Angela Certa: “se ci fossero più donne nelle stanze dei bottoni…”
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Dall’articolo ”Le Donne del mondo Brico e Giardino”, la testimonianza di Angela Certa, responsabile marketing Powertools Home & Garden di Bosch, una delle aziende giganti nel mondo dell’elettroutensile e non solo.
Particolarmente interessante, tra le interviste realizzate ad altrettante donne manager del settore, è quella ad Angela Certa, classe 1973, caposaldo del marketing di una tra le più importanti multinazionali del nostro settore.
La sua esperienza professionale. Come è arrivata nella sua posizione?
Mi sono laureata con lode in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono approdata In Bosch nel 1999 e ho sempre lavorato all’interno del Settore Elettroutensili. Appena arrivata in azienda, in qualità di Product Manager, mi fu affidata la neonata linea Giardinaggio. Pochi anni prima Bosch aveva acquisto l’azienda inglese Atco Qualcast e trasferito in Inghilterra il quartier generale della neonata Business Unit. Partendo dal know-how inglese per la cura del giardino si è lavorato con l’obiettivo di costruire un assortimento adeguato alle esigenze ed alle abitudini del consumatore privato europeo.
Da allora sono trascorsi molti anni ed oggi sono responsabile Marketing dell’area Elettroutensili Consumer. Insieme al mio team, ci occupiamo di tutti gli elettroutensili rivolti al consumatore privato, che includono i prodotti per il Fai da Te ed il Giardinaggio, le idropulitrici, gli strumenti di misura DIY ed i prodotti Dremel.
Che ostacoli ha incontrato come donna?
La sfida è stata quella di lavorare nel settore degli elettroutensili, caratterizzato da forte presenza maschile. Sono stati necessari tanto impegno, studio, approfondimento, passione, costanza, determinazione e tempo per diventare un punto di riferimento autorevole nei confronti di tutte le persone coinvolte, sia interne che esterne all’azienda.
Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera?
Diversi studi evidenziano alcune differenze tra uomo e donna in termini di opportunità di carriera, livelli retributivi e considerazione professionale. Penso che siano importanti le competenze e i risultati raggiunti senza preoccuparsi di chi possiede tali caratteristiche. Sono fermamente convinta che se ci fossero più donne “nelle stanze dei bottoni”, la nostra sarebbe una società migliore. Ma è anche vero che oggi le cose sono migliorate rispetto a qualche anno fa ed io ho la fortuna di lavorare in un’azienda che ha intrapreso diverse iniziative concrete a favore dell’inclusione delle donne in azienda.
Proprio in tal senso, pochi giorni (l’intervista è stata raccolta nel marzo 2021 – n.d.r.) fa Bosch ha aderito a Valore D, la prima associazione di imprese in Italia attiva da oltre dieci anni sui temi della Gender Inclusion. Bosch Italia, insieme a più di 200 aziende italiane, è impegnata nel campo della diffusione di una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel Paese.
Invidia da parte di altre donne o solidarietà e stima?
Ho ed ho avuto la fortuna di collaborare e lavorare con tante donne e colleghe di valore, dalla maggior parte delle quali ho ricevuto stima e solidarietà e con le quali è stato ed è molto stimolante collaborare.
Ritiene di essere rispettata tanto quanto un uomo?
Si, decisamente! Oggi dopo 20 anni di esperienza professionale, il rispetto è stato conquistato “sul campo”.
Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale?
Ci sarà sempre chi si sentirà in diritto di sottovalutare una donna (sia essa collega, fornitore, cliente) in quanto donna. Chi riterrà che la donna sia più adatta e certi contesti o ambiti professionali rispetto ad altri, chi si sentirà in diritto di dubitare del valore professionale di una donna ed è per questo che è necessario l’impegno di tutti per sradicare certi paradigmi alla radice della nostra società. Troppo spesso le donne, per superare questi pregiudizi devono essere più preparate e più competenti dei loro colleghi uomini.
In cosa la Donna ha un vantaggio rispetto a un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)?
Secondo il mio punto di vista le donne sono più empatiche ed hanno una maggiore intelligenza emotiva, caratteristiche particolarmente utili nella gestione di un team e nella collaborazione a 360°. La donna è molto coinvolta nel tema della gestione e bilanciamento tra lavoro e famiglia.
Sarebbe auspicabile che fossero introdotte anche in Italia norme che, come accade in altri paesi del mondo, consentano una maggiore compartecipazione dei padri alla cura dei figli. In Germania è possibile, ad esempio, utilizzare speciali congedi anche per i papà, garantendo maggiore flessibilità in ambito familiare.
Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte dei colleghi, clienti e fornitori?
Come ho detto prima, molto è stato fatto negli ultimi anni, la speranza è che tale trend continui in tutti gli ambiti e a tutti i livelli.
Trova nell’articolo Le Donne del mondo Brico e Giardino la lista completa delle interviste da leggere.
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