Nuovo Leroy Merlin Fontanarossa, materiali e manodopera a Km zero
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In attesa dell’apertura di Catania Fontanarossa, previsto per novembre, Leroy Merlin comunica i criteri costruttivi adottati all’insegna della sostenibilità. Materiali e manodopera a chilometro zero, impianti per ridurre i consumi e le emissioni, attenzione nei confronti dell’indotto e della comunità.
Una linea già esplicitata con la realizzazione del negozio di Ancona, nel 2021, e affinata con quest’ultimo cantiere che ha ha operato, sin dall’inizio, nell’ottica di ridurre i suoi effetti sul territorio circostante, massimizzando l’efficienza e il riutilizzo delle risorse e valorizzando le economie locali.
Il nuovo megastore sorge su un’area di 45.000 metri quadrati che, dopo essere rimasta in stato di abbandono per circa 20 anni, è stata recuperata. In questo lotto il nuovo negozio, il 51° in Italia e 4° in Sicilia, si estenderà su una superficie di 11 mila metri quadrati.
Si tratta del primo esperimento di cantiere a km zero nella storia di Leroy Merlin, un modello che l’azienda intende tenere come riferimento anche per il futuro. L’80% dei materiali edili utilizzati per la costruzione dell’edificio e le maestranze locali sono stati ricercati e selezionati entro un raggio massimo di 20 km, con evidente riduzione dei costi e delle emissioni di CO2 dovute al trasporto. Ad esempio, rispetto alla sola spedizione di materiali prefabbricati provenienti da imprese più distanti (oltre 100 km), è possibile stimare un risparmio di tir-km pari a 79.540, corrispondenti al mancato consumo di almeno 23.860 litri di gasolio e alla mancata emissione di quasi 60 tonnellate di CO2.
“L’attenzione all’ambiente è da sempre una delle priorità per Leroy Merlin – ha spiegato Sebastiano Castorina, ufficio tecnico Leroy Merlin – Si tratta certamente di un percorso lungo e sempre in evoluzione. Gli ultimi nati tra i nostri negozi presentano già molte caratteristiche tecniche, dalla selezione dei materiali alla struttura dell’edificio fino alla scelta di impianti più performanti, che li rendono estremamente sostenibili. Con Catania Fontanarossa sentiamo di aver compiuto un ulteriore passo avanti stabilendo già in fase di cantiere rigidi criteri che privilegiassero una gestione consapevole dei processi, anche a volte, rispetto ad un vantaggio economico”.
Riciclo di materiali, acqua e impiantistica efficiente
Il progetto punta a massimizzare il riutilizzo delle terre da scavo, diminuendone l’approvvigionamento esterno, e a ridurre al minimo le emissioni di gas climalteranti, in particolare la CO2, e gli impatti ambientali. Il 50% delle terre di riporto provengono da una cava in prossimità mentre il restante 50% (come da normativa regionale in materia) è il risultato di vecchie demolizioni effettuate dal fornitore, tritate e riutilizzate in un’ottica di riciclo e riuso.
Il complesso sarà all’avanguardia anche dal punto di vista idrico. Grazie a un sistema di recupero le acque piovane vengono raccolte, conservate e rilasciate gradualmente in modo da non impattare sul sistema fognario urbano e non causare disagi alla cittadinanza
I pannelli fotovoltaici montati su una superficie netta di 2325 mq copriranno il 40% del fabbisogno annuo con una produzione di 674 MWh di energia rinnovabile che consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di circa 165,7 tonnellate all’anno.
Circa 295 mq di lucernari avranno il compito di illuminare l’interno del negozio con luce naturale ritardando l’accensione delle lampade, 100% led, che saranno gestite da un sistema intelligente che si regola sulla base della luce solare. I lucernai ricoprono circa il 2,6 % della copertura dell’edificio. Grazie al sistema di modulazione del flusso luminoso, si stima un potenziale risparmio di energia elettrica, quantificabile in 80.6 MWh all’anno, corrispondenti alla mancata emissione di 19.8 tonnellate di CO2, se questa, invece, venisse richiesta dalla rete elettrica nazionale.
Con l’obiettivo di abbattere sia i consumi che le emissioni, il sistema di filtraggio dell’aria e la climatizzazione verranno regolati automaticamente e i macchinari si attiveranno solo quando i sensori riveleranno che i livelli di anidride carbonica stanno salendo. In questo modo si potranno ridurre i consumi del 40%. Mentre per aumentare l’isolamento termico dell’edificio e ridurne le dispersioni, sono stati utilizzati espansi di terre e rocce e, benché il loro costo incida per circa il 30% sui costi generali, la scelta ‘naturale’ assicura maggiore sicurezza e bassa infiammabilità.
“Quando apriamo un negozio in una nuova area ci fa piacere diventare parte integrante della comunità che ci ospita – ha aggiunto Luigi Maldera, Store Leader del punto vendita Leroy Merlin di Catania Fontanarossa – Con lo store di Fontanarossa abbiamo scelto di lavorare con i produttori e le imprese locali stabilendo uno stretto legame con il distretto catanese. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo di una lunga e proficua collaborazione”.
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