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Secondo Romina Tribi, Marketing Manager di TerComposti Spa, inserita nella nostra gallery “Donne e Home Improvement”, è necessario fare leva sulla cultura manageriale per colmare le differenze.
Intervista a Romina Tribi che è marketing manager di TerComposti, un’azienda specializzata nella produzione di terricci e substrati hobbistici e professionali.
Ci racconti la sua esperienza professionale
I miei studi sono stati fondamentali per il mio percorso lavorativo, dopo il diploma in Ragioneria a Piacenza, ho conseguito la laurea in Marketing all’università degli studi di Parma. Durante tutto il periodo universitario ho lavorato presso il gruppo commerciale Coin, di cui serbo un bellissimo ricordo e dove ho potuto farmi le ossa nel mondo del lavoro. A parte questa parentesi ho poi sempre lavorato nel mondo del giardinaggio e in particolar modo nell’ambito dei terricci e sono ormai al traguardo del 20° anno lavorativo in questo settore. La mia prima esperienza è stata per oltre 15 anni alla Vigorplant mentre ora ricopro sempre il ruolo di Direttore Marketing in TerComposti. Sono molto soddisfatta perché si tratta di due aziende leader in Italia in questo ambito.
Che ostacoli ha riscontrato, come donna
Personalmente pochi, negli anni ho sempre cercato di dimostrare con i fatti la mia preparazione e la passione che metto nel lavoro, e questo mi ha sempre ripagato, ho sempre avuto molte soddisfazioni dagli operatori del settore.
L’essere una Donna Manager ha avuto ripercussioni nella sua vita familiare?
Sicuramente non è facile conciliare lavoro e gestione familiare, soprattutto con una bambina ancora piccola. In Italia non vi è un supporto da questo punto di vista, ma fortunatamente ho un grande aiuto da parte della mia famiglia.
Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera e che sia rispettata tanto quanto un uomo?
In generale penso che non sia un luogo comune sostenere che in Italia ci siano ancora troppe differenze e disparità tra i sessi. Anche il settore del giardinaggio è ancora un ambito lavorativo molto maschile soprattutto negli incarichi manageriali all’interno delle aziende.
Invidia da parte di altre donne o solidarietà’ e stima?
Nel mio settore, essendoci così poche donne in ambito manageriale, trovo vi sia molta complicità e stima. Ho instaurato nel corso degli anni degli ottimi rapporti che vanno anche al di là dell’aspetto puramente lavorativo con diverse donne manager, anche di aziende concorrenti, che operano nel mio stesso ambito. E proprio per le donne porto avanti da alcuni anni in collaborazione con la fondazione IEO-MONZINO il progetto “follow the pink”, una campagna dedicata a sensibilizzare le persone al mondo della ricerca ed alla prevenzione delle malattie oncologiche femminili. Tra le iniziative anche la vendita di un terriccio chiamato appunto “Triplo Donna”, il cui ricavato va in parte alla fondazione e che negli anni ci ha permesso di superare la soglia dei 30.000 € donati.
Complimenti! Ci auguriamo che le “Nostre” Donne Manager vogliano aderire a questa iniziativa “follow the pink”!!
Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale?
No assolutamente, anzi, credo che essere donna in un mondo molto maschile possa porre l’accento su alcuni aspetti che la sensibilità maschile non riesce a cogliere nell’immediato.
In quale aspetto la Donna è avvantaggiata?
Sicuramente il gusto estetico, soprattutto in ambito marketing. Sono convinta che nelle aziende in cui la responsabile è donna, questo plus venga percepito anche all’esterno. La donna ha una maggior sensibilità empatica ed intelligenza emotiva.
Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, clienti, fornitori?
Sì credo che la donna manager sia sempre più considerata, sicuramente è necessario imprimere una cultura manageriale nei vertici delle aziende che possa chiudere definitivamente questo gap e la strada, anche se meno in salita, è ancora lunga ….
Iniziativa molto interessante utile da conoscere