Barbara Citterio: “avere un obiettivo chiaro di ciò che si vuole raggiungere”
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Una nuova testimonianza, quella di Barbara Citterio, Group Marketing Manager Dewalt e Stanley Fat Max, si aggiunge alla galleria presentata nell’articolo “Le Donne del mondo Brico e Giardino”.
Prosegue la nostra “raccolta” di racconti e testimonianze di donne che lavorano nel mondo del bricolage e del giardinaggio. E’ la volta del comparto utensileria manuale ed elettrica con la multinazionale StanleyBlack&Decker.
Una breve descrizione della sua esperienza professionale. Come è arrivata nella sua posizione
Dopo essermi laureata in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi ho svolto uno stage presso l’allora Stanley Italia, successivamente diventata Stanley Black&Decker dopo il merge con Black&Decker del 2010. Durante questi anni ho ricoperto vari ruoli in ambito marketing e commerciale per i diversi marchi di utensileria manuale ed elettrica e nel 2020 mi è stata affidata la responsabilità del Trade Marketing dei Power Tools professionali Dewalt e Stanley Fat Max e degli Accessori per tutti i canali, tradizionale, DIY e e-commerce. Questo lungo periodo, seppur all’interno della stessa azienda, è stato attraversato da un’evoluzione talmente profonda ed estesa del gruppo Stanley Black&Decker da rendere il mio lavoro una continua sfida e una crescita personale e professionale sempre in sviluppo.
Che ostacoli ha riscontrato, come donna
Una donna molto spesso incontra difficoltà simili a quelle di un uomo: l’impegno, la passione, la dedizione che si mette nel proprio lavoro sono per ciascuno di noi requisititi imprescindibili per svolgere i propri compiti al meglio. Diciamo che una donna a volte deve gestire il proprio tempo in modo un po’ più “vincolato” anche da altri impegni all’esterno dell’ambito lavorativo e questo talvolta può generare un po’ di complessità organizzativa.
Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera?
Da un punto di vista generale gli studi affermano che le donne abbiano qualche difficoltà in più rispetto agli uomini: fortunatamente la mia esperienza smentisce queste analisi. Come sempre avere un obiettivo chiaro di ciò che si vuole raggiungere e la consapevolezza delle proprie capacità e peculiarità consentono di conseguire la propria meta: magari saranno necessari orizzonti temporali un po’ più lunghi ma con la giusta pazienza e perseveranza il risultato non può mancare.
Invidia da parte di altre donne o solidarietà e stima
Nonostante il mondo degli utensili in generale sia caratterizzato da una presenza maschile ho avuto l’opportunità di collaborare con diverse colleghe e da loro ho imparato molte cose che mi servono giornalmente per svolgere il mio lavoro. Ognuno di noi ha delle specificità che se correttamente incastrate consentono a tutto il gruppo di trarne un enorme beneficio
Ritiene che sia rispettata tanto quanto un uomo?
Nella realtà per la quale lavoro non ho alcun dubbio di essere rispettata quanto un uomo: come ho detto anche prima, noi siamo il risultato del nostro impegno quotidiano. Tra colleghi, siano uomini o donne, solo la dedizione, l’inventiva, la conoscenza e, perché no, talvolta anche l’autocritica, sono requisiti essenziali e molto chiaramente identificabili per avere il rispetto profondo del gruppo col quale si collabora ogni giorno.
Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale?
Assolutamente no, la competenza e la professionalità di una persona traspaiono immediatamente, nel bene o nel male, indipendentemente dall’essere uomo o donna. Diciamo piuttosto che una donna potrebbe partire con qualche pregiudizio in più rispetto a un suo collega, ma la chiave di volta sono la conoscenza profonda della materia che si sta trattando e la curiosità di sapere; entrambe consentono di abbattere qualsiasi barriera.
In cosa la donna ha un vantaggio rispetto a un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)
Il grande vantaggio di essere una donna è riuscire ad essere presente su più attività in modo naturale e spontaneo, è un’esigenza che fa parte della propria natura di lavoratrice, compagna, mamma. Il rovescio della medaglia è il rischio di perdere un po’ l’orientamento ma proprio in una logica di team di lavoro e di interscambio, le peculiarità di uomo e donna si intersecano generando un equilibrio spontaneo di cui tutto il gruppo di lavoro può beneficiarne. Per questo, a mio avviso, avere dei team diversificati può portare risultati positivi per ciascuno. Io collaboro con un team composto sia da uomini che da donne e posso verificare giornalmente quanto ho asserito.
Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, clienti, fornitori….
Il cambiamento c’è, a volte avviene in modo spontaneo altre volte guidato da regole più o meno scritte. Purtroppo il periodo di Covid che stiamo attraversando tende ad allontanare la donna dal mondo del lavoro: mi auguro di tornare anche a questa “normalità” in tempi ragionevoli per poter usufruire di quell’interessantissimo scambio culturale e crescita personale derivante dalla collaborazione tra mondo maschile e femminile.
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