La ferramenta tra digitale e cambio generazionale
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Molti i temi affrontati nel convegno inaugurale dell’ultimo Hardware Forum 2018. Di seguito, trovate i punti principali.
Secondo Sabrina Canese – Presidente Assofermet Ferramenta – “La vera sfida alla quale ci dobbiamo rivolgere adesso è quella dell’innovazione, per riuscire a interpretare i nuovi scenari del futuro del settore. Dobbiamo rimanere sempre concentrati sul cliente, ricordandoci che ora ha più canali di interazione, più possibilità e più scelte”.
Per la Presidente sono 3 le importanti direttrici da seguire e da tenere a mente in quest’era di cambiamento:
- L’aggiornamento delle competenze digitali (sapere come sfruttarle al meglio per supportare il proprio business);
- La crescita del network (crescere sapendo fare e facendo rete);
- Creare nuove infrastrutture (per dare spazio alle nuove esigenze digitali emergenti).
Un cambiamento che, sì attraversa un cambiamento epocale, ma che lo trova in salute. A tal proposito, dai dati rilasciati da GFK Italia, si evince che il trend di crescita del settore ferramenta e utensileria (con metrature superiori ai 100mq) ha registrato un +5% nel periodo Gennaio-Giugno 2018, rispetto al precedente periodo.
E, ancora “L’importanza di proteggere il punto vendita rispetto al fragoroso e impetuoso sviluppo della GDO e del mercato web – sottolineano Lara Comi e Brando Benifei, Deputati del Parlamento Europeo e ospiti relatori al recente Hardware Forum – va inteso anche in un’ottica di possibile riorganizzazione urbanistica delle nostre città: carattere peculiare del negozio è quello di stimolare il rapporto umano, costruendo un senso e un’identità di quartiere».
L’analisi di Brando Benifei suggerisce qui 2 criteri per poter incidere maggiormente in questa direzione:
- La formazione e la preparazione dei lavoratori, tramite anche un adeguato inserimento dei giovani (tema cruciale per lo sviluppo del settore);
- Un commercio al dettaglio come presidio di qualità del tessuto urbano.
E in questo senso va letto l’accordo siglato tra Confcommercio e ANCI, proprio per contrastare la desertificazione commerciale dei nostri centri urbani. E, per Andrea Colzani – Presidente Nazionale Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio – “Dobbiamo innanzitutto abituarci a guardare al cambiamento come ad un’opportunità, al web e al digitale non come un nemico da battere ma come una risorsa preziosa da sfruttare. In quest’ottica il cambiamento generazionale può essere una grande occasione per gestire un cambio di mentalità che appare oramai quasi obbligato. È importante ribadire ancora una volta che non esiste un mercato digitale contrapposto ad un mercato fisico tradizionale: dobbiamo imparare a tenere insieme canali differenti, mantenendo il cliente sempre al centro”.
Per Davide Doda, Country Business Director presso Bosch Power Tools “La multicanalità permette di essere veramente vicino al consumatore e questo è un fattore preziosissimo per conoscere sempre meglio il proprio cliente e ricevere da lui feedback costanti, per orientare al meglio le proprie strategie aziendali e di vendita”.
Tuttavia, in merito al tema del passaggio generazionale è bene riflettere su alcuni dati non molto ottimistici. Infatti, osserva Francesco Zangrillo, dell’azienda Zangrillo: “Se solo il 30% delle aziende sopravvive alla prima generazione, solamente il 15% riesce a proseguire fino alla seconda. Questa criticità del passaggio generazionale ci deve far riflettere, soprattutto sul come fare per attirare i giovani in questo settore. Questo è , a mio avviso, un tema cruciale”.
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