In seguito all’acquisizione da parte di Hilco Capital nel giugno 2018, la catena britannicaHome base (ex Bunnings) ha sostanzialmente ridotto le perdite. Un comunicato stampa afferma che la perdita basata sull’EBITDA nella seconda metà del 2018 è diminuita di 140 milioni di GBP a 33 milioni di GBP.
Le vendite tra luglio e dicembre sono ammontate a 497,8 milioni di GBP, in calo del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, dall’acquisizione sono stati chiusi anche 47 negozi non redditizi. La catena ha attualmente 186 punti vendita in Gran Bretagna e Irlanda.
Il piano di turnaround implementato dal nuovo management attorno al CEO Damian McGloughlin era finalizzato principalmente a ridurre i costi fissi di GBP 100 milioni. Oltre alle chiusure dei negozi, ciò è stato ottenuto tagliando il 38% dei posti di lavoro nella sede centrale e abbandonando due dei sei centri di distribuzione.
Tramite l’account della società, la produttività nei negozi rimanenti è stata migliorata dal reinserimento delle gamme di cui Homebase era nota prima della sua acquisizione da parte di Wesfarmers / Bunnings, come arredi e arredi morbidi. L’offerta di cucina e illuminazione è stata migliorata e in negozio sono state reintrodotti prodotti con marchi come Tapi, Silentnight e Ponden Home. Un’altra caratteristica che è stata evidenziata è il potenziamento della formazione dei membri del team, che ha coinvolto il 95% dei dipendenti.
Nella foto: un esempio del reparto arredo che è stato reintrodotto
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