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Strategie comuni contro le differenze inventariali

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Lo studio di Crime&tech, realizzato con il supporto di Checkpoint Systems, si focalizza sulla creazione di una cultura interna e di una strategia condivisa da tutte le funzioni aziendali volta alla riduzione delle perdite.

È stato pubblicato lo studio dal titolo “Una strategia aziendale condivisa di contrasto alle differenze inventariali: Linee guida per la creazione di una cultura interna trasversale alle diverse funzioni nelle aziende Retail e GDO” realizzato da Crime&tech, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime, grazie al supporto di Checkpoint Systems, fornitore globale di soluzioni verticalmente integrate per il retail,e con la collaborazione del Laboratorio della Sicurezza.

Il report, che prosegue una serie di iniziative legate al tema della sicurezza e delle perdite realizzate da Crime&tech negli ultimi anni, analizza 10 step fondamentali per definire una strategia aziendale capace di contrastare il fenomeno delle perdite in maniera efficace attraverso un approccio trasversale e aumentando la consapevolezza di tutti gli attori coinvolti.

I contenuti dello studio sono basati sull’analisi di esperienze di successo italiane ed estere raccolte tramite precedenti contributi esistenti in materia e su alcune evidenze emerse da una serie di interviste individuali a professionisti del settore Retail e GDO in Italia.

In particolare, lo studio ha evidenziato l’importanza di:

  • quantificare le differenze inventariali e mappare i processi, basandosi su una rigorosa osservazione e analisi del fenomeno, attraverso strumenti che vadano al di là dei soli dati derivanti dall’inventario;
  • coinvolgere tutti gli attori implicati nei processi, partendo dalla direzione aziendale e includendo le funzioni di security o loss prevention, le altre funzioni aziendali, gli store manager e il personale dei punti vendita, e i fornitori;
  • creare consapevolezza riguardo la rilevanza del problema e le sue potenziali esternalità negative, evidenziando il suo stretto legame con i risultati in termini di vendite e soddisfazione del cliente, e fornendo KPI e indicatori per una corretta valutazione;
  • identificare obiettivi da raggiungere che siano chiari, coerenti e condivisibili da tutte le funzioni aziendali usando l’approccio SMART, per cui ogni obiettivo deve essere Specific – specifico, Measurable – misurabile, Achievable – raggiungibile, Realistic – realistico, Time-bound – scadenzato;
  • definire in modo puntuale le attività da svolgere attraverso la loro scomposizione in macro-attività e sotto-attività;
  • identificare i soggetti responsabili del coordinamento, sia in termini di figure accountable (persone che rispondono del risultato del processo) sia di figure responsible (responsabili per la loro performance e per quella del loro team);
  • valutare gli interventi sia ex ante, per fornire alla direzione aziendale delle anticipazioni sulla fattibilità del progetto ed eventuali output e outcome attesi, sia ex post, per evidenziare il grado di raggiungimento degli obiettivi e l’impatto a lungo termine del progetto;
  • sensibilizzare il personale rispetto al fenomeno attraverso una formazione costante sulle corrette pratiche di gestione e contrasto;
  • comunicare i risultati in modo efficace, includendo metriche relative ad altri fenomeni correlati (quali numero di furti e fermi, numero di rapine, numero di prodotti danneggiati ed altri) e soprattutto alle vendite, in modo da trasmettere il valore aggiunto derivante dai processi messi in atto.

Questo studio è parte di un progetto più ampio che ha avuto inizio a fine 2020, articolandosi in diverse fasi, ognuna delle quali si è conclusa con la presentazione e pubblicazione di un rapporto. I risultati dei precedenti studi sono a disposizione sui siti di Crime&tech e Checkpoint Systems.

Il progetto si concluderà a Novembre 2021 con la presentazione del report finale “La sicurezza del retail in Italia”, dove saranno raccolti e analizzati dati, statistiche, e altri aspetti qualitativi e quantitativi, legati al fenomeno delle differenze inventariali e alla sicurezza del settore Retail e GDO in Italia.

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