BigMarket by BigMat, la fiera, i risultati e gli obiettivi
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Anche nel 2023 l’evento commerciale di BigMat di ripropone alla Fortezza da Basso di Firenze. Una due giorni dedicata alla distribuzione edile.
Si è tenuto il 15 e il 16 febbraio scorso l’annuale appuntamento di BigMat con i suoi oltre 150 soci che hanno incontrato ben 110 produttori di materiali edili. 900 ospiti per fare il punto della situazione, in un’interessante incontro di apertura, cogliere opportunità commerciali e allacciare nuovi rapporti di collaborazione.
BigMarket è stata l’occasione per presentare gli ultimi risultati di BigMat Italia che, nel 2023, ha raggiunto un fatturato di 1 miliardo di euro, con una crescita qualitativa e quantitativa costante del network giunto ora a oltre 240 rivendite.
Risultati positivi ma anche nuovi stimolanti obiettivi per BigMat che, a BigMarket, porta alcuni dei focus e dei servizi di punta del Gruppo nel 2024: noleggio, efficientamento energetico e finiture senza dimenticare le innovazioni digital.
2023, fatturato in crescita del 12%
Oltre 1 miliardo di euro di fatturato (1.004.130.573 €), 242 rivendite e 157 soci in 19 regioni da Nord a Sud. Sono questi i numeri di BigMat Italia che esprime soddisfazione per il bilancio 2023: un risultato che conferma la forza e la solidità del consorzio (crescita fatturato +43% nel 2022 e + 12% nel 2023; 31 nuove ragioni sociali e 35 punti vendita dal 2022 al 2024).
“Siamo saliti di livello e abbiamo raggiunto un’importante obiettivo ma è solo l’inizio di una rinnovata sfida per il nostro Gruppo”, commenta Alessandro Cerbai, presidente di BigMat Italia
La parola è poi passata a Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e International, che ha ricordato che la cosa più importante è che il network cresce costantemente, con l’ingresso di realtà imprenditoriali qualificate e serie dell’edilizia che ci scelgono per i numerosi servizi e i progetti messi a disposizione, BigMarket è l’occasione per scoprirli e approfondire i nostri prossimi obiettivi da raggiungere”.
Camillini ha sottolineato lo stato di salute della redditività del capitale investito, che grazie alle sinergie del gruppo, ha portato ad un netto miglioramento dell’efficienza operativa, in particolare negli anni 2021 e 2022 con rispettivamente un 14,6 % e un 22,4%.
Scenari in prospettiva
Se il settore delle costruzioni sembra rallentare, dopo l’impennata causata dagli incentivi, e il mercato si riallinea a un andamento più normale, la distribuzione deve puntare sui servizi e su soluzioni costruttive avanzate, complete ed energicamente efficienti.
“In questo contesto BigMat vuole posizionarsi come un interlocutore privilegiato del comparto delle costruzioni e ristrutturazioni, e deve quindi necessariamente ampliare le famiglie merceologiche fornite ma anche i servizi e questo sarà il percorso che dovremo seguire nei prossimi anni”, sottolinea Camillini.
La parola è poi passata a Marco Palermo, responsabile acquisti BigMat, che entrato nel merito dei “numeri” del gruppo. Importante la progressione del fatturato negli anni che, dai quasi 453 milioni euro del 2019 e le 128 ragioni sociali è passato al superamento dell’oltre miliardo di euro con 155 ragioni sociali che rappresentano una parco rivendita di 240 unità, per un fatturato medio di 6,5 milioni di euro.
La Toscana rimane la regione principale con 26 associati, seguita dal Piemonte con 16, mentre Calabria e Campania sono a pari merito con 14 associati.
Molto interessante anche il dato della suddivisione del fatturato di vendita per macro comparti merceologici, che vede prevedibilmente l’edilizia con una quota del 65% (prodotti chimici, siderurgici, leganti e malte, isolamento e muratura), le finiture al 20% (Pavimenti/rivestimenti, rubinetteria, mobili bango, sanitari e box doccia), e il restante 15% nella categoria fino alla cosiddetta “Categoria Coperta” che comprende in ordine di importanza la ferramenta, l’idraulica, l’utensileria, il centro colore e l’elettricità (15%).
E sempre a proposito di merceologie, nel biennio 2024/2025 BigMat sarà impegnato nello sviluppo, con nuovi fornitori, del settore del ferro (che oggi al 90% non è gestito dalla centrale), del comparto serramenti e finiture, con Habimat, ma anche delle aree merceologiche legate all’efficientamento energetico, oltre al potenziamento del mondo noleggio.
Impulso al noleggio e la novità del fotovoltaico
Delle opportunità rappresentate dal servizio noleggio abbiamo recentemente scritto e BigMat, con il servizio BigRent, marchio dedicato al noleggio professionale di piccole e medie attrezzature, investe da tempo come business collaterale delle rivendite. Per questo il gruppo continua a investire nel format anche con una formazione ad hoc, accordi commerciali con fornitori selezionati e supporto sul territorio e ha deciso di portare a BigMarket l’allestimento di una vera e propria area noleggio in rivendita.
Seguendo le tendenze che vedono il fotovoltaico crescere così come tutte le soluzioni relative all’efficientamento energetico, anche i punti vendita BigMat stanno approcciando in modo sempre più sistematico. Per questo, la specializzazione sul fotovoltaico e sulle pompe di calore in rivendita è uno dei nuovi progetti presentati a BigMarket, con un’area e fornitori dedicati.
“Abbiamo deciso di integrare quest’area di business in rivendita, con l’obiettivo di offrire una proposta di soluzioni specializzate. Il fotovoltaico è un segmento che BigMat vuole iniziare a presidiare e che consentirà alle rivendite di integrare e qualificare ancora di più la loro offerta trainando anche l’edilizia pesante e l’idrotermosanitario” racconta Marco Palermo.
Prosegue l’espansione del progetto HABIMAT e l’assortimento di PL
Le finiture di interni e i complementi di arredo sono un’area di business sempre più importante all’interno del network BigMat che conta 98 showroom di cui 40 con insegna HABIMAT. Quest’anno l’area del format HABIMAT (il brand di BigMat dedicato al mondo dell’interior design) pone l’attenzione sull’importanza della customer experience e sull’esperienza di vendita come asset strategico per lo showroom.
Prosegue il percorso ormai avviato da qualche anno relativo ai prodotti a marchio e il co-branding che attualmente conta 111 prodotti per oltre 400 referenze da 40 fornitori. L’incidenza media è del 20% per un totale di oltre 20 milioni di valore in acquisto. Risultati molto positivi che fanno sì che anche nel 2024 saranno introdotti nuovi prodotti, nello specifico nel mondo del fotovoltaico e nella climatizzazione, questo perché, come sottolinea Palermo: “nel 2022 le installazioni sono cresciute del 160% e nel 2023 è stata superiore al 100%, in riferimento, soprattutto, al mercato residenziale”.
Comunicazione e brand awarness, lo sport soprattutto.
La parola è poi passata a Paola Redaelli, responsabile Comunicazione di BigMat Italia, che oltre a presentare le attività del gruppo ha illustrato anche i risultati di un’interessante ricerca BigMat Italia.
Diversi i progetti per la promozione dell’insegna, a livello nazionale e internazionale, in molteplici progetti e iniziative di marketing, tra queste alcune che coinvolgono il mondo dello sport. Lo sport come veicolo per rafforzare la visibilità e riconoscibilità del brand a livello nazionale, rimarcare il legame del territorio con sponsorizzazioni di iniziative locali per una strategia multitarget per intercettare diversi target.
Ricordiamo che dal 2023 BigMat Italia è, infatti, sponsor ufficiale delle Nazionali italiane di pallavolo e accompagna gli atleti e le atlete della Federazione Italiana di Pallavolo (FIPAV) in qualità di co-sponsor di maglia in tutti gli appuntamenti nazionali e internazionali, come è stato per Euro Volley 2023 e come sarà nel 2024 per la Volley Nations League e per le Olimpiadi di Parigi.
Inoltre, tra le iniziative di comunicazione internazionali legate allo sport va ricordata anche l’importante sponsorizzazione in qualità di official partner dei Campionati mondiali di ciclismo (UCI Cycling World Championships) e, non ultimo, “Costruiamo per lo Sport”: progetto di responsabilità sociale con cui BigMat sostiene lo sport amatoriale giovanile in tutta Europa.
Un’indagine sulla notorietà. I risultati della ricerca (con le insegne del brico)
L’indagine è stata realizzata su base nazionale con 1.200 interviste, con un focus sui professionisti, volti a far emergere i punti di forza e di debolezza del brand.
Innanzitutto la tipologia dei punti vendita dove gli intervistati si recano con maggiore frequenza. I centri edili e i rivenditori locali sono frequentati dal 78% degli intervistati, ma le catene sono rappresentate nel 47% dei casi così come i rivenditori specializzati per settore. Il 27% si rivolge direttamente ai produttori e il 19% acquista on line.
Relativamente al territorio, il 27% e il 24% rimane in regione e in provincia per gli acquisti e solo il 17% rimane entro i limiti del proprio comune.
Molto elevata la frequenza di acquisto che vede il 49% degli intervistati tornare più volte a settimana in rivendita, mentre il 27% ci va solo una volta alla settimana. Gli acquisti vengono diluiti in periodi superiori alle due/tre settimane solo nel 12% dei casi.
Quali sono i driver principali che determinano al scelta di un punto vendita rispetto ad un altro? Sicuramente l’offerta (35%) sia in qualità sia in profondità e con un apprezzamento nelle modalità di esposizione e la presenza di uno showroom; il prezzo è la seconda voce per importanza, al 35%, dove sono importanti sì la convenienza ma anche la possibilità di usufruire di diverse condizioni di pagamento.
Successivamente (15%) il personale del quale si apprezza in particolare il rapporto personale e infine la presenza di servizi aggiuntivi, con certe lavorazioni o il noleggio.
L’indagine ha poi verificato il livello di conoscenza del brand BigMat – con modalità sollecitata -. Qui l’84% degli intervistati ha dichiarato di conoscere Leroy Merlin, seguita da Bricocenter nel 69% dei casi, Brico OK (56%), OBI (54%), Brico io (52%), Tecnomat (50%), BigMat per il 34% (che diventa 67 in Toscana), Centroedile (16%), Orsolini (15%) infine Eternedile con il 14% di awarness. Sotto le due unità sono poi risultate anche aggregazioni e multipoint indagati come Cammi, Bauexpert, MecStore, 4Build, Zanutta, MADE, Fenice, DEC, DEUS e Game. Una classifica naturalmente molto condizionata dalla capillarità sul territorio e gli investimenti in comunicazione.
Superiore risulta invece la posizione di BigMat in relazione alla valutazione generale dove la media del gruppo è dell’8,3, rispetto all’8,1 di Tecnomat, il 7,7 di Leroy Merlin, il 7,6 di Bricocenter e Brico io, il 7,4 di OBI e Brico OK.
Alla domanda: Quale di queste insegne consiglieresti ad un tuo amico? L’indicatore, desunto da un indice NPS ( Net Promoter score) risulta che il 49% consiglierebbe BigMat, il 34% Tecnomat, il 24% Leroy merlin, il 21% Bricocenter insieme a Brico io, il 13% OBI e solo il 9% suggerirebbe Brico Ok.
Camillini ha tenuto a specificare le motivazioni di questo insolito confronto con le insegne del brico ” un mondo del quale noi non facciamo parte ma con il quale, essendo un operatore professionale nazionale, siamo assimilati per comunanza di fattori come, ad esempio, la capillarità e gli investimenti in comunicazione”.
Prospettive per il futuro: BigMat come fornitore di prodotti e servizi globale
In chiusura Matteo Camillini ha voluto dare un chiave di lettura su quelle che saranno le aspettative future, prospettando un ritorno alla normalità che, a conti fatti, significherà un andamento con segno negativo che, secondo i dati ANCE di gennaio, sarà del 7,4%.
Fortunatamente l’inflazione, secondo CRESME dovrebbe attestarsi intorno al 2,6% e poi non va dimenticato il PNRR dove il 32,6% degli investimenti è destinato a lavori di costruzione e opere di edilizia civile.
Tra gli altri fattori ad incidere favorevolmente sul settore sono poi da evidenziare l’European Green Deal, che si traduce investimenti per 600 miliardi in 7 anni dalla UE e il Repower EU che vede uno stanziamento, dal 2022 al 2027, di ben 210 miliardi di euro.
Tutto ciò considerando che il parco degli edifici residenziali italiani è nell’85% dei casi compreso nelle classi energetiche E, F e G. Un valore che rende la transizione energetica, un’opportunità che però comporta ampliamenti degli assortimenti, rende importante il tema dei pagamenti e in particolare quello dei servizi, perché sempre di più “il cliente professionale e il privato chiedono soluzioni chiavi in mano e un referente unico”.
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