Il Gruppo Bricofer diffida il Gruppo ADEO
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In data 26 settembre l’amministratore unico del Gruppo Bricofer Spa, Massimo Pulcinelli, ha inviato alla società Bricoman srl una comunicazione – diffida, per “condotte lesive dell’attività di impresa e della concorrenza”.
Nella comunicazione, inviata per conoscenza anche al garante della Concorrenza e del Mercato, si legge che: “Si assiste ormai da anni a una vera e propria strategia di espansione nel settore da parte del gruppo ADEO, grazie alla eccezionale forza di mercato della quale beneficia in tutta Europa ed anche in Italia, che se da un lato è resa possibile grazie alle ingentissime risorse finanziarie della Famiglia Mulliez, di cui beneficiano anche in Italia le società del gruppo ADEO (Leroy Merlin, Bricoman/Tecnomat, Bricocenter), dall’altro limita e pregiudica lo sviluppo delle attività degli altri operatori concorrenti del settore e danneggia in modo particolare e mirato da tempo ed in più occasioni le iniziative commerciali e gli investimenti posti in essere in tutta Italia dalle insegne del gruppo Bricofer“.
Questo, in sostanza, l’atto d’accusa che il presidente Massimo Pulcinelli lancia verso il Gruppo ADEO che denuncia “una serie di condotte, decisioni commerciali e iniziative che da tempo codesta Società assume sulla base di una premeditata strategia a danno dei concorrenti”.
Una strategia che, come riporta la diffida: ” sta producendo i suoi effetti, causando la contrazione dei ricavi e la chiusura di punti vendita, senza parlare della continua e costante pressione sui prezzi che viene praticata a nostro danno”.
A supporto della tesi vengono indicate le chiusure, nel corso del 2021, di Bricofer Legnano e, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, di Ottimax di Reana del Rojale, a causa delle rispettive aperture di punti vendita ad insegna Bricoman/Tecnomat.
Una situazione che si sta facendo insostenibile a danno, soprattutto i “dipendenti dei punti vendita chiusi, le loro famiglie e più in generale lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali e in generale il regolare svolgimento delle attività economiche e commerciali in ambito locale e nazionale”.
Un atto d’accusa molto duro che non manca di porre l’attenzione sulle politiche di prezzo “assolutamente insostenibili per tutti gli altri operatori del settore” e sui “vincoli e condizionamenti posti in essere nei rapporti con i fornitori del settore, così da limitare, contrattualmente o anche solo di fatto, la loro stessa possibilità di lavorare anche con altri clienti, vostri concorrenti”.
Una protesta che, del resto, non è nuova ma già evidenziata anche nell’ultima intervista rilasciata da Massimo Pulcinelli a diyandgarden.com, quando dichiarava che: “Sembra che ci sia in atto una guerra al prezzo più basso, ma è apparenza, in realtà si tratta di una visione più strategica di quello che si possa pensare. Il messaggio è forte e chiaro”.
La comunicazione chiude con la dichiarazione d’intenti di “riservarsi di agire per i danni già sofferti. Analogamente, si agirà nei confronti di tutti quei soggetti pubblici e privati che – coinvolti dalle azioni fin qui denunciate – risulteranno non aver agito nel rispetto delle norme rilevanti in materia. Altre iniziative a nostro danno risultano essere in corso di realizzazione, pertanto sicuramente agiremo a nostra tutela in ogni opportuna sede, per evitare che si continui ad abusare a danno di mercato, concorrenti, dipendenti e consumatori”. Forse riferimento all’ulteriore apertura in Sardegna, come dichiarato nella conferenza stampa del cambio nome da Bricoman a Tecnomat?
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