icona categoria

Illuminotecnica, il Made in Italy chiede maggiori garanzie

Illuminotecnica, il Made in Italy chiede maggiori garanzie

Se è vero che la transizione energetica rappresenta un’occasione per migliorare l’intero sistema produttivo, è altrettanto giusto tutelare le imprese che vogliono investire e i consumatori.

Ciò vale anche per il settore dell’illuminotecnica che in questi ultimi tempi si trova a fare i conti con la concorrenza sleale e la cattiva burocrazia. Ne avevamo già parlato in questo precedente articolo ma riteniamo l’argomento di grande importanza, quindi meritevole di aggiornamenti e approfondimenti.

Secondo l’ultima indagine di Lighting Europe (l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dell’illuminazione in Europa), il 71% dei prodotti di illuminazione venduti online in Europa e ispezionati non è conforme, mentre il 95% dei prodotti verificati non ha le necessarie certificazioni WEEE e CE né rispetta i requisiti di informazione che garantiscono il rispetto delle norme di Ecodesign, etichettatura energetica e sicurezza elettrica.

Si tratta di prodotti che arrivano soprattutto da Paesi extra UE e che compromettono la sicurezza dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese italiane ed europee.

Sul fronte normativo, Lighting Europe ha espresso rammarico perché il Clean Industrial Deal, il pacchetto di misure della Commissione europea per sostenere la competitività delle imprese, ha escluso i dispositivi a illuminazione intelligente dal piano degli investimenti.   

“L’illuminazione efficiente e intelligente è una soluzione immediatamente disponibile e conveniente per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO₂ – ha affermato Teresa Selvaggio, Direttore degli Affari pubblici di LightingEurope -. Per soddisfare gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Europa, l’illuminazione efficiente e intelligente deve anche beneficiare dei meccanismi di supporto delineati nel Clean Industrial Deal e nell’Affordable Energy Action Plan per completare la transizione ai LED, a partire dalla ristrutturazione degli edifici pubblici”.

La situazione italiana

I prodotti italiani dell’illuminotecnica sono dei segmenti di eccellenza nell’industria europea, non a caso nella Segreteria di Lithing Euorpe oltre a Teresa Selvaggio, siedono anche altri due italiani: Elena Scaroni (Segretaria Generale) e Alfredo Menghini (Policy Officer). Nel board poi si trovano anche rappresentanti delle associazioni di categoria come Assil e Assoluce.

Quanto alle vendite, nei primi tre trimestri del 2024, la produzione industriale italiana di illuminotecnica ha imboccato una decisa fase di recupero (+10,3% tendenziale), ma nonostante il trend positivo, la variazione del fatturato dell’illuminotecnica rimane in territorio negativo (-6,7%) a causa di una contrazione dei consumi da parte del mercato nazionale.

Ciò nonostante il settore guarda con speranza al futuro, dato che il 10 e l’11 aprile all’interno del Salone del mobile si terrà la manifestazione The Euroluce International Lighting Forum, in cui prenderenno la parola non solo i progettisti dell’illuminazione ama anche architetti, neurobiologi, psicologi e scenografi per raccontare il valore della luce in tutte le sue applicazioni.

Facci sapere cosa ne pensi

© SAGA s.r.l.
Ogni diritto sui contenuti è riservato ai sensi della normativa vigente. I contenuti di diyandgarden.com non possono, neppure in parte, essere copiati, riprodotti, trasferiti, caricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto della società SAGA srl.

In 10 minuti vogliamo tenerti aggiornato
sulle novità del DIY and Garden. Lascia la tua email


Privacy policy