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Fiere ed eventi, due settimane e mezzo da “brivido”

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Sono le prossime. Quelle che ci diranno se l’allentamento del lockdown è possibile e le misure precauzionali attivate sono idonee per un ritorno progressivo (anche se lungo) ad una parvenza di normalità.

Nel frattempo tutto il comparto fiere ed eventi ha ricominciato a muoversi e già in questi giorni arrivano comunicazioni di conferme o ulteriori spostamenti.

E’ il caso recente e già comunicato della tedesca spoga+gafa che ha confermato le date e dell’italiana Eima che, invece, ha rimandato a febbraio 2021 o ancora, lo Zoomark di Bologna che addirittura ha fissato per maggio 2022, saltando totalmente un’edizione. Del resto il primo a far intravedere che i tempi per le fiere sarebbero stati lunghi è stato il Salone del Mobile che dopo una prima proroga a giugno, fin dal 27 marzo ha salutato a malincuore, rimandando all’edizione del prossimo 2021.

L’ultima in ordine di tempo è il Cersaie, manifestazione internazionale dedicata al mondo del rivestimento che, dall’abituale data settembrina, si è spostata a novembre perchè, come sostiene Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere “La necessità di convivere, nel prossimo futuro, con COVID 19 richiede la definizione di protocolli di standard europeo“.

Insomma l’affaire fiere è complicato e, al momento è difficilissimo fare qualsiasi previsione che non venga smentita 24 ore dopo. Detto questo c’è invece chi ottimisticamente conferma le proprie date, confidando nelle prospettive di scomparsa o quantomeno possibile convivenza con il Covid-19.

Buyer Point, Hardware Forum, Bricoday, Myplant&Garden e Siferr

Nel nostro settore non sono poche le manifestazione e gli eventi che rimangono in calendario, nel prossimo semestre, sia in Italia sia all’estero. Cronologicamente parlando il primo evento in calendario è il Buyer Point previsto per il 7 e l’8 luglio prossimo. Lo staff contattato ha confermato l’elenco e dal sito si evincono anche conferme alla partecipazione. Stante il fatto che sarà necessario aspettare la prossima ordinanza utile che dia il via agli eventi (ad oggi proibiti) è pur vero che la formula presuppone un’affluenza limitata di persone che potrebbe essere più facilmente gestita in sicurezza. Con una forte vocazione internazionale (direi l’unico evento del nostro settore in Italia) credo sarà difficile per quest’anno mantenere la promessa di presenze dall’estero, anche a fronte delle regole imposte negli altri Paesi dove l’epidemia è partita più tardi.

Da luglio si passa direttamente a settembre e qui il calendario si fa fitto. Si comincia con spoga+gafa a Colonia, per tornare subito in Italia con MCE Mostra Convegno Expocomfort, un colosso da 2.000 espositori e 160 mila visitatori, che conferma le date dall’8 all’11 settembre. Confermata l’edizione di Homi Home&Dehors Exhibition dal 19 al 22 settembre a Fiera Milano Rho Pero e così per Myplant&Garden. Raggiunta telefonicamente, Valeria Randazzo, organizzatrice della manifestazione, ci ha comunicato che al momento le date sono confermate e che, come tutti, si attendono gli sviluppi delle prossime settimane per capire meglio la situazione. Le date previste sono dal 21 al 23 settembre sempre presso Fiera Milano Rho Pero.

Date, quelle di Myplant&Garden che vanno in totale sovvrapposizione, almeno per gli operatori del settore garden, con Hardware Forum e Bricoday che si tengono contemporaneamente a fieramilanocity dal 22 al 23 settembre. Le due manifestazioni, centrali per il nostro settore, hanno rilasciato comunicazioni proprio in questa settimana e sono, come prevedibile piuttosto simili.

Al di là della prevedibile precarietà che contraddistingue il periodo storico e l’assenza, per il momento, di novità da parte delle istituzioni, le due organizzazioni mantengono le date e la location, il Pd. 3 di Fieramilianocity, comunicando una rivisitazione delle maglie espositive. Il numero di visitatori sarà contingentato secondo una selezione che avverrà su base discrezionale da parte dell’organizzazione, che consentirà l’ingresso a “visitatori di reale interesse per l’espositore“.

Per entrambe le manifestazioni sono allo studio soluzioni digitali per agevolare appuntamenti in remoto. In particolare il Bricoday comunica che “rispetto alle scorse edizioni sarà più focalizzato sul business e meno punto d’incontro del settore” e “si renderà necessaria una riduzione del numero di espositori e visitatori”.

Contattate da diyandgarden per ulteriori informazioni, hanno dichiarato che, in caso di impossibilità, hanno già in serbo date alternative.

Sul fronte estero il mese di Ottobre offre un calendario con presenze importanti come Light+Building di Francoforte che si conferma dal 27 settembre al 2 ottobre, mentre in Italia dall’1 al 4 va in scena, a Bergamo, Creattiva, dopo l’annullamento dell’edizione di maggio, dal 14 al 17 il Saie di Bologna e dal 29 al 31 il Mecspe di Parma

A novembre sono tuttora confermate il Fastener Fair Italy dall’11 al 12 a Milano e il Siferr di Napoli, dal 21 al 22 dello steso mese.

Qualche considerazione

Nella viva speranza che tutto vada per il meglio, ci prendiamo la briga di fare qualche considerazione. Pur considerando che si naviga a vista e che, a nostro parere, qualche novità sul codice Ateco 82.30 (organizzazione, promozione e/o gestione di eventi, quali fiere, congressi, conferenze e meeting, inclusa o meno la gestione e la fornitura di personale operativo nell’ambito delle strutture in cui hanno luogo gli eventi) si potrà avere non prima della fine del mese, pare in ogni caso certo che le misure di distanziamento e sicurezza rimarranno in vigore per molti mesi e che la seconda ondata del Covid-19 in autunno non solo non è esclusa, ma addirittura pare più che possibile per molti esperti medici, virologi e infettivologi, ecc.

A fronte della situazione più positiva possibile, ovvero quella di mantenere misure di distanziamento ma in stato di “libera circolazione di merci e persone”, pensiamo con solidale comprensione alle reali difficoltà nell’organizzare una manifestazione fieristica – un vero e proprio assembramento di persone – seguendo le regole che presumibilmente saranno predisposte.

Basti pensare alle complesse disposizioni, diffuse in questi giorni, che influenzeranno la riapertura delle scuole a settembre (ingressi scaglionati, distanze di amento1,5 mt, sanificazione degli ambienti, ecc) e che comprendono una popolazione, quella scolastica, di fatto seduta nella stessa postazione per la maggior parte del tempo. Figuriamoci le fiere!

Ci hanno stupito, in questo senso, le dichiarazioni di qualche giorno fa del Sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto che pur dichiarando giustamente che “tornare ad esporre negli eventi fieristici sarà un passo fondamentale per la ripartenza della nostra economia”, liquida la questione sostenendo che le fiere e gli eventi B2B sono “destinati cioè non a un pubblico indistinto ma soltanto agli addetti ai lavori” e pertanto “questo mette le fiere in condizione di predisporre agevolmente una serie di misure per poter programmare e scaglionare la partecipazione, assicurare il distanziamento delle persone e degli stand e distribuire a tutti i partecipanti – espositori e buyer – adeguati strumenti di protezione individuale”.

Ripetiamo, l’auspicio è quello di un rapido ritorno a quella normalità economica che fa bene a tutti, ma le dichiarazioni del Sottosegretario ci preoccupano. Innanzitutto perchè mi pare evidente che non ci sia sufficiente conoscenza della materia (Scalfarotto è mai stato all’Eima, Al Cersaie al Salone del Mobile???) e per questo che siamo ancora ben lungi da una reale e concreta progettazione della materia; materia che non può essere demandata ai singoli. Come dice bene Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere, la materia richiede ” la definizione di protocolli di standard europeo“. L’abbiamo scritto sopra e qui lo ripetiamo.

In questo senso, d’aiuto potrebbe rivelarsi l’azione di Aefi, l’associazione esposizioni e fiere italiane, alla quale abbiamo chiesto una dichiarazione (siamo in attesa di risposta), che conta 36 quartiere fieristici associati e che potrebbe stimolare il Governo su una materia così importante come l’economia della filiera fieristica.

Rimanendo in stand by fino alla fine di maggio/primi di giugno chiudiamo con una precisazione che riguarda le manifestazioni di Harware Forum e Bricoday che si terranno presso il Pad.3 di fieramilanocity, quindi nello stesso quartiere fieristico dove si trova l’Ospedale Covid presente nei padiglioni 1 e 2.

A dispetto della comunicazione inviata dall’organizzazione Bricoday, dove si legge che “non preoccupa in alcun modo la vicinanza del tanto pubblicizzato ospedale della Regione Lombardia, che non è praticamente mai entrato in funzione ed è già in fase di dismissione“, al momento le informazioni in nostro possesso dicono esattamente il contrario.

Lo ribadisce  Lino Grassano dell’ufficio stampa del Policlinico di Milano in un’intervista pubblicata ieri da iFerr, lo ha ripetuto l’assessore al Welfare Giulio Gallera nel corso della seduta regionale del 4 maggio scorso, definendolo “punto di riferimento strategico nei prossimi mesi della Fase 2”, e finanche in un video Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità della Regione.

Augurandoci che un investimento così cospicuo (21 milioni) possa essere ancora ritenuto un’opportunità per i tempi a venire (seconda ondata?), siamo sicuri che, se a settembre fare fiere sarà possibile, anche la vicinanza all’Ospedale Covid-19 e la gestione in totale sicurezza, probabilmente non rappresenterà un problema per visitatori ed espositori.

Foto di apertura. E’ tratta dal video “Voce dal Cielo” realizzato da Aefi per la  Giornata Mondiale delle Fiere 2020 – #GED2020, prevista per il 3 giugno prossimo.  “Casta Diva” è cantata dal soprano Anna Sanachina

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