2021, nasce Terna 2.2
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Colpo di coda in questo bizzarro 2020, con una notizia che riguarda il mondo dell’ingrosso. Capaldo Spa, lascia Terna. Il cambio del logo, come simbolo del nuovo ciclo.
A cinque anni dalla nascita e presentato con una conferenza stampa nel maggio del 2016 dai costituenti Fraschetti Distribuzione, A. Capaldo Spa e Viglietta Matteo Spa, il Consorzio Terna – Grandi Distributori Riuniti – modifica il suo percorso ma non lo interrompe.
Infatti, come recita la nota stampa “Ogni percorso di sviluppo richiede varie fasi e per ogni fase che si conclude è il momento per un bilancio ed, al tempo stesso di una previsione di rilancio. Il progetto Terna, dopo 5 anni, ha concluso una sua collaudata fase di start up, ed è pronto ad aprire un nuovo ciclo“.
Si apre così la fase Terna 2.2, dove ” il binomio diventa simbolo di maggiore coesione e di maggiore incisività, in un mercato dove non si vive di solo acquisti ma dove è necessaria una connessione a 360°“. Un cambiamento evidente anche dal nuovo logo (che vedete nella foto di apertura), dove scompare il termine consorzio e il colore giallo (per Capaldo) viene sostituito dal bianco, evocando così la bandiera nazionale. Nuovo anche il pay off che diventa ” Connecting Business”.
Le famiglie Fraschetti & Viglietta, con alle spalle una storia centenaria e con lo sguardo rivolto al futuro, hanno deciso di proseguire insieme il percorso. Andare oltre “per sviluppare, nel tempo una maggiore integrazione, ricercare maggiori sinergie aziendali nel laboratorio Terna e desiderosi di sviluppare la multicanalità distributiva, ricercando nuove connessioni tra mercato fisico e mercato digitale”.
“Terna è nato come progetto in costante evoluzione – commenta Andrea Lenotti, direttore di Terna -. Ora, arrivato il momento di riprogrammare il prossimo quinquennio, sono emerse maggiori affinità, circa la visione del mercato futuro, tra le realtà Fraschetti e Viglietta. Capaldo Spa è una grandissima azienda che ha dato un grande contributo, ma con idee sul futuro differenti che porteranno a progetti diversi”.
Al posto di Capaldo entrerà qualcun altro? “No, non è previsto alcun ingresso – prosegue Lenotti – vi sarà una sempre maggior coesione tra le due realtà nella gestione dei rapporti con i fornitori, sul tema delle importazioni e, soprattutto con la distribuzione che, dopo un anno come il 2020, ha accelerato il suo profondo cambiamento”.
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