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Il rebuilding di Brico io a Legnago e una chiaccherata con Stefano Levada

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L’occasione della visita è quella di vedere le novità di rebuilding realizzate sul punto vendita di Legnago (VR). Ci accompagna Stefano Levada, area sales manager per l’area Nord-Est di Brico io. In attesa di Monfalcone ad aprile.

Stefano Levada è ormai uno “storico” della distribuzione del bricolage, dove ha iniziato a lavorare fin dalla seconda metà degli anni Ottanta. Di insegne ne ha conosciute molte e solo per fare gli ultimi esempi in successione: Castorama, Leroy Merlin e OBI (in realtà questa per due volte). E ora Brico io dove è in forze dal marzo 2019. E’ quindi un piacere farsi accompagnare nella visita, perché la conversazione si amplia su aspetti che vanno ad analizzare il mercato e l’anno appena trascorso.

Una buona partenza d’anno, con l’incognita importazioni

Marzo e siamo già in stagione estiva, per la distribuzione. Quindi “garden” e tutto ciò che riguarda la cosiddetta vita en plein air. Ma sappiamo che nel comparto il tasso di prodotto importato è molto elevato. E quindi?
E quindi, può essere faticoso. In virtù dei risultati eclatanti registrati lo scorso anno da determinate merceologie legate al giardino, ad esempio l’arredo esterno, e che provengono chiaramente dalla Cina, quest’anno c’è stata una richiesta preventiva addirittura triplicata. Considerando che i produttori in Cina si possono contare sulle dita di una mano, è subito chiara la difficoltà, alla quale si somma l’ormai risaputo problema nel reperire la materia prima e i container i cui costi, anche per loro, sono triplicati. Tutte le insegne europee faranno fatica, sarà un problema globale e sarà il problema di quest’anno. Saremo pronti ad affrontare un mercato stagionale ma probabilmente non ci sarà tutto il materiale necessario.

Ormai si sente sempre più spesso parlare di reshoring, ovvero di rientro della produzione o parte di essa dall’Asia in Europa. O nella propria nazione di origine. Che ne pensa?
Da un lato sarà positivo, ma la risposta non sarà immediata sarà un processo lungo, per rimettere in piedi la produzione industriale in larga scala per rispondere al mercato europeo e americano. Certamente è una sfida molto difficile, soprattutto per il contenimento dei costi. E noi, come ultimo anello della catena subiamo un po’ le alterazioni del processo

Nel frattempo come si sta organizzando Brico io?
Da una parte lavorando in anticipo e dall’altra stando in attenta osservazione, in ascolto, dei fornitori per capire come procedono. E non alludo solo ai fornitori cinesi ma anche ai produttori italiani che però utilizzano componentistica asiatica. E’ possibile che tutta la filiera subirà ritardi ed è necessario capire velocemente come questi hanno intenzione di organizzare le forniture. Brico io quest’anno importerà poco, tuttavia, come dicevo poc’anzi, il problema della componentistica è cruciale e investe molti comparti, l’elettroutensile, le macchine da giardino o le piscine, solo per fare qualche esempio. Per queste ultime il problema si è presentato già nell’autunno scorso quando si pensava all’approvvigionamento per la stagione 2021. E’ stato un vero e proprio campanello d’allarme.

Tutto per colpa del Covid-19?
Sicuramente. Restando alle piscine, chi ne produce i componenti in Cina sono 2 aziende e hanno avuto ordinativi che si sono triplicati a livello globale. Lascio immaginare le conseguenze. Ciò che diventa difficile è la programmazione, oggi le reazioni del mercato si vivono giorno per giorno e penso che almeno per un anno si andrà avanti ancora in questo modo. Per questo è necessario stare in attento ascolto e avere la capacità di reagire velocemente. In questo senso Brico io, essendo un’insegna dove la catena decisionale è corta e non sovrastrutturata, è avvantaggiata

Questi primi mesi del 2021?
Per noi è stato un ottimo gennaio e abbiamo lavorato bene. Anche febbraio, che notoriamente è il mese più debole per il settore, ha registrato ottime progressioni, nonostante la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica.

Il negozio

Il negozio, che conta una superficie di vendita di 2000 mq, ha subito un restyling importante. All’ingresso subito a destra è stato posizionato il corner casalinghi, in collaborazione con Kasanova. “Era già presente – spiega Stefano Levada – ma abbiamo voluto dargli uno spazio quasi raddoppiato e sistemarlo subito all’ingresso del negozio, come spesso accade nei negozi Brico io. Per noi è un comparto che ha un’incidenza importante sul fatturato, funziona, ci dà molte soddisfazioni e il partner è ormai consolidato molto positivamente. Inoltre, sostanzialmente non abbiamo competitor in zona e la chiusura del Mercatone Uno qui a fianco ci ha sicuramente favorito”.

Qui, al contrario che in altri punti vendita la formula però è quella del “Fuori Tutto” e non dell’”Outlet del Casalingo”. “Abbiamo voluto lasciare la formula già presente snza apportare eccessivi cambiamenti – spiega Levada -. Per il momento rimane “Fuori Tutto””.

Una chiusura, quella di Mercatone Uno, che ha consentito al punto vendita Brico io di incrementare anche la vendita del reparto arredo, tanto che il rifacimento e l’ampliamento dell’area dedicata rappresenta una delle novità più importanti di Legnago. Per il reparto arredamento è stata realizzata una pedana ad hoc con pannelli e didattica dedicata. Diversamente la riduzione ha interessato il reparto Pet, a causa dell’apertura di alcune insegne specialiste in zona.

“Abbiamo reagito subito riducendo spazio e razionalizzando l’offerta in maniera più logica – spiega Stefano Levada -. La stessa cosa che è successa per il reparto “Bolle Blu” dedicato alla detergenza, che è stato spostato sul fondo del negozio”.

Al contrario avanza, sulla griglia del lay out, il car care che sta incrementando molto le vendite. “Anche il reparto bagno è stato rivisitato. Con la creazione di una zona show room che prima non c’era “dandogli una connotazione visiva di maggiore qualità, accorciando le gondole e dando più spazio. E’ stata rinnovata tutta la parte dell’arredo bagno, tutte le pareti espositive e la zona docce”.

Nuova anche l’esposizione di porte, “con un’offerta di a prezzo di mercato, una piccola parte di porte blindate, un buon assortimento di porte da interno e la vendita a catalogo. Il mix ci sta dando ragione, con una risposta molto positiva dai nostri clienti”.

“Ok, grazie per l’intervista”

“A Lei. Ci vediamo per l’apertura di Monfalcone?”

“Quando?”

“Dovrebbe aprire giovedì 1° aprile”.

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