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Osservatorio Findomestic, prezzi in calo nel bricolage


Nel 2018 i consumi degli italiani risultano in crescita di 21,14 miliardi di euro (+2%) rispetto al 2017: la spesa totale raggiunge i 1.000 miliardi e 80 milioni, consolidando così un trend positivo che dura da 5 anni (8,65% dal 2014). Sono questi alcuni dei dati che appaiono nell’Osservatorio dei Consumi Findomestic 2018, realizzato in collaborazione con Prometeia e presentato il 14 dicembre a Milano. Dati che dimostrano come il mercato dei beni durevoli sia cresciuto dell’1,5% in valore, con un incremento doppio nel comparto casa (+2%) rispetto a quello dei veicoli (+1%). L’Osservatorio registra anche il boom dell’e-commerce con un aumento in valore del 16% a fine anno.

In crescita il mercato dei beni durevoli

Nel 2018 il mercato dei beni durevoli vale 83 miliardi e 203 milioni, distribuiti fra il settore dei veicoli (53%) e quello della casa (47%). In generale se i consumi totali sono cresciuti in valore mediamente dell’1,8% nell’ultimo quinquennio, il mercato dei durevoli è migliorato in media del 4,7%, rivelandosi il più dinamico con un’incidenza sui consumi totali passata dal 6,8% del 2014 al 7,7% del 2018.

La spesa per beni durevoli per la casa – suddivisi nelle categorie merceologiche mobili, elettrodomestici, telefonia, fotografia, elettronica di consumo, information technology e bricolage) accelera la crescita sul fatturato (+2% nel 2018), grazie esclusivamente al rafforzamento dei prezzi, mentre i volumi mostrano un calo pur contenuto (-0,6%), dopo la sempre contenuta ripresa del 2017.

Il comparto del bricolage

Siamo nell’era del consumatore “connesso” che acquista sempre più beni collegati alla Rete, multifunzionali e di fascia premium.  Non a caso nell’ultimo anno il segmento della tecnologia consumer è calato in volume del 2,7% ma ha visto una crescita media dei prezzi del 5,6%: il risultato è un incremento in valore del 2,7% per un totale di 14 miliardi e 800 milioni, a un passo dal primato dei mobili cresciuti dell’1,8% per un fatturato totale di 15 miliardi di euro.

Il mercato del mobile da un lato è stato favorito dalla ripresa dell’immobiliare, ma dall’altro è stato penalizzato dall’applicazione del bonus mobile esclusivamente alle ristrutturazioni edilizie.

Vale circa 4 miliardi e mezzo il comparto del bricolage, stimato mantenersi in crescita a un ritmo di poco inferiore all’1%, sia in valore che in volume, dopo la ripresa del biennio 2016-’17. Si mantiene più vivace la ripresa della domanda di utensili e attrezzi per la casa e il giardino, trainata dalla pratica del “fai da te”, dal crescente interesse verso la cura e l’abbellimento della casa e dalla diffusione di tendenze “green”.

Agli italiani gli elettrodomestici piacciono piccoli

Il mercato degli elettrodomestici grandi chiuderà l’anno a -2,3% di fatturato con -1,5% nei volumi e -0,8% nei prezzi. La riduzione – più netta nel comparto del freddo con un -3,2% – arriva al termine di 4 anni di crescita ininterrotta. In controtendenza il dato relativo alle asciugatrici, che fanno registrare una crescita del 10,8% in valore grazie al traino dei prodotti ad alto contenuto tecnologico quali le asciugatrici con pompa di calore. I risultati attenuano solo parzialmente il calo delle vendite di lavatrici (-2,3%) e lavastoviglie (-4,9%).

Segno positivo, invece, per gli elettrodomestici piccoli con un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro per una crescita dello 0,3% (-2,3% volumi e +2,8% prezzi). Il trend positivo del fatturato è attribuibile in particolare al segmento “cura della casa” (+7,4%), nel quale gli aspirapolvere (che rappresentano il 23% del mercato dei piccoli elettrodomestici) segnano una crescita decisa (+23,4%). Un’evoluzione sostenuta dalla domanda di soluzioni smart, come i robot che alla funzione di aspirazione affiancano quella di sorveglianza della casa attraverso telecamere integrate. In calo, invece, il segmento preparazione del cibo (-5,1%) e quello cura della persona (-2,3%).

Un calo deciso per condizionatori e stufe, che registrano rispettivamente -11,5%, soprattutto per ciò che riguarda i condizionatori portatili, e -30,9% per ciò che riguarda le stufe elettriche. Dati che trascinano in territorio negativo il segmento dell’home comfort, per cui l’Osservatorio Findomestic calcola un calo del 14,1% in volumi e del 10,2% in valore.  Mantengono invece il segno più i prodotti per il trattamento dell’aria (pulizia, deumidificazione ed umidificazione +3,3%), che rappresentano il 14% del settore.

Crescono gli smartphone di alta gamma e calano le tv

Se guardiamo con più attenzione a qualcuno dei settori merceologici presi in esame, tra i più performanti nel 2018 va rilevato un +10,6% di fatturato per il segmento telefonia con un fatturato che sfiora i 6 miliardi di euro. I dati evidenziano la preferenza degli italiani per gli smartphone di alta gamma: infatti le unità vendute sono in flessione del 2% (decretando la conclusione del processo di sostituzione dei telefoni di vecchia generazione), ma i prezzi sono in ascesa del 12,9%. Il mercato riceve una spinta anche dalla crescita dei prodotti di nicchia, come ad esempio le cuffie (+41% in valore) e i dispositivi indossabili (+9%). Per ciò che riguarda l’IT il decremento è dell’1,1% in valore, ancora più pesante se si guarda all’andamento dei volumi a -3,4%. A contribuire sono tablet (-12%) e pc portatili (-3,5%) che, insieme valgono quasi la metà del mercato. Un contributo positivo arriva dalle cartucce per stampanti, (+3%), da monitor (+20%) e videogiochi con accessori (+11,5%).

Prometeia valuta una decrescita del 3,5% in valore per l’elettronica di consumo, fortemente condizionata dai risultati negativi dei tv (-1,6%) che rappresentano l’80% del fatturato. Gli importanti progressi delle vendite di smart tv e di televisori con schermi di grandi dimensioni (oltre i 55 pollici) non bastano a riportare il segmento su un terreno di ripresa subendo la concorrenza dei prodotti delle telecomunicazioni, che offrono la possibilità di fruire dei contenuti audio-visivi in mobilità.

Resta stabile sui livelli 2017, invece, il segmento audio statico, grazie agli home sound system (impianti audio wireless) e soprattutto a quelli con assistenti vocali incorporati (Alexa di Amazon Echo e Google Home) che crescono dell’1,2%. L’unico contributo positivo alla dinamica del mercato continua a provenire dai droni, che con tassi di crescita a doppia cifra (+14,6%) ha conquistato nel giro di 3 anni (2016-2018) l’1,3% del fatturato del settore (circa 24,5 milioni di euro).

L’ottima salute dell’e-commerce

Negli ultimi 5 anni il mercato dell’e-commerce, in base ai dati del Politecnico di Milano, è passato dai 14,3 miliardi del 2014 ai 27,4 miliardi di euro del 2018, crescendo di anno in anno a due cifre e apprestandosi a chiudere l’anno con un incremento in valore del 16%. L’e-commerce è composto per il 44% da servizi, con il turismo che ricopre la quota più ampia (35,8%), e per il 56% da prodotti tra cui spiccano quelli dei comparti informatica e elettronica (16,8%), abbigliamento (10,6 %), arredamento (5,1%), food & grocery (4%) e editoria (3,6%). Tra i beni durevoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2018 risultano in forte crescita i mobili (+50%), l’elettronica di consumo (+30%), l’home comfort (+24%) e la telefonia (+23%). Online si comprano meno soltanto i prodotti della fotografia (-7%), che però continua a rappresentare il segmento in cui l’incidenza dell’e-commerce è più elevata (con un peso del 26%.)



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