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I primi vent’anni del consorzio DEC: consuntivi e previsioni

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Nel 2004 nasce DEC, Distributori Edili Consorziati, che si presenta come un centro servizi che ai soci mette a disposizione profittabilità, informazione, tutela, competenza professionale e formazione. Attualmente conta 228 soci distribuiti su 19 regioni.

Aumento della concorrenza, scarsa marginalità, quote di mercato erose dalla gd, calo delle disponibilità economica degli Italiani, senza dimenticare la concorrenza degli acquisti online: questi i fattori che hanno spinto un gruppo di aziende a comprendere che come identità singola diventava sempre più complicato sopravvivere.

Il consorzio mette a disposizione del cliente accordi con più di 300 fornitori del settore, condizioni commerciali personalizzate, incentivi finanziari, investimenti in strumenti di lavoro essenziali, trasparenza nell’informazione, consulenza aziendale e molto altro ancora. A Davide Monari, presidente del gruppo DEC, abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio la sua ‘creatura’ e, al tempo stesso, capire il momento che sta attraversando il settore.

All’inizio fu la tutela della marginalità

Precisamente vent’anni fa avete sentito la necessità di aggregarvi. Ci può spiegare il perché di questa decisione?
Il consorzio è stato fondato nel 2004. Personalmente non sono stato tra i primi fondatori perché sono entrato nel gruppo pochi anni dopo, nel 2007. Tuttavia posso affermare che la necessità di formare un consorzio è partita dalla voglia di un pool di magazzini di fare gruppo e di unire le forze per avere più peso negli acquisti e tutelare la marginalità.

Alla base dell’offerta che proponete ai partner ci sono formazione, premi, informazioni, prezzi, tutela. Mi può spiegare la scelta?
Iniziamo dalla formazione che noi consideriamo fondamentale per restare sempre aggiornati. Per quello che riguarda i premi ne distribuiamo tanti. Con il nostro sistema dei pesi ogni socio può maturare l’8-9% dei suoi acquisti. Informazioni? Certo, abbiamo due commerciali interni sempre pronti a dare informazioni ai soci. Mentre i prezzi sono gestiti dalla nostra parte commerciale e pubblicati sul nostro gestionale. Inoltre sono sempre aggiornati riguardo alle eventuali promozioni.

In generale le rivendite edili stanno cambiando in termini di assortimento e gestione degli spazi. Come state gestendo questa fase?
Riguardo alla gestione delle rivendite, nel nostro caso ogni socio è indipendente nel gestire la sua azienda.

Le vendite online sono diventate una parte importante del fatturato aziendale anche nel vostro settore?
Per quello che riguarda il nostro gruppo, le vendite online sono gestite dai singoli punti vendita e non direttamente da noi.

Un primo semestre positivo e il secondo piuttosto statico

Quanti sono a tutt’oggi i vostri associati e che struttura offrite a un nuovo socio che fosse interessato a entrare nel gruppo?
I soci attualmente sono 228, per un totale di 261 punti vendita distribuiti su 19 regioni. Per quello che riguarda un nuovo socio che decide di entrare nel nostro gruppo, trova accordi con più di 300 fornitori, assistenza, promozioni, informazioni, prezzi e gestionale sempre al suo fianco.

Come giudicate i risultati ottenuti in questi primi vent’anni di attività e quali obiettivi vi siete dati da qui ai prossimi venti anni?
Venti anni sono un bel traguardo, siamo cresciuti tanto e non solo numericamente. Siamo diventati un gruppo strutturato, abbiamo una sede bellissima e super attrezzata dove lavorano dieci persone e dove disponiamo di una sala riunioni da 200 posti. Gli obiettivi che ci siamo dati sono almeno due. Il primo è quello di continuare a crescere sia come numero di soci che come struttura, coinvolgendo i soci nel passaggio alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, alla green economy. Per quello che riguarda il secondo obiettivo per ora non posso anticipare nulla…

Può tracciare un bilancio di come sono andate le vendite in questi 9 mesi circa?
Posso affermare che i primi sei mesi del 2024 sono stati buoni, e li considero in linea con le nostre previsioni. Mentre riguardo alla previsione per il secondo semestre, dai dati in nostro possesso – e da quelli dei nostri partner – si profila un periodo di leggera flessione o meglio lineare, ma senza sussulti particolari.

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