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Il 2023 si conferma l’anno del ridimensionamento della rete della Gds Brico&Garden, con il passaggio da poco meno di 800 punti vendita – 797 per l’esattezza – ai 766 del 31 dicembre 2023.
Si tratta di 31 negozi in meno, tuttavia più che di una contrazione vera propria, possiamo parlare della risoluzione definitiva di situazioni commerciali già critiche o in stallo da diversi anni. L’analisi del secondo semestre 2023 ci restituisce una situazione ancora piuttosto turbolenta che contribuisce al saldo negativo rispetto allo scorso 2022.
In quest’ultimo semestre si sono registrate 11 aperture contro 17 chiusure e un saldo negativo di 6 punti vendita. Su base annuale, ancora una volta, è l’affiliazione a soffrire e in un anno perde 20 punti vendita di cui solo 7 nell’ultima rilevazione. Tuttavia, nell’ultimo semestre è la rete diretta ad aver fatto registrare una situazione più difficile, con 14 chiusure ma almeno 13 aperture
In questa tornata crescono le insegne Evoluzione Brico (+3), Brico io (+2), Tecnomat (+1), FDT (+1), mentre un discorso a parte va fatto per Leroy Merlin che nel 2023 ha inaugurato un nuovo formato cittadino con 3 aperture a Milano, Roma, Firenze, che abbiamo voluto comprendere all’interno del monitoraggio.
Per contro chiudono l’anno con un saldo negativo realtà come il Gruppo Bricofer (tra Bricofer, Self e Ottimax -9 negozi), Bricocenter e Brigros (-2), infine Brico Ok, Bricolife e OBI (-1).
Rimane invariato il numero dei punti vendita per le insegne Brico Casa Deodato, Bricomarket, Bricoterm, Bricoware, Brikidea, Lo Gatto, Progress e Utility. Anche Pronto Hobby non aumenta il numero dei negozi ma, con l’ampliamento del punto vendita di Madia, cresce la superficie espositiva totale.
Le insegne nel dettaglio
Nell’arco dell’anno l’insegna più movimentata è stata Brico OK, anche se il saldo, rispetto al 2022, è negativo per un negozio, passando da 116 a 115 negozi, Tuttavia va detto che, come sempre l’insegna apre molto, 4 negozi, ma quest’anno chiude anche con una perdita di 5 punti vendita, presentando un saldo negativo per 1 unità.
Subito dopo troviamo Evoluzione Brico con una serie di aperture (3) al Sud e un’ormai expertise nella Regione Sicilia, viste le ultime aperture di Gela e Mazara del Vallo, non ché la previsione di un nuovo negozio a Caltagirone. La proposta di Evoluzione Brico, con l’insegna BricolaRge, evidentemente trova nel centro e sud Italia un apprezzamento particolarmente positivo per condizioni e offerta.
Discorso a parte per Leroy Merlin, altra insegna che aggiunge 3 negozi alla rete, anche se non di formato classico. I 2023 è stato l’anno del nuovo format cittadino. Una proposta molto specialistica che per certi versi ricorda molto i test effettuati con altri showroom più grandi e posizionati in periferia, di cui Corsico è stato il primo esempio, ma qui completamente aggiornati alle esigenze dei tempi che richiedono punti vendita più piccoli, alla conquista dei centri cittadini. Al momento ne esistono 4: Roma, Milano, Firenze e il recentissimo Trapani, dove protagonisti sono serramenti, rivestimenti e area Bagno con tutti i servizi di progettazione e installazione annessi.
Tra le altre aperture segnaliamo la doppietta di Brico io, al netto di aperture e chiusure. Nell’arco dell’anno sono stati chiusi/usciti gli affiliati di Magione e Scorzè, mentre è stato chiuso il punto vendita di Brescia. In compenso sono stati aperti i 4 affiliati di Sam Mauro Pascoli, Sant’Arcangelo e i Brico io Selection a Castellana Grotte e Trebisacce, mentre l’apertura diretta è stata fatta a Soresina negli ex locali del supermercato Coop, con un salto totale di due punti vendita in più rispetto al 2022.
Con una apertura ci sono poi Mondobrico, con il bel punto vendita di Vigevano, FDT che compensa l’uscita di fine 2002 di Sant’Angelo Lodigiano con l’ingresso di un nuovo affiato di Sansepolcro in provincia di Arezzo. Infine, Tecnomat che ha aperto a Capodrise.
Chi invece presenta un saldo negativo di punti vendita a fine 2023 sono rispettivamente le insegne del Gruppo Bricofer che complessivamente portano il gruppo ad un totale di 103 punti vendita rispetto ai 113 del 2022. Nel dettaglio sono stati chiusi 5 negozi ad insegna Bricofer, 2 Ottimax e 3 a marchio Self. Quest’anno anche Bricocenter chiude 2 punti vendita. Si tratta dell’affiliato di Bovalino in Calabria e del diretto di Roma Bufalotta. Due negozi in meno anche per Brigros che opera in Puglia, mentre Bricolife passa da 90 a 89 punti vendita anche se ha potuto contare sugli ingressi di Sangro Trade (1 negozio), D.G Ferramenta (1 punto vendita), Briconova di Silvano Morandini (1 punto vendita) e la nuova apertura di CFadda a Settimo San Pietro, in provincia di Cagliari che ha ampliato anche il negozio di Quartu.
Per le restanti insegne si segnala uno stato di complessiva stabilità; stabilità che ovviamente non riguarda la superficie totale che cala del 2,8%, così come il numero dei punti vendita nel Nord Italia e nelle Isole che rimane invariata. Negativo di 9 negozi è il Centro Italia, mentre il Sud accusa un colpo pesantissimo con 22 punti vendita in meno e sbilanciando ancora di più la presenza della rete Gds brico&garden a favore delle regioni a nord della penisola.
Infine, come ormai da qualche edizione, la terza per l’esattezza, la mappatura territoriale georeferenziata dei punti vendita del settore brico in Italia, che potete trovare all’interno del Report in PDF scaricabile, relativa alle insegne con 3 e più punti vendita. Un’anali sui 766 punti vendita, la superficie complessiva di 2,22 milioni di metri quadrati di superfici di vendita e il fatturato stimato pari a 5,6 miliardi di euro.
Buona lettura!
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