EDRA/GHIN, il ruolo fondamentale della distribuzione brico
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Anche le associazioni internazionali di riferimento, EDRA e GHIN, esortano l’importanza del canale home improvement in questo momento di crisi.
Naturalmente l’European DIY Retail Association (EDRA) e il Global Home Improvement Network (GHIN) sostengono i numerosi blocchi che si stanno verificando in quasi tutto il mondo e le decisioni prese dai singoli di Stati relativamente alla chiusura di uffici, aziende e negozi, ad eccezione degli alimentari e dei generi di prima necessità.
E, al tal proposito, le associazioni sono convinte che anche i negozi di home improvement, centri bricolage e ferramenta debbano essere classificati come essenziali.
Intanto perchè vendono articoli essenziali come materiale elettrico e idraulico, prodotti per il riscaldamento ma anche prodotti per la pulizia e dispositivi di sicurezza, ma anche perchè se la popolazione mondiale deve rimanere a casa è importante che queste case siano funzionali e rappresentino un ambiente di vita sicuro e protetto.
La stessa associazione europea del retail a Bruxelles, EuroCommerce, ha fatto appello ai governi dell’Unione Europea di considerare la possibilità di tenere aperti i negozi di bricolage – anche se con alcune restrizioni.
E se alcuni governi hanno adottato misure restrittive per affrontare la Covid-19, ma hanno riconosciuto il settore del fai da te come un rivenditore essenziale (come l’Italia), per altri così non è.
Il segretario Generale EDRA/GHIN John W. Herbert ha dichiarato: “La nostra priorità assoluta è quella di proteggere la salute e la sicurezza sia dei nostri clienti sia dei nostri dipendenti e siamo sicuri che se installiamo misure di restrizione rilevanti, ad esempio riducendo il numero di clienti nei negozi e garantendo il rispetto della distanza sociale, ciò contribuirà alla sicurezza di tutti”.
Infine, EDRA/GHIN desidera chiedere alla Commissione europea di sospendere l’attuazione di nuove norme UE che non siano direttamente collegate alla pandemia. Molte aziende si sentono già sotto pressione da tutte le parti e l’aggiunta di nuovi obblighi, a seguito dell’epidemia di Covid-19, potrebbe porre nuovi ostacoli alla loro capacità di affrontare l’attuale crisi.
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