Brico io, l’home center cittadino
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“Il negozio ideale con la giusta suddivisione tra area tecnica e decorativa” questo l’incipit di Paolo Roghi, responsabile merchandising di Brico io (nella foto di apertura), che ci ha accompagnato durante la visita, del punto vendita di via Benadir, angolo via Palmanova a Milano.
Inserito all’interno del centro commerciale, dove è già presente l’ipermercato, al punto vendita si accede dal piano inferiore dove s’incontra la prima novità per l’insegna di Coop Lombardia: l’elettrodomestico, con frigoriferi, lavatrici e asciugatrici, cui si aggiunge anche il “bruno”, per lo più i televisori, posizionati al piano superiore.
Un inserimento merceologico che non è nuovissimo nel centro brico italiano (l’abbiamo visto non molto tempo fa anche nel Mondo Brico di Pavia), ma che contribuisce, con gli altri elementi, a fare del negozio di via Palmanova un nuovo e marcato step verso un’altra “forma” di proposta commerciale, internazionalmente definita come Home Center, in questo caso cittadino, di prossimità.
I puristi del bricolage storceranno il naso nel vedere l’ampia area dedicata all’arredo, l’ex spazio denominato Bella Casa che qui è stato ribattezzato Kestile, piuttosto che la zona centrale del punto vendita dedicata al tessile (secondo, in termini di tempo, solo alla recente installazione di Concorezzo), tuttavia va detto che alle classiche merceologie del bricolage non è stato tolto nulla, se non quei prodotti che in un contesto cittadino non hanno molto senso di essere.
Ciò che più marcatamente fa la differenza, è, qui, la “forma”, intesa come didattica e allestimento. Un impatto visivo potente, che trasforma i complessivi 300/350 mq dedicati al casalingo /arredo negli attori protagonisti del punto vendita.
Del resto la marcia è differente, fin dall’inizio, e se del piano inferiore abbiamo già detto, una volta finita la scala mobile, sono i reparti Pet e Kestile quelli che accolgono il visitatore, ad indicare che l’area tecnica si trova a sinistra e quella decorativa sulla destra.
Insomma, un’ampia area test in continuo sviluppo. Perché se è vero che l’Outlet del Kasalingo è ormai una certezza, l’enfasi della sua presentazione qui è una novità, così come Kestile che, implementato ormai su 15 punti vendita “ha i numeri per andare avanti ma ha bisogno ancora di tempo per consolidarsi” come sottolinea Roghi.
Del tessile e dell’elettrodomestico vedremo, tuttavia non possiamo non rimarcare l’evidente vena sperimentatrice dell’insegna e, fatturato a parte, la sua ricerca di identità differenziante rispetto alla concorrenza.
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