FITT presenta The Responsible Flow, la strategia di sostenibilità al 2030
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In occasione del Gafa 2022, Alessandro Mezzalira ha presentato le attività dell’azienda e, soprattutto, la vision futura dove la parola d’ordine è sostenibilità ma anche benessere. Delle persone.
“La “miccia” si è accesa definitivamente con il lockdown 2020. Lì ho capito che il modo di fare business in modo tradizionale era definitivamente morto, per lasciare spazio a nuove possibilità più etiche e sostenibili” Questa la prima risposta a “caldo ” rilasciatami da Alessandro Mezzalira, ceo di FITT, a presentazione terminata.
Beninteso. L’orientamento era già preso, tant’è che FITT è Società Benefit dalla fine del 2021; ma con questa presentazione, l’esposizione dei nuovi prodotti e il layout dello stand stesso, è inequivocabile che il management è fortemente determinato a raggiunger gli obiettivi nel più breve tempo possibile. E con grande entusiasmo.
“Rendere questo mondo un posto migliore, per noi e per le generazioni che verranno, si concretizza nel fare impresa generando valore economico, ambientale e sociale – prosegue Mezzalira -. L’impegno responsabile di FITT si basa su tre driver: innovazione, trasparenza e interdipendenza. Caratteristiche distintive che ci definiscono come impresa e ci rendono unica, e la modalità con cui attuiamo la nostra strategia di sostenibilità”.
L’adesione ai temi ESG – Environmental, Social, e Governance – è fortemente voluta e i lavori all’interno dell’azienda, in tutta la sua complessità, sono avviati. In termini di “Environmental” FITT è impegnata su due fronti paralleli: quello dell’energia, in un’ottica di decarbonizzazione, e quello dello sviluppo di prodotti innovativi. Senza tralasciare l’aspetto finanziario, considerando che l’azienda si è data, come policy, la direttrice di uno sviluppo sostenibile anche in tema di finanza ESG.
Il primo obiettivo mira a raggiungere la neutralità carbonica (Scope 1-2) per tutti gli stabilimenti italiani al 2025 e per tutti gli stabilimenti del gruppo entro il 2030. Per il secondo punto, l’intento è quello di raggiungere un 8% di fatturato derivante da prodotti innovativi a minore impatto, che emettono -10% di CO2eq rispetto alla versione tradizionale, entro il 2025. Peraltro l’azienda sta già acquistando energia rinnovabile al 100% e sta lavorando ad un piano pluriennale per l’implementazione di pannelli fotovoltaici su tetti e piazzali.
S, che sta per Social, vede FITT impegnata nuovamente su due fronti complementari, uno interno e uno esterno. Nel primo, rientra la creazione di benessere, inclusione e sicurezza per la FITT people, nel secondo rientra il sostegno di iniziative sociali e ambientali, locali e internazionali.
“Si tratta di una vera e propria sfida – ci spiega Alessandro Mezzalira – che abbiamo avviato nel 2019 quando abbiamo dichiarato la sostenibilità come pilastro fondamentale della nostra visione. Una scelta che è stata accolta benissimo da tutti i collaboratori che sono stati, a loro volta, coinvolti per valutare il livello di benessere interno all’azienda. In questo senso abbiamo misurato il benessere mediante una survey composta da 50 domande. La risposta è stata molto buona ma il benessere aziendale deve crescere continuamente”.
Ma non solo in azienda. Dato che tra gli obiettivi di FITT, come sopracitato, c’è anche quello di costruire e implementare un costante e continuo rapporto con il territorio e la community esterna, con particolare attenzione a disabilità, donne, giovani e salute. Per questo, ad esempio, a Padova, Mezzalira ha appena firmato un accordo triennale con la Fondazione Città della Speranza, che prevede il sostegno ad un ricercatore.
G, che sta per Governance, vede FITT impegnata nella trasformazione del proprio modello di business, in grado di creare valore sociale ed ambientale.
Seguendo quindi l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che si articola nei 17 obiettivi
individuati dall’ONU – i Sustainable Development Goals (SDGs) – FITT ne ha selezionati 7 per la propria strategia: 6.Clean water and sanitation; 7.Affordable and clean energy; 8.Decent work and economic growth; 9.Indutry, innovation and infrastructure; 12.Sustainable production & consumption; 13.Climate change; 17.Partnership for the Goals.
“E’ un percorso avviato che prende forma e si concretizza – puntualizza Mezzalira -. Nel contempo anche noi, in azienda, dobbiamo appropriarci di un know how tutto da costruire e per questo dedichiamo 3 ore alla settimana a riunioni con confronti e aggiornamenti con tutto il management”.
La sostenibilità nei prodotti
A livello di prodotti, il percorso di responsabilità di FITT è rappresentato da FITT Force, FITT NTS Eco e FITT Box.
FITT Force nasce dall’approccio eco-sostenibile di FITT e coinvolge i tre principi fondamentali
dell’ecodesign: riduzione, riutilizzo e riciclo. Sottoposto a Life Cycle Assessment (LCA) secondo le norme ISO 14040 e ISO 14044, FITT Force emette il 43% di CO2 eq in meno, durante tutto il suo ciclo di vita, rispetto ad un tradizionale tubo in PVC.
Per la stagione 2022, FITT ha scelto di compensare tutte le emissioni di CO2 eq (2.541 tonnellate) generate dalla produzione dell’intera gamma di FITT Force, immettendo sul mercato FITT Force Carbon Neutral, il primo tubo da giardino per usi intensivi e professionali totalmente carbon neutral.
Un prodotto è carbon neutral quando viene rimossa dall’atmosfera la stessa quantità di CO2 emessa durante tutto il suo ciclo di vita, per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni. La compensazione di FITT Force è avvenuta attraverso l’acquisto di carbon credit certificati da Gold Standard, generati dal progetto Water is Life.
La missione di Water is Life è di portare acqua potabile, sicura e pulita alle famiglie che vivono nel villaggio di Betsingilo, una delle zone più povere di tutto il Madagascar. Ogni FITT Force carbon neutral compensa 8 kg di CO2 e porta 10 litri di acqua potabile in Madagascar.
FITT NTS Eco, l’evoluzione sostenibile di FITT NTS. Per festeggiare i 25 anni dall’introduzione della tecnologia No torsion system, FITT presenta FITT NTS Eco, il tubo che impiega materiali nobili, in grado di garantire maggiore malleabilità, elasticità e resistenza alle temperature estreme, a fronte di un minor impiego di materia prima.
L’utilizzo di un materiale più nobile, ha conseguenze positive lungo tutto il ciclo di vita del prodotto: il minor peso di FITT NTS Eco (-20% rispetto alla versione standard di FITT NTS Garden) porta ad un riduzione del 10% di CO2 eq generata durante la sua produzione, il suo trasporto e il fine vita.
Infine, FITT Box, la soluzione di FITT pensata per rendere disponibili in un’unica combinazione l’avvolgitubo, pronto ad essere connesso al rubinetto, e l’innovativo tubo compatto e leggero FITT Force. L’avvolgitore presenta al suo interno un meccanismo dinamico, appositamente disegnato per i tubi compatti e leggeri: l’originale congegno, in attesa di brevetto, si adatta infatti al volume del tubo – se il tubo è pieno d’acqua si restringe, se il tubo è vuoto si distende – evita strozzature e restrizioni del flusso e garantisce così un’esperienza d’uso senza pari.
FITT Box è dotato di tubo raccordato FITT Force da 20 metri, lancia multifunzione, presa rubinetto e raccordi per la connessione al rubinetto. Può essere installato a muro o ancorato al terreno, la leggerezza, la compattezza e l’impugnatura ergonomica ne facilitano il trasporto. FITT Box utilizza il 30% di materiale plastico proveniente da riciclo ed è garantito 5 anni.
Una segnalazione di particolare nota e interesse, per tutti i prodotti esposti in fiera, va al packging che, naturalmente, non smentisce le intenzioni sostenibili dell’azienda, con l’utilizzo di cartone riciclabile (fascette comprese!).
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