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Bricoday e Hardware Forum 2019, “as usual”

Come al solito il primo articolo su una manifestazione fieristica (anzi due) si fa un po’ di getto. Ancora i dati ufficiali mancano così come tutte le informazioni tecniche che solo l’organizzazione può rilasciare. E’ un articolo che si fa sulle impressioni maturate dalla visita e sulle chiacchere scambiate con chi ha partecipato, siano espositori siano visitatori.

Quindi? Che dire? Rispondo che potrei tranquillamente rimandarvi all’articolo scritto lo scorso anno, non sono molte le differenze in questa edizione 2019, al di là dell’aumento o meno di espositori e visitatori che comunque non è stato tale da modificarne gli assetti dato che, sia Bricoday sia Hardware Forum, si sono svolti sempre negli stessi padiglioni dello scorso anno. Così come i visitatori che, quantomeno all’apparenza e a sensazione, non sono sembrati essere in quantità molto differente rispetto alla precedente edizione 2019.

In ogni caso positivo. Innanzitutto perchè in Italia non c’è altro e poi perché è comunque bello che il settore dimostri sempre dinamismo e voglia d’incontrarsi fosse anche solo per scambiarsi informazioni e confrontarsi sul momento che il mercato sta vivendo. Un momento di relazione, questa la frase più ripetuta, e da noi ascoltata, durante la due giorni milanese del bricolage e della ferramenta.

Un momento di relazione così forte da far infrangere, anche se ancora con una qualche discrezione, l’embargo agli stand del Bricoday nella prima mattinata del 25 settembre. Chiusura più che altro formale dato che sia dall’ingresso dell’Hardware Forum sia dallo stesso Bricoday, si accedeva tranquillamente agli stand già popolati fin dalle prime ore e ben prima dell’inizio della sessione congressuale. Forse sarebbe il caso di maturare definitivamente l’eliminazione del divieto e lasciare libero il visitatore di scegliere dove andare, se direttamente agli stand oppure al convegno.

A proposito di convegno, quest’anno l’organizzazione ha proposto una sessione plenaria senza neanche un’insegna del brico o giardinaggio, nazionale o internazionale che fosse. Ci ha stupito ma crediamo sia stata una scelta voluta per favorire l’aspetto statistico rappresentato dall’Osservatorio Retail bricolage realizzato da Trade Lab e l’interessante presentazione della nuova ricerca sul consumatore DIY presentata da Ivano Garavaglia di GFK Italia.

Su tutti ha spiccato l’intervento di Alberto Mattiello, head of future thinking di Wunderman Thompson che, da speaker di mestiere, ha saputo intrattenere con bravura la platea contestualizzando al bricolage le tendenze del futuro (in parte già attuali). Nota dolente la partecipazione di Amazon, come al solito – ormai l’ho visto e sentito in diversi convegni e con diversi relatori – del tutto inutile se l’intento dell’organizzazione è quello di fornire un contributo d’informazione utile e costruttivo per il mercato. Di fatto i rappresentanti autorizzati (e credo che Aristotele D’Angelo, Head of Amazon Business Marketplace,  di cose interessanti da dire ne avrebbe parecchie) devono solo parlare dei servizi offerti e delle opportunità di business. Insomma, una sorta di promozionale a favor di marketplace che, se prendessero uno stand sarebbe anche meglio.

E rimanendo in tema di convegni se nel caso di Bricoday, a fronte di una platea ancora in progressivo calo (rispetto alle precedenti edizioni) il primo giorno e decisamente contenuta il secondo, in proporzione la partecipazione agli appuntamenti di Hardware Forum è parsa più vivace. Il primo giorno occupato dal Colorday, in collaborazione con Colore&Hobby, e il secondo con l’analisi del canale tradizionale da parte di GFK Italia e l’Osservatorio Multicanalità in ferramenta.

Per quanto riguarda l’Hardware Forum va sottolineata, ancora una volta, un’affluenza più “tranquilla” rispetto alla vicina manifestazione in arancione, anche se quest’ultima sembra aver beneficiato dei visitatori della fiera della ferramenta, visto che non pochi espositori di Bricoday hanno espresso sincero apprezzamento per la visita di rivenditori più tradizionalmente orientati all’evento di Koelnmesse.

Infine, molto gradito, come ha dichiarato Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia,  il servizio di matchmaking che quest’anno è stato ulteriormente potenziato. Un’area della fiera riservata ad espositori e visitatori per appuntamenti one-to-one per favorire un maggiore incontro tra distribuzione e produzione.

Prossimi approfondimenti con dati ufficiali.

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