Bricocenter, il rebuilding di Venaria (TO). La visita
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Potevamo mancare all’inaugurazione della trasformazione dello storico punto vendita dell’insegna? Aperto nel novembre del 1983, non è stato il primo in assoluto, ma sicuramente quello che ha sancito la nascita della Gds del brico in Italia.
Dopo l’esperienza degli altri rebuilding realizzati nei negozi di Lucca, Fano, Parma, Merate, Falconara e Vertemate, Bricocenter ripropone anche a Venaria lo stesso format per ampliare la gamma di prodotti e l’offerta di servizi , per renderli più pertinenti ai bisogni del territorio.
Innanzitutto, un lancio pubblicitario in grande stile che noto arrivando in macchina verso il centro commerciale di Corso Garibaldi 235 a Venaria, che vede la presenza di un Conad, aperto lo scorso 20 novembre, e a breve l’arrivo di Decathlon. “L’obiettivo – spiega lo store manager Andrea Zago – è stato quello di dipingere di rosso Torino per comunicare il restyling del punto vendita. Siamo usciti con oltre 60 posizioni 6×3 e più di 200 spazi pubblicitari e 2 camion vela. Venaria è nell’immagine collettiva e non potevamo non celebrarlo in modo diverso”.
Trasformazione drastica che ha avuto un lifting totale; lavori che sono durati esattamente due mesi, dal 22 febbraio alla riapertura del 22 aprile. L’area si sviluppa su un totale di 3.730 mq tutti dedicati all’area vendita. Il restyling ha consentito l’assunzione di 10 nuove figure, facendo passare l’organico da 20 a 30 persone.
“E’ il primo negozio dell’insegna e questo cambiamento rappresenta, per noi, un segnale molto forte e positivo, sia perchè rappresenta la storia di Bricocenter sia perché è il primo negozio rinnovato in un contesto di grande centro urbano: un modo per mettere alla prova il nostro concetto – commenta Emmanuel Ricca, direttore regionale Bricocenter -. Per noi è un momento emotivo molto forte, per il contenuto storico e simbolico rappresentato dal negozio di Venaria, per il quale nutriamo grandi ambizioni”.
Un rebuilding che si inserisce nell’andamento molto positivo che sta registrando l’insegna, come afferma Emanuel Ricca, secondo il quale: ” il concetto di prossimità, l’evoluzione delle gamme, sulle stagionalità, i servizi digital, l’ecommerce di prossimità, i pagamenti in mobilità e la relazione con il cliente, sono tutti elementi di novità che fanno sì che l’azienda stia andando molto bene”.
Il negozio
Durante la visita ci accompagna Andrea Zago, spiegandoci come il layout del punto vendita sia stato completamente rivisto, a partire dall’ingresso, e per capirne la portata è sufficiente notare il brevissimo senso di smarrimento dei clienti che hanno in mente il “vecchio” assetto e che vengono immediatamente supportati verso il nuovo percorso; percorso che si presenta a pianta rettangolare dove, sui quattro angoli, sono stati collocati i servizi più importanti: il servizio del Centro Colore, il servizio Taglio legno, il servizio di progettazione posa e consegna a domicilio e nell’ultimo angolo il servizio progettazione serre e giardini.
Alla base del rebuilding due concetti di base: ” la trasformazione del negozio e la trasformazione umana. Se non si vivono contemporaneamente queste due fasi si vive un’esperienza a metà – prosegue Andrea Zago -. La parte fisica è quella che ha l’impatto visivo più potente, con la creazione di una sorta di boulevard con tanti piccoli mondi che sono i reparti che presentano un perimetro strutturale molto alto che forma una sorta di nicchia di confort per il cliente. Tuttavia è la “trasformazione” umana che consente una marcia in più”.
Il numero di referenze è notevolmente aumentato – da 40 mila a quasi 60 mila – ma è stata semplificata l’esperienza d’acquisto. Il cliente davanti ad un metro lineare ha tutta una serie di informazioni che lo rendono autonomo nella selezione del prodotto e, in effetti, della didattica di Bricocenter ne parliamo come di un valore aggiunto importante, sin dal primo step evolutivo che fu Pellegrino Rossi a Milano. Quindi una maggiore densificazione che però si accompagna alla chiarezza di un messaggio sempre più approfondito e dedicato al cliente, anche al più neofita.
Quindi? Cliente in piena autonomia? “Fino ad un certo punto – riprende Zago -, perché alla fine il cliente cerca sempre il contatto umano, ed è e sarà sempre il contatto umano l’elemento fondamentale affinché si concluda un processo di acquisto sereno”.
Tornando all’assortimento, va segnalato che ‘estensione alla profondità è evidente anche da quella fisica dei banchi, “infatti, se una volta lavoravamo su 40/50 cm oggi lavoriamo anche su 1 metro, uno spazio aggiuntivo che consente un maggior servizio al cliente e una maggiore performance di prodotto”. Un esempio concentro lo si riscontra nei reparti ferramenta e utensileria manuale, dove la disponibilità di prodotto è notevole: “Qui abbiamo lavorato su banchi che si sono allargati in profondità di quasi 15 centimetri: non può mancare una vite o un utensile e se manca è una scelta aziendale precisa!”, conclude Zago.
Anche in questo negozio i nuovi mondi inseriti riguardano i pavimenti/rivestimenti (con oltre 200 soluzioni) e il reparto porte che è stato reinserito con modelli in pronta consegna e su ordinazione, ricevibili in 2-3 giorni. Ampliato il mondo “Acqua” con una zona dedicata a gamme molto ampie e aperte di miscelatori, sanitari, docce, ecc. Chiude il trittico dei reparti la presenza del desk dedicato alla progettazione, posa e consegna a domicilio; servizio che sta facendo la differenza. “Tutta questa porzione di negozio ruota intorno alla logica del servizio – spiega Andrea Zago – alla quale siamo riusciti ad aggregare anche il mondo della climatizzazione che sta andando molto bene”. Segnaliamo la collaborazione appena stretta con la nota organizzazione “Marito in Affitto” per i servizi a domicilio.
In relazione all’assortimento dedicato ai professionisti, come nei reparti idraulica, elettricità ma anche ferramenta, il negozio di Venaria non è generalmente destinazione di acquisto, quanto punto di approdo nel caso l’installatore si trovi in carenza o mancanza improvvisa di articoli, durante il lavoro. Un approccio che comunque porta il punto vendita a dotarsi di un assortimento declinato in tal senso.
Grande restyling per il reparto giardino che, negli anni, si era ridimensionato a causa del residenziale circostante fatto sostanzialmente di condomini. L’offerta attuale rilancia invece la scommessa di rivolgersi ad un bacino d’utenza più ampio e dotato di giardino, con l’introduzione di macchine e utensili ad hoc. L’area garden, aumentata del 50%, con una superficie di circa 500 mq. e accompagna lil cliente nella zona finale del punto vendita dove si trovano gli articoli più legati all’outdoor, arredo esterno, piscine, barbecue, ecc.
Un altro cambiamento passa attraverso la logistica. Qui, a Venaria si è deciso di staccare completamente il flusso dell’ordine dal magazzino, con la creazione di un punto ritiro accessibile dall’esterno ( su modello Leroy Merlin per intenderci). ” Questa soluzione è stata realizzata per avere più spazio dedicato allo stoccaggio e alla logistica interna e avere una disponibilità di prodotto più ampia – spiega Andrea Zago-. Tutto quello che è a banco tendenzialmente ha una rotazione di circa 100 giorni in modo da avere sempre un’offerta costante e di livello”.
In occasione dell’inaugurazione si è vista la presenza di Radio Veronica, emittente molto famosa sul territorio. “L’obbiettivo è quello di attirare un’utenza più giovane che non frequenta moltissimo il bricolage come attività – commenta Andrea Zago – ma anche riattivare tutta una serie di azioni che rimettano il negozio e il brand Bricocenter in relazione con il territorio e la popolazione. In questo senso non mancheranno accordi e iniziative con il Comune“.
Infine, Andrea Zago, sulla base delle esperienze precedenti, che risultati porta un rebuilding?
Molto positivi, considerando che il primo anno raccoglie il 30-35% di fatturato in più, il secondo anno tra il 15 e il 20% e il terzo anno tra il 5 e il 10 %. Poi il negozio si assesta su una crescita del 5% annuo.
Leggi anche l’articolo dell’inaugurazione del 1983 pubblicato sulla rivista Fai Da Te
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