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5° Diy Global Summit. 8 giugno 2017

Nella prima giornata, l’8 giugno, i lavori si sono aperti con il discorso di benvenuto da parte dei presidenti delle due organizzazioni di categoria organizzatrici del Summit, Sergio Giroldi (CEO di OBI e Presidente di EDRA) e Reinhard Wolff (CEO di Wolfcraft e Presidente di FEDIYMA); i due presidenti sono stati affiancati dai rispettivi general manager John W. Herbert (G. M. di EDRA ) e Ralf Rahmede (G. M. di Fediyma) entrambi moderatori e figure chiave del convegno.

Sergio Giroldi ah aperto l’evento dichiarando: “E’ un piacere ed un onore aprire questo 5° Summit, il numero dei partecipanti è impressionante, abbiamo qui, oggi, più di 300 aziende, più di 120 retailer con più di 20.000 negozi che rappresentano un giro di affari di oltre 255 mld. di euro. The Global DIY Summit is the event of the DIY World ! è necessario interagire e lavorare insieme, produttori e retailer; il mercato rende necessaria una cooperazione per avvicinare le due parti e per trasformare i clienti in fans! “.

Reinhard Wolff ha concluso: “ 1030 persone per un evento globale, qui c’è la passione per il DIY, un evento fatto di persone aperte che vogliono condividere informazioni e sfide per raggiungere obiettivi comuni “.

A seguire la prima session aperta dalla presentazione del Dr. Michael Grampp (Chief Economist & Head of Research, Communications & Digital, Deloitte), che ha fatto luce sullo scenario economico e politico attuale.

Lo scopo era quello di analizzare la situazione politica ed economica fornendo previsioni il più possibile affidabili in modo da permettere alle aziende di prendere corrette decisioni di business in una situazione attuale caratterizzata da un clima di incertezza.

Il livello di incertezza dopo la brexit nei Paesi monitorati: dal 15% al 85% in UK; dal 14% al 85% in Germania; dal 16% all’82% in Grecia, dal 11% al 72% in Polonia.

I Paesi con il più basso livello di incertezza risultano essere Francia ( 63%) ; Spagna (45%) e Finlandia (35%).

Sono stati analizzati anche l’impatto ed i rischi che potrebbero derivare dall’amministrazione Trump in USA; tra i principali la manovra di protezionismo sul commercio, riforma delle tasse e l’apprezzamento del dollaro.

La prima parte del convegno si è chiusa con la Keynote session di Sergio Giroldi che ha aperto il discorso dicendo “ Is time to analyze the past and also the recent developments in order to foresee the future; we have to try to imagine our business after the grate changes of disruption ”.

Profonda è stata la riflessione di Giroldi sul business del DIY, sottolineando come, nell’era moderna, la location dei negozi fisici (che in passato era un requisito primario) sia sempre meno fondamentale, perchè “oggi è necessario apparire nella prima pagina di Google, altrimenti si è fuori da questo business “.

I retailer devono cambiare il proprio business model se vogliono competere con i colossi digitali come Amazon; il focus dei retailer del Fai Da Te sarà sempre più sul cliente e sulla fidelizzazione delle nuove generazioni di DIYers i quali sono sempre meno affini al bricolage e ricercano sempre più una soluzione dei loro problemi con un clic online.

Giroldi ha inoltre sottolineato che, nonostante tutto, il futuro dei retailer del DIY seguirà una strada diversa rispetto a quella dei grandi marketplaces, un percorso nel quale i DIY stores utilizzeranno le persone come punto di forza per dare la migliore esperienza d’acquisto possibile ai clienti, questo perché, per definizione, “ the retail is a business made by people for people” .

Seguendo quest’ottica OBI punterà a diventare un Human Digital Companion per l’Home Improvement !

Successivamente si sono presentati sul palco gli specialisti delle principali aziende di consulenza ed intelligence del mondo del DIY & Garden; Steve Collinge (Managing Director, Insight Retail Group); Biren van Herck, (Co-founder & CDO, Pro-Alliance) e Paul Moers (Managing Director, Paul Moers Strategic Marketing Services).

Ciò che è emerso nella sessione è l’impatto crescente che il web sta generando; realtà aumentata, applicazioni e strumenti digitali che le aziende dovrebbero utilizzare sempre di più per generare dei benefici economici che si riflettano anche sui consumatori.

Anche i negozi al contempo sfrutteranno gli strumenti digitali puntando a proporre degli esempi di realizzazioni finali attraverso l’utilizzo dei prodotti in vendita, l’obiettivo sarà proprio quello di ispirare il consumatore; per vendere infatti si sente la crescente esigenza di proporre risultati finali che i il consumatore non immagina, quindi ci sarà un allontanamento dalla mera funzionalità del prodotto, seguendo il motto “ be creative”.

Molto interessante è stato anche l’intervento di Paul Martin (Head of Retail di KPMG UK), secondo le analisi dell’istituto di ricerca l’impatto della brexit in UK genererà una decrescita del PIL tra il 4% e 6% ; al contempo le stime per la riduzione del commercio nel DIY si attesteranno attorno al 4%; degno di nota anche il deprezzamento della sterlina che potrebbe raggiungere un range compreso tra 10% e 25%.

KPMG al fine di aiutare le aziende che lavorano con il mercato britannico ha anche creato un “ Brexit Navigator ”, uno strumento che aiuta le imprese a muoversi all’interno del clima di incertezza creatosi a causa della brexit che permette di prendere le corrette decisioni di business sul mercato inglese.

Degno di Nota anche l’intervento di Omarr Aleem (Senior Research Analist, Cleveland Research Company USA), il quale ha fornito interessanti dati sui trend del DIY negli Stati Uniti, che potete trovare di seguito:

  • Il volume delle vendite del canale building è cresciuto dal 2006 al 2016 di circa 17 mld. di dollari arrivando a 352.390 mld. di dollari.
  • I principali retailer statunitensi Home Depot e Lowe’s stanno incrementando il numero di negozi e hanno raggiunto rispettivamente quota 2.278 e 2.375.
  • Il trend di crescita delle vendite online di prodotti per l’home improvement si sta invertendo, nel 2016 la crescita dell’e-commerce di Amazon era pari al 30% e quella dell’e-commerce dei DIY stores pari al 18%; mentre nel primo semestre del 2017 il trend di crescita delle vendite online per i negozi del DIY è stato del 25% rispetto il 22% di Amazon.
  • Nei prossimi tre anni i principali comparti per cui è prevista una crescita nelle vendite online sono : prodotti del comparto elettricità ( +12%) ; organizzazione della casa (+12%) ; ferramenta e utensileria (+11%); arredamento ( +10%).
  • Nell’acquisto online il 31% delle volte i DIYres preferiscono acquistare su Amazon, il 29% da Home Depot, il 24% da Lowe’s ed il 16% delle volte da altri siti web.
  • Nell’acquisto online il 48% delle volte i professionisti preferiscono acquistare da Home Depot, il 42% da Lowe’s ed il 10% delle volte da Amazon.

Volendo fare una prima constatazione ed analizzando in modo critico il Summit 2017, la nota che è possibile fare riguarda la ripetitività di certi temi trattati.

Nel pomeriggio del primo giorno di congresso si è poi vista la vera novità di questa quinta edizione. Si tratta della Start Up Arena, uno spazio che ha visto alternarsi sul palco 3 Start Up che hanno presentato le loro idee innovative, ciascuna in un cornice di tempo di 3 minuti, in uno stile incontro di pugilato e sfida all’ultima innovazione.

A moderare la sessione è stato Richard Van Hooijdonk, (Futurist & Trendwatcher ) che come nelle passate edizioni, uno dei protagonisti già conosciuti e più apprezzati del Summit.

Come ogni anno, anche in questa edizione, non si può non citare la suggestiva cena di gala, che si è svolta nella prima giornata di lavori, con l’assegnazione del DIY Lifetime Award (il premio più prestigioso al mondo per l’industria del Fai Da Te); il premio è stato assegnato a Greg Bridgeford (former Executive Vice President of Business Development and Chief Customer Officer Lowe’s) a riconoscimento dei suoi 32 anni di straordinaria carriera ed il suo l’impegno che hanno permesso lo sviluppo di Lowe’s in Canada e Messico .

Ad aprire la cerimonia è stato Regis Degelcke, ex presidente di EDRA ed ex Vice Presidente del Gruppo ADEO che ha annunciato ai presenti il suo passaggio dal mondo del DIY a quello del food, con un nuovo cammino che lo vedrà a capo di Auchan.

La cena di gala si è svolta presso il Velodromo di Berlino; i giochi di luce utilizzati hanno permesso di escludere le zone inutilizzate del velodromo mettendo in risalto lo spazio centrale nel quale erano stati posizionati i tavoli, rendendo lo i luogo del ricevimento estremamente suggestivo.

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Luca Gaudenzi è Marketing Manager MADE4DIY (Consorzio Italiano Produttori Fai Da Te e Gardening)

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