Il prossimo Siferr, Ferr Island e non solo
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A poco meno di un mese dalla seconda edizione di Siferr, la Fiera della ferramenta, che si terrà a Napoli il 14 e 15 aprile, torniamo con una nuova intervista all’organizzatore Sebastian Galimberti, di Ma.Mu srl. Innanzitutto, ricordiamo la scommessa vinta della prima edizione che, lo scorso anno, ha visto la partecipazione di oltre 6.000 visitatori per un totale di oltre 120 espositori tra produttori e società di servizi per la rivendita. Un risultato molto positivo le cui premesse ci sono anche per questa edizione 2018, tant’è che l’organizzazione ha deciso per l’apertura del terzo Padiglione.
“All’apertura della vendita degli spazi abbiamo rapidamente riempito i padiglioni 5 e 6 della Fiera d’Oltremare di Napoli – spiega Sebastian Galimberti -, ritrovandoci con una ventina di aziende in lista di attesa. Quanto la stessa lista è salita a 30, abbiamo deciso di aprire anche il padiglione 4. L’abbiamo riempito e, per agevolare al meglio la visita, abbiamo anche modificato l’ingresso, in modo che il visitatore possa facilmente visitare tutti i padiglioni, garantendo a tutti gli espositori la giusta visibilità”
Oltre all’esposizione i visitatori potranno anche partecipare ai corsi di formazione organizzati dalle aziende, nelle 4 aule disponibili, e da Accademia Ferramentae, che ha in programma quattro mini-corsi che si terranno il 15 aprile. Rispettivamente: la relazione con il cliente (10-10,30); fornitori o partner (11-11,30); internet e nuovi media (14-14,30); Noi stessi e la gestione del cambiamento (15-15,30). Un momento di formazione che potrà intervallarsi alla visita dei 170 espositori presenti alla manifestazione.
Come sarà organizzata l’esposizione?
In modo eterogeneo. Non abbiamo voluto creare comparti divisi, ma abbiamo preferito mixare le diverse merceologie, in modo che il visitatore, ovunque sia, possa trovare di tutto.
Lo scorso anno la presenza di due importanti grossisti, Capaldo e Fraschetti, è stata di grande evidenza. Quest’anno? Come sarà organizzata? Se ne sono aggiunti altri?
Sì, si sono aggiunti Viglietta Group e il gruppo Axel. Tuttavia la logica di quest’anno è stata quella di coinvolgere i grossisti in qualità di produttori, ad esempio Fraschetti con il marchio Brixo e Viglietta con Vigor e HU firma. Il gruppo Axel simulerà un negozio “Self Point” e Capaldo, che oltre a presentare il nuovo catalogo, si occuperà dell’ospitalità, con uno stand implementato di 50 mq, rispetto a quello dello scorso anno.
Se il Siferr è ormai “cosa fatta”, recentemente è stata comunicata anche l’intenzione di realizzare eventi simili in Sicilia e Sardegna. Ne parliamo?
Lavorando su Napoli per Siferr e su Bari con Bricolevante, ci siamo resi conto della difficoltà che gli isolani hanno a spostarsi, in particolare gli operatori della Sardegna. Da questa considerazione, e dal fatto che non è stato mai organizzato nulla di simile, l’idea di Ferr Island ha preso forma fino a diventare una, anzi due proposte che si realizzeranno nel corso del prossimo 2019. Per quanto riguarda la Sardegna la data prevista è per il mese di ottobre e la località scelta è Oristano, situata a metà strada tra Cagliari e Olbia. Per la Sicilia, pensiamo al mese di maggio, ma la località è ancora in via di definizione.
Stessa formula di Siferr? Non si creeranno conflittualità proprio con la manifestazione di Napoli?
Esatto, stessa formula come Siferr, manifestazione che, dopo il consolidamento con questa seconda edizione, diventerà biennale, in anni pari.
Un’ultima domanda. Dopo lo spostamento a luglio. Come procede il “nordico” iFerr?
Posso solo anticipare che sarà un evento completamente diverso dal passato, incentrato sulla multicanalità. E’ ancora prematuro parlarne in modo approfondito, posso solo dire che, per la migliore organizzazione dell’evento, abbiamo recentemente siglato una partnership con la società 2F rappresentanze.
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