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ETIM Italia, lo standard digitale della filiera edile, elettrica e idrotermosanitaria

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Redazione

E’ stata firmata nella sede della Confcommercio di Milano la lettera d’intenti per implementare l’adozione dello standard internazionale ETIM per la classificazione di tutti i prodotti tecnici del settore.

L’hanno definito un momento storico e una rivoluzione che coinvolgerà 700mila imprese e 2 milioni di addetti. Si tratta della nascita di una rete d’impresa per la digitalizzazione dei prodotti del settore edile, elettrico e idrotermosanitario, secondo lo standard internazionale ETIM per la classificazione dei prodotti tecnici.

L’accordo è il risultato di un lavoro costante e progressivo di Sercomated Scarl (Centro servizi per le imprese della distribuzione edile e braccio operativo di Federcomated), Servizi ANGAISA Srl (società controllata da ANGAISA, Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno) e METEL Srl, (Società per la digitalizzazione della filiera del materiale elettrico fondata dalle tre associazioni della filiera del materiale elettrico: ANIE 45% produttori, FME 45% grossisti e ARAME 10% agenti).

A tenere a battesimo la nascita di ETIM Italy sono stati Giorgio Casanova, direttore generale di METEL Srl, Luca Berardo, presidente di Sercomated, Gabriele Nicoli, vicepresidente di Sercomated, Corrado Oppizzi, segretario generale di ANGAISA e Mario Verduci, segretario generale di Federcomated.

“La nostra rete sarà aperta a tutte le imprese che desiderano aderire e condividere con noi questo importante progetto, ETIM Italy è un’iniziativa strategica per il futuro del nostro settore – commenta Giorgio Casanova, direttore generale di METEL Srl –. Insieme, possiamo fare la differenza e rendere le imprese italiane più competitive sui mercati globali”.

Cosa rappresenta e cosa significherà ETIM per il settore

Per capire l’importanza di ETIM Italy e la ricaduta che potrà avere lo standard di digitalizzazione dei prodotti tecnici basta guardare i numeri del comparto.

Il settore delle costruzioni conta su circa 600mila imprese, rappresenta il 9,6% del Pil e dà lavoro a oltre 1,4 milioni di persone. Se si ricomprendono anche le attività a esso collegate (ricomprese quelle immobiliari), arriva a rappresentare il 22% del Pil, attivando una filiera collegata a quasi il 90% dei settori economici, in grado di generare l’effetto propulsivo più elevato sull’economia tra tutti i comparti di attività industriale. Il 95,8% degli acquisti effettuati dal settore delle costruzioni è, infatti, prodotto dal sistema produttivo nazionale e solo il 4,2% degli acquisti è rappresentato da prodotti di importazione.

A questi numeri si aggiungono gli oltre 130mila architetti e ingegneri e 50mila geometri, anch’essi interessati dal processo di digitalizzazione ETIM. Il mercato degli impianti nel settore dell’idraulica in Italia è una componente significativa del settore delle costruzioni, rappresentando una quota considerevole pari al 34,7%. Questo mercato in Italia ha un valore di circa 20 miliardi di euro, il numero totale di imprese idrosanitare ha raggiunto quota 7mila.

Infine, il settore elettrico: per quanto riguarda i produttori di materiale elettrico, ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche, Elettroniche e Aerospaziali) conta oltre 8.000 aziende associate, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie imprese, che generano un fatturato complessivo di oltre 130 miliardi di euro, con oltre 1 milione di addetti. Per i grossisti di materiale elettrico, FME (Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico) rappresenta un panorama in Italia di 92 imprese associate e circa 1.000 punti vendita, per un fatturato complessivo di 8 miliardi di euro e si stimano tra 15.000 e 20.000 addetti.

“Penso sia un momento storico che vede tre associazioni di diversi comparti, afferenti al mercato allargato dell’edilizia, fare squadra per sviluppare un progetto di codifica dei prodotti in ambito europeo – ha commentato Il presidente di Sercomated, Luca Berardo -. È un’operazione che segna una svolta nei rapporti tra le associazioni di categoria del settore della distribuzione per l’edilizia. Un’iniziativa lungimirante, che rispecchia pienamente quello che già accade nel mercato e che proietta le tre associazioni italiane anche in una dimensione internazionale. Credo che da questa unione debbano e possano nascere ulteriori progettualità e iniziative”.

La neocostituita rete ETIM Italy ha l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane in primis attraverso la creazione di uno standard univoco, conforme ai modelli internazionali, per la gestione dei listini e, quindi, dei prodotti del comparto edile, elettrico e idrotermosanitario.

Il network della distribuzione, rappresentato dalle tre società coinvolte, sancisce con la costituzione di ETIM Italy un accordo tra i diversi comparti per uniformare e migliorare la performance, la velocità, la precisione e l’affidabilità dell’informazione scambiata lungo i rami della filiera strettamente interconnessi e correlati.

Come funziona ETIM?

“La costituzione di ETIM Italy rappresenta un nuovo esempio, concreto e “virtuoso”, della capacità di fare sistema all’interno di un settore complesso come quello dell’edilizia – sottolinea Corrado Oppizzi, segretario generale di ANGAISA e direttore di Servizi ANGAISA Srl–. Di fronte alle nuove sfide della digitalizzazione, le nostre organizzazioni hanno deciso di adottare una strategia comune e condivisa, per rendere sempre più efficienti i processi aziendali all’interno delle nostre filiere».

ETIM (European Technical Information Model) è uno standard internazionale per la classificazione chiara e puntuale dei prodotti tecnici. Si tratta di un sistema univoco e standardizzato che consente di identificare e descrivere i prodotti in modo chiaro e preciso. L’adozione di ETIM da parte delle tre filiere faciliterà la comunicazione tra le diverse parti coinvolte, dai produttori ai distributori, agli installatori fino ai clienti finali per un sistema più efficiente e più efficace.

Il tutto con la conseguente riduzione dei costi di gestione, un miglioramento della qualità dei servizi offerti e un aumento della competitività sul mercato interno ma soprattutto internazionale.

Lo standard prevede un modello uniforme di classificazione del prodotto che utilizza classi di prodotto, caratteristiche, valori e sinonimi, agevola la condivisione delle caratteristiche tecniche. I dati prevedono l’identificazione dell’articolo, dettagli per l’ordine, aggregazioni, prezzi, articoli correlati, imballi & confezionamenti, immagini, documenti, disegni, oggetti BIM, video, presentazioni.

La classificazione ETIM è organizzata in Gruppi e Classi di prodotto; ogni Classe di prodotto è declinata in caratteristiche; ogni caratteristica può essere di tipo numerico (con l’eventuale unità di misura già fissata), di tipo range (da … a con l’eventuale unità di misura già fissata), di tipo logico (si-no) o di tipo alfanumerico (elenco di selezione caratterizzato da valori preimpostati).

Gruppi, Classi, Caratteristiche (Features) e Valori sono univocamente codificati; chi classifica i prodotti nel rispetto delle linee guida ETIM ‘distribuisce’ codici e relativi valori. Le descrizioni dei Gruppi, delle Classi, delle Caratteristiche e dei Valori sono disponibili in oltre 20 lingue, per “parlare” con il mondo usando “un’unica lingua”!

Le Caratteristiche e i Valori ETIM, attraverso specifici processi di Product Data Syndication, vengono utilizzati anche per attualizzare e aggiornare la componente caratteristiche tecniche degli oggetti BIM.

Da sx: Mario Verduci, segretario generale di Federcomated, Corrado Oppizzi, segretario generale di ANGAISA, Giorgio Casanova, direttore generale di METEL, Luca Berardo presidente di Sercomated, Gabriele Nicoli, vicepresidente di Sercomated

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