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Arredamento. Consegna e montaggio possibili?

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Un chiarimento da Federmobili per quanto riguarda l’aspetto, non secondario che riguarda la consegna e il montaggio di mobili già ordinati.

Com’è noto la riapertura de i negozi che vendono arredamento è prevista, con non poche proteste dagli operatori del settore, per il 18 maggio prossimo. Nel frattempo, con l’ultimo DPCM del 26 aprile, qualcosa si è sbloccato relativamente alla consegna e montaggio.

Nella fattispecie i codici ateco ammessi nell’ultimo allegato e d’interesse per la categoria sono il 43, relativo a “lavori di costruzione specializzati” e il 49 “trasporto terrestre e trasporto mediante condotte“.

Nel primo caso è consentita:

  • installazione di porte (con esclusione di quelle automatiche e girevoli e i cancelli automatici), finestre, intelaiature di porte e finestre in legno o in altri materiali
  • installazione di cucine su misura, scale, arredi per negozi e simili
  • completamenti di interni come controsoffitti, pareti mobili eccetera

Chi, nella registrazione della propria attività, ha inserito il codice 43.32.02 dal 4 Maggio 2020 può riprendere l’attività di consegna e montaggio.

Nel secondo caso, quello del codice 49 sono previsti “servizi di trasloco per imprese o famiglie effettuati tramite trasporto su strada, incluse le operazioni di smontaggio e rimontaggio di mobilia”, quindi se il codice di riferimento, ovvero il  49.42.00 è inserito nella ragione sociale del rivenditore, allora ‘attività è concessa perchè, come sostiene Federmobili “l’attività di trasloco realizzata da un negozio di arredamento verosimilmente riguarda la movimentazione di merci che sono anche oggetto di una compravendita, in questi casi è possibile provvedere alla consegna e al montaggio dei mobili eventualmente acquistati dal cliente in occasione del trasloco”. 

E’ possibile avvalersi di operatori esterni all’azienda (trasportatore/installatore) in possesso dei codici ateco autorizzati.


Federmobili sta lavorando affinchè sia consentita l’attività di trasporto, consegna, montaggio e gestione amministrativa necessarie per espletare gli ordini in giacenza, indipendentemente dalla presenza in visura dei suddetti codici. Da un lato per una maggiore integrazione della filiera, considerando che la produzione dal 4 maggio potrà riprendere l’attività, e dall’altro per “consentire attività ritenute essenziali per soddisfare i bisogni della popolazione soprattutto con riferimento ad interventi in strutture non ancora arredate”.

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