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Cernigliaro, Leroy Merlin: “Nella logistica dati e risorse specializzate”

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Alessandro Cernigliaro, Leroy Merlin Italia

Nell’ambito della VI edizione del Focus Netcomm dedicato ad approfondire i trend e le innovazioni della logistica e del packaging per l’e-commerce e i nuovi modelli omnicanale di retail, l’evento ha visto la partecipazione di Alessandro Cernigliaro, direttore supply chain Leroy Merlin Italia.

Tra i temi centrali dell’evento il ridisegno delle filiere, dalla fabbrica fino al consumatore, per abilitare i nuovi modelli di retail, i nuovi servizi per il last mile e la delivery war, ma anche la sostenibilità ambientale della logistica e del packaging.

E soprattutto nell’approfondire i termini della ridefinizione della filiera della logistica, che si è inserita la testimonianza di Alessandro Cernigliaro, che ha raccontato l’esperienza di Leroy Merlin Italia.

“Un’azienda che fino a poco tempo fa era sostanzialmente fisica e dove il digitale era marginale, ma che viste le tendenze in atto ha deciso di intraprendere un indirizzo preciso; indirizzo che il Covid ha accelerato e ha determinato in Leroy Merlin, ancora più rapidamente, la presa di coscienza che era venuto il momento di presidiare il canale digital e integrarlo”.

Il percorso ha visto la completa ridefinizione del concetto di servizio basato su un modello b2b che, per 30 anni, ha definito un sistema dal punto di vista logistico e di supply chain: “nel senso che prevedeva un sistema di fornitori con i quali fare cross docking, di approvvigionamento dal Far East per una serie di prodotti, anche di marchio proprietario, e con alcune consegne dirette sui negozi”.

Un sistema che, con l’ingresso “prepotente” dell’e-commerce, ha dovuto soprattutto organizzarsi, con una pianificazione molto precisa di tutte le fasi delle operazioni. Perché quello che per un pure player è un must, per Leroy Merlin era vissuto in modo differente dato che tutta l’esperienza di vendita e di servizio offerto si concentrava in negozio. “Cosa che peraltro avviene anche ora – puntualizza Cernigliaro – dato che, quando il cliente acquista in modalità click&collect, ha la possibilità di ritirare in due ore, presso il punto vendita”.

Ma se capire le necessità di una filiera dedicata è il primo passo, diverso è integrare due sistemi che hanno necessità differenti, tenendo conto anche le peculiarità dell’insegna che non solo commercializza una quantità elevata di referenze ma, in aggiunta vende prodotti di grandi dimensioni dove, come precisa Cernigliaro “nella logistica c’è ancora tutto da fare”.

“Ci siamo accorti che il b2c aveva bisogno di una filiera identitaria e questo ci ha portato a prendere decisioni importanti nel cambiare i nostri sistemi di approvvigionamento, per integrare la domanda finale dei clienti e distribuirla. I negozi si sono trasformati da unico punto di contatto del cliente ad un elemento del network logistico. E questo ha portato ad una revisione delle piattaforme”.

E, ancora: “E’ indispensabile avere una corretta pianificazione degli asset per garantire il livello di servizio che vogliamo mettere a disposizione del cliente – prosegue Alessandro Cernigliaro -. Oggi, che da un paio di anni operiamo in questa modalità, proseguiamo ad investire soprattutto in persone che siano capaci di modellare i dati per fare le previsioni corrette. Questo ci permette di poter “prevedere il futuro” con un errore tra il 5-10% che, in questo momento, per noi è il tasso di flessibilità che chiediamo agli operations e di poter prevedere i volumi di vendita per canale, per famiglia, per prodotto, per tipologia di servizio e tradurre questo dato in programmazione che, concretamente, significa dove ordino il prodotto, a chi, quanti camion arrivano, quanti pallet, quanti colli, da quale geografia, su quale deposito, di quante persone abbiamo bisogno, ecc.”.

Ad oggi, in Leroy Merlin, il negozio, oltre ad essere l’unica modalità di presa per il click&collect dove è stato avviato un servizio a 2 ore ed è il punto di partenza per una delivery same day (in giornata) nelle città principali perché è un asset geografico e logistico molto importante. Per tutti quei prodotti che non necessitano di una consegna immediata l’azienda costruito una serie di depositi che consentono di avere una gamma disponibile a in 2/3 giorni, con un livello di servizio corretto, decongestionando il negozio laddove non è necessario.

Questo ha permesso a Leroy Merlin di “consolidare un servizio molto più costante e soprattutto indipendente da quei fattori che vanno a comporre la domanda di un cliente e che lo porta ad acquistare on line, o in negozio, sia che il prodotto sia in stock oppure no”. Il tutto grazie agli investimenti sui dati e, soprattutto, sulle persone che hanno la capacità di lavorare su previsioni corrette e sulla capacità di tradurle dal binomio pezzi/euro in metri cubi, righe, numero di camion, ecc.

Risorse che secondo il direttore della supply chain di Leroy Merlin Italia “sono molto preziose ma non facili da trovare sul mercato”, perché solo una visione end to end di come funziona il processo e quali sono gli elementi chiave può permettere di svolgere correttamente questo lavoro.

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