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Leroy Merlin, per Marcianise ricorre di nuovo al TAR

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Da quasi quattro anni, tra veti ostativi e ricorsi, la situazione non si sblocca. Ora Leroy Merlin procede con un nuovo ricorso, riservandosi la richiesta di un risarcimento milionario. Tutta la storia nel Position Paper rilasciato dall’insegna.

“In un contesto di crisi generalizzato appare ancor più paradossale che, nonostante una sentenza del TAR Campania che obbliga il Comune di Marcianise a rilasciare a Leroy Merlin il provvedimento che consentirebbe di procedere verso l’apertura di un nuovo punto vendita a Marcianise, l’Amministrazione Comunale continui ad essere inadempiente e impedisca immotivatamente il concretizzarsi di un investimento complessivo di oltre 20milioni di Euro, l’assunzione di 140 persone e una ricaduta positiva per imprese locali e l’indotto che beneficerà dell’attività commerciale di Leroy Merlin.

Poiché tale situazione sta aggravando sempre più il danno per Leroy Merlin e per il territorio campano, Leroy Merlin ha presentato un nuovo ricorso al TAR Campania per ottenere l’ottemperanza di quanto stabilito anche eventualmente mediante nomina di commissario ad acta e ha inviato diffida a provvedere con sollecitudine all’ottemperanza della Sentenza del Tar Campania riservandosi ogni azione volta all’ottenimento del risarcimento dei danni che potrebbero ammontare a diverse decine di milioni di Euro”.

Con queste parole, Mauro CarchidioDirettore Sviluppo Leroy Merlin Italia, ha sintetizzato la vicenda che vede protagonista l’insegna nella Regione Campania, impegnata nella costruzione del nuovo negozio di Caserta.

L’affaire Marcianise. Tutto ha inizio nel 2018

Com’è noto, in Italia i tempi sono lunghi per l’apertura di negozi di medie e grandi dimensioni e anche questa storia non fa difetto, purtroppo con tutte le aggravanti del caso, che rappresentano il peggiore degli incubi per un’azienda della distribuzione.

Infatti, risale al Luglio 2018 l’acquisto, da parte di Leroy Merlin, di un immobile con destinazione commerciale in località Aurno di proprietà della società Antichi Splendori, già autorizzato dal Comune di Marcianise (n. 1009/2018/SUAP).

Nel successivo settembre 2019 a lavori praticamente ultimati, il colpo di scena: il permesso per costruire rilasciato dal Comune di Marcianise ad Antichi Splendori viene contestato per “presunte irregolarità dell’iter” autorizzativo, dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Iter, conclusosi ben un anno e mezzo prima dalla formalizzazione della contestazione e contemplato in un ambito di più ampie contestazioni procedurali.

L’immobile viene sottoposto a sequestro preventivo con inevitabili ricadute, ovviamente del tutto negative, su Leroy Merlin che, per cercare di risolvere il problema e terminare i lavori, propone, nello stesso anno, al Commissario Prefettizio dott. Michele Lastella (gerente dell’amministrazione comunale commissariata) “lo strumento della riedizione del permesso di costruire che avrebbe consentito di risolvere secondo la legislazione vigente la problematica legata al permesso per costruire rilasciato dal comune di Marcianise ad  Antichi Splendori”.

2020 – 2021: nuova Amministrazione e nuovi motivi ostativi

Il Commissario però non prende nessuna decisione e arriva a fine mandato, così, nel successivo 2020, con la nomina della nuova Amministrazione e del nuovo Sindaco, l’insegna si trova a sollecitare il Comune di Marcianise a “a riscontrare l’istanza con la quale ha chiesto la riedizione del precedente permesso di costruire in conformità alla disciplina di zona, nel rispetto della destinazione e dei parametri edilizi espressamente previsti”.

Ma è un nulla di fatto, poichè sia nel mese di luglio sia nel mese di settembre, l’Amministrazione Comunale rende noti nuovi e ulteriori motivi ostativi. E a nulla sono valse le “ulteriori ed articolate osservazioni chiarificatrici” tese a risolvere l’eventuale “vizio contestato”, dato che nel gennaio 2021, ancora una volta il Comune risponde con un rinnovato motivo ostativo e nella Primavera dello stesso anno respinge l’istanza con un provvedimento.

Provvedimento che Leory Merlin impugna e che nel dicembre 2021 si vede accogliere favorevolmente dai giudici dell’Ottava Sezione del Tar Campania (Francesco Gaudieri presidente, Vincenzo Cernese consigliere estensore, Luca Cestaro consigliere) che riconoscono il diritto al rilascio di licenza (urbanistica e commerciale) “per l’apertura di uno store di “Media Struttura di Vendita” in linea con la vocazione commerciale dell’area ed ordinando alla Pubblica Amministrazione italiana l’osservanza della statuizione, confermando dunque la legittimità del provvedimento richiesto sia sotto il profilo edilizio che sotto il profilo commerciale ed invitando il Comune di Marcianise a provvedere su entrambi i profili. La Sentenza, regolarmente notificata e passata in giudicato prevede “l’obbligo del Comune di Marcianise di rideterminarsi sull’istanza di riedizione del permesso di costruire”. 

Tutto risolto? Per niente

E invece il Comune di Marcinise non ci sta e nonostante – come si può ben immaginare – i ripetuti solleciti, non emette nessun Nuovo Permesso e tutto rimane fermo.

A tal punto che l’insegna è costretta a ricorrere nuovamente al TAR Campania “I giudici dell’Ottava Sezione del Tar Campania (Francesco Gaudieri presidente, Vincenzo Cernese consigliere estensore, Luca Cestaro consigliere) hanno accolto il ricorso, riconoscendo il diritto di Leroy Merlin al rilascio di licenza (urbanistica e commerciale) per l’apertura di uno store di “Media Struttura di Vendita” in linea con la vocazione commerciale dell’area ed ordinando alla Pubblica Amministrazione italiana l’osservanza della statuizione, confermando dunque la legittimità del provvedimento richiesto sia sotto il profilo edilizio che sotto il profilo commerciale ed invitando il Comune di Marcianise a provvedere su entrambi i profili”.

La Sentenza, regolarmente notificata e passata in giudicato prevede “l’obbligo del Comune di Marcianise di rideterminarsi sull’istanza di riedizione del permesso di costruire”. 

Non solo. Lo scorso 4 maggio 2022, Leory Merlin ha inviato all’attenzione del Sindaco di Marcinise, Antonello Velardi, “diffida a voler provvedere con sollecitudine all’ottemperanza della Sentenza del Tar Campania entro i prossimi 10 giorni con l’avvertimento che, in mancanza, fermo il giudizio di ottemperanza già promosso, (Leroy Merlin Italia) si riserva ogni azione in ogni sede volta non solo al risarcimento del danno ma anche alla verifica dei danni erariali causati”. 

La prossima udienza del TAR Campania è fissata a luglio 2022.

Il danno economico e la mancata ricaduta occupazionale

Gli operatori della distribuzione, ma non solo, possono ben immaginare le ripercussioni economiche che questa vicenda può aver provocato, il mancato guadagno per l’insegna e i costi legali sostenuti e tutto il tempo perso che avrebbe, al contrario, potuto essere goduto, in termini di stipendi dalle 140 persone che avrebbero dovuto essere assunte.

Per non parlare del coinvolgimento di un indotto fatto di produttori locali, imprese artigiane e logistica locali solitamente impiegate da Leroy Merlin per i servizi che solitamente offre alla clientela (ristrutturazione, posa, consegne a domicilio, ecc) e per i servizi necessari al funzionamento del negozio (vigilanza, antincendio, smaltimento rifiuti, ecc).

Non ultimo gli investimenti fatti finora: 21 milioni di euro, parte dei quali ancora da spendere per ultimare il punto vendita. La stima del giro d’affari annuale è di 35 milioni all’anno.


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