Una nuova produzione in Italia e investimenti sul brand
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Zephir è un marchio di Westim S.p.A, società con 41 anni di attività che, negli anni ha ulteriormente ampliato il suo raggio d’azione con la produzione, l’importazione e la distribuzione di prodotti di elettronica di consumo, piccoli elettrodomestici e articoli per il trattamento dell’aria presso i canali Gdo e Gds.
Uno staff di 30 persone delle quali 5 si occupano di seguire la produzione all’estero e altri 5 sono dedicati al controllo qualità, supporto logistico e ingegnerizzazione.
Presente sul mercato con un assortimento ampio e diversificato, è soprattutto nel segmento del trattamento dell’aria – ventilazione, climatizzazione e riscaldamento – che il marchio Zephir è particolarmente conosciuto, precisa Nicola Toschi, Direttore commerciale di Zephir/Westim.
La sede nella capitale, uffici a Milano e Rozzano, 400 punti assistenza sul territorio nazionale e un’importante realtà produttiva in Cina (circa 60 fabbriche). Ma la novità del 2021 è che producete anche in Italia.
Si, da quest’anno abbiamo dato il via ad una produzione made in Italy che riguarda la realizzazione di stufe a gas. L’impulso è arrivato come conseguenza dell’aumento del costo dei noli delle materie prime e, dopo attente valutazioni anche su altri Paesi, abbiamo deciso che valeva la pena provarci in Italia. Innegabilmente rappresenta un grande vantaggio, considerando anche la presenza di tutta la struttura aziendale, compreso il magazzino di 5.000 mq.
1 milione e mezzo di prodotti e una nuova produzione in Italia
L’assortimento è molto esteso e comprende differenti categorie di prodotti suddivise nelle categorie clima, caldo/freddo, elettronica, cucina, beauty e casa. Come evolve l’assortimento?
Ogni anno distribuiamo circa un milione e mezzo di prodotti, secondo i diversi segmenti merceologici. E ogni anno inseriamo sempre nuovi articoli in gamma. Ma al di là del mero ampliamento di catalogo, il percorso di Zephir sta andando verso un’offerta di maggiore qualità. Certamente la nuova produzione in Italia va in questa direzione così come i piccoli/grandi upgrade sui prodotti che abbiamo iniziato a realizzare internamente. Un metodo progressivo per differenziarci dalla massa di prodotti d’importazione e collocarci tra i brand che offrono prodotti di qualità e i top brand del settore. A questo si aggiunge, elemento cui teniamo sottolineare in modo particolare, la presenza di certificazioni di conformità su ogni prodotto. In questo senso Westim collabora con l’Istituto italiano del marchio di qualità – IMQ -.
Come risponde il consumatore?
Bene. In questo anno e mezzo abbiamo riscontrato che i clienti apprezzano questa diversificazione. Per diversi anni il prodotto d’importazione si è un po’ troppo concentrato sull’elemento prezzo, ma il cliente ha dimostrato di saper apprezzare e scegliere un prodotto migliorato e più confortevole.
Come procede l’anno in corso?
Stiamo continuando a crescere e siamo ancora flessibili, nonostante l’aumento dei costi degli ultimi mesi e ciò è possibile grazie anche alla collaborazione con partner consolidati sia nell’ambito della produzione sia nei trasporti. Il 2020 si è chiuso con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro e una grande crescita rispetto al 2019. Nel 2021 stiamo mantenendo lo stesso trend positivo grazie anche al progressivo cambiamento della stagionalità e, quindi, della presenza dei nostri prodotti a scaffale.
Aumenta la consapevolezza nel consumatore
In che senso?
Il nostro è un settore molto condizionato dal clima, tuttavia il progressivo cambiamento climatico e l’offerta di prodotti evoluti sta condizionando l’offerta all’interno della distribuzione. Mi spiego. Se fino a qualche tempo fa il condizionatore in un centro brico era un prodotto assolutamente stagionale, ora è trattato ampiamente come continuativo. Da una parte l’allungamento della stagione calda, dall’altra il fatto che gli apparecchi sono predisposti anche per il riscaldamento. A ciò si aggiungono i diversi bonus per l’efficientamento energetico, plus di cui i nostri prodotti possono beneficiare perché rientrano in categorie energetiche estremamente valide.
Inoltre, il consumatore è piuttosto preparato sull’argomento
Sì, il cliente è preparato, quindi pronto ad usufruire delle agevolazioni anche nel condizionamento. E questo è un fattore molto positivo che contribuirà alla crescita del comparto.
Anche a fronte di un aumento dei prezzi dovuto alle difficoltà di questo periodo (materie prime, trasporti, ecc.)?
Sulla base di quanto raccontano i nostri clienti sul sell out si sta già assistendo allo spostamento da un prodotto di primo prezzo, acquistato anche d’impulso, a prodotti più costosi e più performanti, in tal caso il numero dei pezzi potrebbe subire una diminuzione con conseguente aumento della battuta media dello scontrino. In questo senso va interpretato l’inizio del nostro processo interno di ingegnerizzazione dei prodotti, volto a dare contenuti e il giusto prezzo al cliente.
Un esempio concreto?
Considerando il periodo l’esempio migliore è il segmento dell’igienizzazione e purificazione dell’aria dove abbiamo implementato la qualità dei prodotti, peraltro con un buon successo di vendite, ma non solo. Anche per i nuovi televisori abbiamo investito in ricerca e nel segmento, ad esempio, siamo tra i pochi produttori ad avere software Google certificato. L’obiettivo è quello di spostarci verso un mercato un po’ diverso, alzando la qualità ma senza intervenire in maniera significativa sul prezzo. A supporto della bontà del nostro percorso va segnalato che i nostri principali clienti ci stanno seguendo.
Si tratta della creazione di una proposta alternativa?
Di fatto sì. Da una parte c’è l’importazione, dove i prodotti sono tutti più o meno uguali, e dall’altra ci sono i top brand. Penso che nel mezzo possa inserirsi una proposta alternativa, con contenuti aggiuntivi.
La distribuzione, in tutti i suoi aspetti
E la distribuzione? Come s’inserisce in questo processo?
I nostri due canali di riferimento, oltre alla grande distribuzione generalista, sono i negozi di elettronica di consumo e i centri brico e, per quanto riguarda il mondo del trattamento dell’aria, quest’ultimo canale ne ha colto per primo le potenzialità. In particolare, per il condizionamento dove è necessario fornire assistenza per l’installazione. Diversamente con il piccolo elettrodomestico il settore brico si è reso conto solo successivamente che è un mercato che può aumentare la resa a metro quadrato in poco spazio. Da qui la comparsa di corner più o meno dedicati, all’interno dei punti vendita.
E l’e-commerce? Siete presenti?
Siamo presenti su diverse piattaforme e lavoriamo anche in drop-shipping. Detto questo si vendono ancora soprattutto prodotti di semplice utilizzo. Trattare la climatizzazione è più difficile perché si tratta di un prodotto che va acquistato tenendo conto di determinate caratteristiche abitative, va installato e, per questo, il cliente fa ancora fatica ad acquistare on line. Certamente si tratta di una tendenza in forte crescita.
Che differenze riscontrate tra il negozio elettronica di consumo e il centro brico, in termini di comportamento d’acquisto?
L’elettronica di consumo tende ad alzare il livello del prodotto e si rivolge ad un cliente abbastanza settorizzato. Il centro brico, per quanto riguarda il mondo ventilazione, climatizzazione e riscaldamento sta evolvendo e da una forte tensione verso il primo prezzo ora si sta concentrando su prodotti di fascia più alta e anche il brand sta diventando importante. Questo grazie anche all’apertura ai professionisti, categoria che prima era cliente solo dell’ingrosso, della rivendita di materiale elettrico e termoidraulica.
In che modo Westim ha intenzione di lavorare per il brand Zephir?
Le azioni che intendiamo portare a termine coinvolgeranno il prodotto e il brand. In questo senso stiamo lavorando per andare on line, intorno al periodo natalizio, con il nuovo sito web. Uno spazio che racconti l’azienda, la sua storia, mostri i prodotti e faccia leva su altri contenuti di carattere funzionale/didattico, come video e tutorial. Stiamo lavorando sul punto vendita con soluzioni nuove relative al merchandising e sulla realizzazione di spazi definiti dal nostro brand. A queste attività, stiamo pensando di affiancare campagne pubblicitarie più importanti e mirate alle novità di prodotto.
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