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Il 74% degli italiani pronto a sostenere i negozi

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Redazione

Oltre tre quarti ritiene liberatorio fare shopping di persona piuttosto che dietro uno schermo, ma restano le preoccupazioni sulla sicurezza: per il 69% le mascherine andrebbero indossate all’interno degli ambienti chiusi ancora per molti anni.

Questi i dati emersi nell’ultimo report di Sensormatic, basato su uno studio condotto su oltre 1.000 consumatori italiani (“Europa – La Vendita al Dettaglio dopo il Lockdown”). Di questi, quasi due terzi (64%) ha affermato di aver sentito la mancanza dello shopping in presenza nel centro della propria città nel periodo in cui i negozi sono stati costretti a chiudere i battenti.

Mentre in Italia si procede con la revoca graduale delle restrizioni anti COVID-19, dopo aver affrontato periodi di isolamento e contatti limitati, il 64% ha dichiarato di apprezzare di più l’interazione fisica durante gli acquisti nei punti vendita, e oltre i tre quarti degli intervistati (il 76%) ha definito liberatorio fare shopping di persona piuttosto che dietro uno schermo.

Inoltre, sulla base dell’indice di affluenza, calcolato annualmente su 40 miliardi di visitatori, i dati di Sensormatic hanno rilevato che in Italia il flusso nei punti vendita ha riscontrato un netto slancio verso la normalità. In particolare, si è calcolato che il 7 maggio, durante la prima settimana di apertura dopo la fine del terzo lockdown, la presenza totale nei negozi di vendita al dettaglio è aumentata quasi del +18.7%.

Tuttavia, la chiara tendenza da parte dei consumatori nel tornare a effettuare acquisti di persona è affiancata da una certa preoccupazione: oltre la metà degli intervistati (53%) si dimostra particolarmente cauta in merito alla sicurezza nei punti vendita.

Il distanziamento sociale rimane la principale preoccupazione: oltre tre quarti degli intervistati (il 76%) teme che gli altri acquirenti non rispettino la distanza imposta, il 67% ha paura di contrarre il virus mentre fa shopping in store e un ulteriore 67% ritiene di poter trasmettere inconsapevolmente il COVID-19 ad altri mentre compie acquisti.

Il 51% dei consumatori afferma inoltre che si sentirebbe più sicuro se continuassero a esserci dei limiti relativamente al numero di persone ammesse in negozio, mentre un ulteriore 42% dichiara si sentirebbe maggiormente al sicuro durante lo shopping con una misura di distanziamento sociale. Secondo il 69%, le mascherine andrebbero indossate all’interno degli ambienti chiusi ancora per molti anni, e il 37% vorrebbe che venisse adottato un sistema di rilevamento che ne accerti l’utilizzo corretto; infine, il 39% vorrebbe che venisse rilevata la temperatura dei clienti all’entrata del punto vendita.

Luca Cappellini, Country Leader di Sensormatic Solutions per l’Italia, ha commentato: “C’è chiaramente un’enorme richiesta di poter fare shopping in presenza dopo mesi passati dietro a uno schermo, il che ha risvegliato l’amore di molti per il centro della propria città, dopo la lunga chiusura dello scorso anno, e per i centri commerciali, molti dei quali sono spesso rimasti chiusi nei fine settimana.”

E, conclude con: “I retailer dovranno rivedere l’esperienza offerta nei punti vendita in modo che sia sicura e coinvolgente per incoraggiare la fiducia dei consumatori.”

Note:
Studio originale su 1.000 adulti italiani tramite sondaggio online condotto da Savanta per conto di Sensormatic Solutions nel marzo del 2021.

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