”. Vogliamo diventarne i leader online ed è per questo investiamo la maggior parte del budget R&D di ManoMano nell’innovazione. Se pensiamo che oggi solamente il 5% dei nostri sellers italiani vendono al di fuori dei confini nazionali, le potenzialità di sviluppo future sono enormi.” spiegano Christian Raisson e Philippe de Chanville, i fondatori di ManoMano.
La nuova ambizione dell’eCommerce, ad oggi attiva solo sul mercato francese, è la piattaforma ManoManoPro, dedicata ai professionisti edili ed inaugurata nel marzo 2019. La scale-up ambisce così a rivoluzionare anche il mercato del B2B, che vale circa 200 miliardi di euro in Europa.
ManoMano ha deciso di accelerare il percorso di ricerca e di reclutamento dei migliori talenti tech europei: nel 2019 un centinaio di nuovi sviluppatori, analisti e ingegneri saranno assunti negli uffici di Parigi, Bordeaux e Barcellona.
“La nostra ambizione è digitalizzare il mercato del fai da te, ed è per questo che abbiamo bisogno dei migliori talenti tech in Europa. È all’interno di una scale-up francese a carattere fortemente europeo che questi profili potranno immaginare di rivoluzionare l’eCommerce di domani, in un ambiente di lavoro in cui audacia e soddisfazione personale vanno di pari passo” affermano Philippe de Chanville e Christian Raisson, co-fondatori di ManoMano.
La raccolta fondi annunciata oggi permetterà in primo luogo a ManoMano di continuare la conquista del mercato europeo: Italia (l’80% del catalogo tricolore proviene da sellers italiani), Spagna, Belgio Germania e Regno Unito rappresentano ad oggi il 25% del fatturato globale e hanno realizzato una crescita a tripla cifra nel 2018. Oggi ManoMano confida nel fatto che ognuna di queste piattaforme nazionali possa seguire la traiettoria di quella francese, rafforzando l’acquisizione di clienti sui mercati internazionali per l’Italia e la Spagna e continuando a sviluppare il catalogo e portfolio sellers nel Regno Unito e in Germania.
ManoMano, società a vocazione fortemente europea, prevede entro il 2020 di continuare ad accompagnare la crescita dei propri sellers all’estero, permettendo di realizzare tra i 200 e i 300 milioni di volume d’affari oltre i confini del proprio mercato d’origine.
“Crescere e puntare ulteriormente al nostro sviluppo su scala europea è fondamentale per noi. Se vogliamo contrastare i giganti cinesi e americani dell’eCommerce, la sfida è a livello europeo e la nostra piattaforma tecnologica innovativa sarà la chiave per differenziarci” concludono i fondatori di ManoMano.
Il settore del DIY B2C e B2B in Europa vale più di 365 miliardi di euro (fonte EDRA) ma resta uno degli ultimi ad avere attuato quella transizione digitale così importante per adattarsi alle nuove abitudini e alle esigenze dei consumatori.
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