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Design giovane al Salone Satellite 2022

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Sono state circa 600 le giovani promesse del design che hanno animato la 23° edizione del Salone Satellite, parte integrante e importante del Salone del Mobile e della settimana milanese del design.

Per la prima volta il Salone Satellite ha occupato l’apertura del Salone del Mobile, cioè i padiglioni 1 e 3, con un ingresso indipendente e gratuito.

Il tema che ha fatto da sfondo al Salone Satellite è stato “Designing for our future selves / Progettare i nostri domani”, con un’attenzione specifica alla sostenibilità.

La grafica e l’allestimento generale dei padiglioni hanno trasformato il Salone Satellite in un’accogliente cittadella del design, con due grandi piazze centrali. Uno spazio particolare è stato dedicato all’esposizione dei progetti candidati al Salone Satellite Award.

I premi ai vincitori sono stati assegnati, mercoledì 8 giugno, da Marva Griffin Wilshire, fondatrice della manifestazione e madrina di tanti giovani talenti.

I vincitori del Salone Satellite Award 2022

La giuria ha premiato tre progetti che si distinguono per il messaggio che contengono, privilegiando non solo l’incisività formale del design, ma anche la componente sostenibile e inclusiva.

Il primo premio è andato a Lani Adeoye (Nigeria) con il suo prototipo RemX, un oggetto, definito dalla giura nella motivazione del premio, utile per tutti e che sposa eleganza e dignità. Un valido esempio di artigianato contemporaneo che riesce a unire lavorazioni locali e ispirazioni progettuali globali.

Il secondo premio se lo è aggiudicato lo Studio Gilles (Belgio) di Belgium is Design, con il prototipo Lamps, una serie limitata di lampade che realizza la fusione di due tecniche. Versando il gesso bianco su un nastro nero VHS lavorato all’uncinetto, emerge un pezzo unico: il paralume all’uncinetto e un cilindro in gesso semplificato. Un oggetto, giudicato dalla giuria, bello da guardare e funzionale, oltre che sostenibile per i materiali utilizzati.

Il terzo premio infine è stato assegnato a Djurdia Garcevic (Serbia) della Young Balkan Designers per il prototipo Meenghe, che ha proposto l’uso di trucioli di pneumatici per modellare oggetti di mobilio urbano come cestini per i rifiuti, paraurti, vasi, sgabelli, ecc. Un progetto giudicato dalla giuria trasversale, che pensa all’allungamento del ciclo di vita del prodotto interpretando con impatto amichevole il materiale basato su trucioli di neumatico riciclato.

La giuria ha poi assegnato anche due menzioni speciali, in particolare all’Atelier Ferraro (Germania) per il suo +1,5 Celsius, una sedia deifinita come camaleonte della sostenibilità e a Rasmus Palmgren (Finlandia) per Ease Chair, una sedia resistente, leggera, confortevole e impilabile. Ritenuta dalla giuria un prodotto semplice, ben disegnato e maturo per la produzione.

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