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Spazio Verde: sfoglia, scegli e ordina via WhatsApp

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Anche se i numeri, dal punto di vista dell’emergenza sanitaria, sono stati molto diversi da quelle delle regioni del nord Italia, gli effetti del lockdown sui garden center sono gli stessi, trasversali da nord a sud.

Lo conferma Marco Gubbiotti, titolare di Spazio Verde Terni: “Fortunatamente l’Umbria è stata solo sfiorata e non ci sono stati problemi seri, come in Lombardia, in Piemonte, in Emilia, in Veneto. Ma abbiamo vissuto anche noi lo stesso lockdown, anche se avremmo desiderato, di fronte a una situazione così diversa, di poter continuare a lavorare. Il periodo di chiusura è durato dal 10 marzo al 6 maggio”.

Anche a Spazio Verde ci si è rimboccati le maniche per lanciare e far funzionare il sistema di consegne a domicilio, che non solo ha permesso di lavorare ma è servito soprattutto come incoraggiamento, anche se su 22 persone ne erano impiegate solo 3 o 4. Non semplice la vendita per telefono, ancor meno l’avvio di un e-commerce, al garden center umbro l’idea è stata quella di far circolare tra i clienti, tramite le app di messaggistica, un volantino con descrizione e immagine dei prodotti (piante, vasi, terricci, concimi) e con i consigli per la cura e la coltivazione.

“Con questo sistema di sfoglia-scegli-ordina via WhatsApp in poche ore eravamo in grado di gestire le richieste dei clienti. Abbiamo effettuato le consegne con i nostri mezzi, naturalmente entro il nostro territorio. Devo dire che i clienti hanno risposto bene e nel giro di un paio di settimane siamo arrivati a eseguire anche 30/35 consegne al giorno, alcune anche importanti, con tutte le difficoltà del rispetto delle norme di sicurezza”.

Dal 6 aprile il garden ha riaperto parzialmente. “Il sostegno delle associazioni di categoria in questo è stato decisivo – commenta Marco Gubbiotti – A rimanere chiusa è stata solo la parte commerciale, mentre oltre al verde abbiamo anche potuto contare sul nostro reparto pet. Anche se ci sono state contraddizioni e confusione e qualche cliente ha avuto difficoltà a raggiungerci”.

Il maggio della Fase 2 si è rivelato infine, come per molti garden, un buon mese: “Il fatturato è stato buono ma non possiamo dire di aver recuperato quanto perso durante il lockdown. Di certo rispetto al 2019 c’è stata una maggiore voglia di spendere per il giardino, anche in vista delle prossime vacanze che molti trascorreranno a casa. Ormai è quasi impossibile trovare piscine e i tempi di consegna sono molto lunghi, al punto che anche noi abbiamo cercato un nuovo fornitore in una ditta lombarda”.

Anche per piante da fiore e ortaggi l’approvvigionamento non è stato semplice, mentre altri prodotti hanno risentito dei ritardi delle consegne “dovuti sia ai corrieri, sia alla presenza di meno personale nei magazzini, che quindi lavorano più lentamente”, spiega Gubbiotti.

In arrivo ci sono invece i prodotti per la stagione natalizia. «Vorrei essere ottimista ma non riesco – dice il titolare di Spazio Verde Terni – per fortuna abbiamo spazi enormi e stiamo pensando di allestire meno scenografie, di studiare diversi percorsi di visita. Di certo c’è che sarà il contrario dell’esperienza di acquisto che abbiamo avuto finora”.

Cosa dicono i numeri dei mesi del lockdown? “Purtroppo sono disastrosi: aprile segna un – 60% ma marzo, quando siamo rimasti aperti solo 9 giorni, arriva al 90 %. Anche alla riapertura abbiamo comunque perso tutti i weekend, i ponti sono saltati e purtroppo si è anche trattato dei tre mesi meteorologicamente migliori“.

Guardando al futuro, che cosa lascia questa esperienza? “Lascia l’amaro in bocca – dice Gubbiotti – è venuto a mancare il contatto umano: il nostro è un ambiente anche molto familiare e purtroppo ora vediamo clienti che compiono in fretta gli acquisti, che salutano da lontano. È qualcosa che ci resterà addosso per un po’ e anche alle nuove generazioni”.

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