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Brico Io nella bufera

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Redazione

Ormai da qualche tempo – scrive Claudio Gola (nella foto in alto), presidente di Marketing Trend in data 21 marzo 2013 – i Sigg. Potenti, nostri ex affiliati, stanno diffondendo notizie contrarie al vero circa i rapporti intercorsi con la nostra Società e con altri soggetti facenti parte del medesimo gruppo, al fine di screditarne l’immagine onde cercare disperatamente di dare una plausibile giustificazione allo stato di dissesto dai medesimi provocato ed ulteriormente aggravato con le iniziative dai medesimi intraprese nei primi giorni dello scorso mese di gennaio: conferimento di tutte le società di gestione dei punti vendita nella Brico snc e richiesta di Concordato da parte della stessa.

Non è nostra abitudine discutere le vertenze pubblicamente coinvolgendo soggetti terzi, ritenendo che ogni questione debba essere trattata avanti le competenti sedi, così come stiamo facendo con tutta la necessaria determinazione.

Fermo restando questo nostro intendimento, al solo fine di potervi permettere di comprendere l’assoluta capziosità delle accuse che ci vengono mosse pubblicamente dai Sigg. Potenti, Vi alleghiamo copia della comunicazione dei medesimi inviataci nel marzo 2011 che riteniamo essere più eloquente di qualsiasi commento”.

Con questa comunicazione Marketing Trend, nella persona del suo presidente, Claudio Gola, risponde alle accuse di Marco Potenti mosse nell’ambito di un’intervista rilasciata a Giulia Arrigoni, direttore editoriale di Bricomagazine, pubblicata sul numero di marzo della rivista.

Argomento fondamentale dell’intervista a Marco Potenti, fondatore del Gruppo Potenti che detiene 55 dei 111 punti vendita ad insegna Brico Io, insegna che fa capo a Marketing Trend società di Coop Lombardia, è la situazione di crisi che sta attraversando il Gruppo Potenti e il conseguente braccio di ferro instaurato con Coop Lombardia sul destino dei negozi. Un argomento molto importante per tante aziende del settore che da troppo tempo hanno serie difficoltà nel recupero dei crediti creati dalle forniture di merce ai negozi del Gruppo Potenti.

Nelle sei pagine di intervista Marco Potenti, incalzato da Giulia Arrigoni, spiega nel dettaglio la propria visone dei fatti con una puntuale ricostruzione storica di quanto è accaduto e delle cause che hanno portato alla forte crisi.

“… il 2009, l’anno in cui lo sviluppo viene frenato e i rapporti con il nostro nuovo socio di Nuovi Mercati (Coop Lombardia) cominciano a deteriorarsi – spiega Marco Potenti -. I fornitori sono troppo scoperti e Coop Lombardia inizia ad accusarci di esserci troppo esposti con l’immobiliare …Al contrario io continuavo a sostenere che le colpe erano tutte della struttura della affiliazione, soprattutto con riguardo al problema della redditività dei punti vendita e alla rotazione delle merci.”

Al di là delle responsabilità, nel 2009 Coop Lombardia dichiarò la propria disponibilità ad acquistare la SCS Bricolage di Potenti alla quale facevano capo 17 negozi, inoltre acquistò una parte delle quote del Gruppo Potenti in Nuovi Mercati salendo così al 69,82% e Marketing Trend acquistò le quote di Potenti del fondo immobiliare. Con i soldi ricavati dalle cessioni Potenti fu in grado di adempiere ai pagamenti verso i fornitori.

Nonostante questo primo salvataggio la situazione non è evidentemente migliorata, come sottolinea anche Giulia Arrigoni nell’intervista chiedendone conto a Marco Potenti ed è probabilmente la risposta a questa domanda che ha maggiormente irritato Marketing Trend. Infatti parlando del periodo che intercorre tra il 2009 e il 2012 Potenti sostiene che “… nessun intervento concreto vi è stato da parte di Marketing Trend e Nuovi Mercati pur rese edotte dei problemi esistenti. Perché? Forse interessava di più continuare a prendere royalties e primi dai fornitori, nonché incassare gli affitti d’azienda? Nel frattempo la situazione economica non migliora per noi e peggiora per Marketing Trend.”

E’ su questo passaggio che si inserisce la comunicazione del marzo 2011 (cui allude Claudio Gola nella sua lettera trascritta all’inizio di questo articolo) del Gruppo Potenti a Nuovi Mercati, SCS Bricolage e Marketing Trend. Una comunicazione, torniamo a sottolineare del marzo 2011, in cui il Gruppo Potenti chiede la proroga al 2019 dei contratti di affitto di ramo d’azienda. Una richiesta che sembrerebbe escludere dissapori tra i soci, anche perché in tale comunicazione il Gruppo Potenti rende merito a Nuovi Mercati e alla SCS Bricolage per il miglioramento delle economie di scala e una raggiunta maggiore efficienza, oltre a esternare la propria soddisfazione sia per le condizioni economiche che disciplinano gli affitti di azienda che per il rapporto contrattuale con Marketing Trend.

Sta di fatto che la recente attualità ha visto, all’inizio di questo 2013 precipitare il rapporto tra il Gruppo Potenti e Marketing TrendCoop Lombardia. Era l’11 gennaio quando si sarebbe dovuto tenere un consiglio di amministrazione della Nuovi Mercati con all’ordine del giorno, tra l’altro, il recesso dei contratti d’affitto d’azienda per i negozi facenti capo al Gruppo Potenti e la stipula dei nuovi contratti d’affitto con Marketing Trend. A fronte di questa possibilità Marco Potenti racconta a Giulia Arrigoni: “ … abbiamo preso l’importante decisione di presentare la domanda di concordato, dopo aver fatto confluire tutte le aziende (ogni negozio era una realtà societaria a se stante con un proprio amministratore delegato – n.d.r.) in un unico soggetto giuridico, la Brico snc, per gestire in modo unitario questo contenzioso e la crisi … a quel punto la delibera fatta dal Consiglio di Amministrazione non era opponibile alla procedura di concordato.

Per i fornitori, alcuni dei quali in seria difficoltà per l’entità dell’esposizione economica nei confronti dei negozi del Gruppo Potenti, non ci sono quindi novità significative. Infatti il nuovo concordato preventivo con continuità aziendale, previsto dal D.L. 83/2012 (Decreto Sviluppo)in vigore dal 26 Giugno 2012, consente all’impresa in crisi di continuare a lavorare versando gli incassi in specifici conti correnti che servono per pagare le spese correnti, il personale e le nuove forniture. Per la situazione debitoria il decreto consente all’imprenditore di presentare una proposta ai creditori entro 60/120 giorni, prorogabile di ulteriori 60 giorni. Marco Potenti in questo senso ha indicato come data di presentazione del piano di concordato i primi giorni di giugno.

In sostanza la situazione è ancora bloccata e si dovranno aspettare i prossimi mesi per capire quale potrà essere la soluzione.

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