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Il Black Friday tra digitale e tradizionale

Il dato più eclatante di questo Black Friday 2016 proviene ancora una volta da Amazon che, nella giornata del 25 novembre, ha registrato il maggior numero di vendite di sempre: più di 1,1 milioni sono stati i prodotti ordinati, battendo il Prime Day dello scorso luglio quando le vendite furono 750 mila.

Il momento in cui ci sono stati maggiori ordini è stato raggiunto intorno alle 14. Alle 19:00 di ieri, il Black Friday 2016 era già diventata la giornata con il maggior numero di vendite di sempre di Amazon.it.

Interessanti anche i dati rilasciati da Cuponation, società che, con una squadra di esperti del risparmio che navigano ogni giorno su Internet, raduna i migliori affari, sconti, coupon, saldi o prodotti a prezzo scontato.

Secondo Cuponation il 41,7% degli acquisti hanno riguardato il comparto dell’abbigliamento, il 35,2% elettronica e smartphone, mentre, più staccati troviamo “viaggi e vacanze” (7,7%) e “salute e bellezza” (6,2%)

Se passiamo invece dal numero degli acquisti, al fatturato realizzato, ecco che al primo posto troviamo il comparto “casa e giardino” con una spesa media di 203.86 euro (circa 50 euro in meno rispetto al Black Friday dell’anno scorso), davanti all’elettronica con 174,64 euro di spesa media. Si tenga conto che la spesa media totale indicata da Cuponation è stata di 79 euro.

Le città che hanno fatto registrare il numero maggiore di operazioni sono state Roma (con una percentuale del 18,1 per cento), Milano (15,67 per cento) e Napoli (5,06 per cento).

Per quanto riguarda i negozi tradizionali (fisici), secondo i dati Confesercenti, hanno partecipato circa il 23% dei punti vendita sul territorio nazionale (un altro 33% si è dichiarato interessato ad aderire nei prossimi anni). L’aumento del numero dei clienti che hanno frequentato i negozi nel Black Friday Confesercenti lo stima intorno al 50%, a fronte di un incremento delle vendite che va dal 10 al 25%, nonostante gli sconti proposti fossero generalmente molto importanti, con punte anche superiori al 50%.

Rispetto alla collocazione geografica il Black Friday è andato bene a macchia di leopardo. Dando uno sguardo ai quotidiani locali abbiamo registrato giudizi positivi in città come Genova, Foggia, Reggio Emilia, Lucca e Padova. Fanalino di coda Roma dove il Black Friday è stato praticamente disertato a causa della pioggia e dello sciopero dei mezzi pubblici.

In generale c’è da dire che la fetta più grossa di questo Black Friday nel dettaglio fisico è andata alle insegne della grande distribuzione, anche perché in molte regioni, tra cui Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, esiste una normativa che prevede il divieto di effettuare sconti e promozioni nel periodo compreso tra il 25 novembre ed i tradizionali saldi di fine stagione, previsti per l’inizio di gennaio.

La multa prevista per chi infrange questa norma è intorno ai mille euro, relativamente poco per la grande distribuzione, molto invece per un piccolo negozio tradizionale. Questo è uno dei motivi che ha indotto molti negozi a non partecipare alla giornata, mentre alcuni hanno partecipato ma “di nascosto”, cioè senza fare alcuna pubblicità e senza segnalare sconti in vetrina.

Sempre nell’indagine Confesercenti alla domanda “secondo lei, in Italia, il Black Friday è efficace nell’aumentare le vendite soprattutto per”: il 62% dei negozianti intervistati ha risposto “i siti di ecommerce”, il 25% la Grande distribuzione e solo l’8% i negozi al dettaglio (il restante 5% “non saprei/non risponde).


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