Edilizia, le preoccupazioni di Angaisa
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L’associazione dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio e Federcostruzioni, conferma il rallentamento del mercato e chiede al Governo di riattivare cessione del credito e sconto in fattura.
“Vogliamo richiamare l’attenzione del Governo sulla brusca frenata che il comparto dell’edilizia nel suo complesso e le filiere collegate hanno dovuto registrare negli ultimi mesi e che sta suscitando forti preoccupazioni in tutti gli operatori del settore” – puntualizza Maurizio Lo Re, Presidente di ANGAISA, l’associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari.
I dati più recenti dell’Osservatorio Vendite ANGAISA lo confermano: di fronte al depotenziamento dei bonus edilizi (causato dallo stop a cessione del credito e sconto in fattura) e alla progressiva perdita di potere d’acquisto delle famiglie, aggravata dalla spirale inflattiva dei mesi scorsi, il mercato della distribuzione specializzata ITS ha fatto registrare nel mese di giugno un decremento pari al -5,37% rispetto al giugno 2022; il primo semestre del 2023 chiude quindi con un -0,67% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Anche il comparto produttivo ha richiamato l’attenzione, nei giorni scorsi, su una contrazione generale della domanda, che sta portando a un drastico calo degli ordinativi.
“Oggi a preoccupare imprese e professionisti c’è soprattutto quella che sembra essere la mancanza di una strategia complessiva e coerente da parte del Governo, che possa consentire al comparto di continuare ad essere uno degli elementi trainanti per l’economia nazionale – precisa Lo Re – Il timore è che questo trend negativo si consolidi ulteriormente nel secondo semestre, con tutti i rischi che avevamo già paventato nel marzo scorso: dalla perdita di migliaia di posti di lavoro al conseguente ridimensionamento di molte aziende, fino alla loro possibile chiusura”.
A questo si aggiunge la pesante eredità legata al precedente assetto normativo: secondo le stime dell’ANCE ammonterebbero a oltre 30 miliardi i crediti legati al Superbonus ancora “incagliati”, con 180mila interventi bloccati che riguardano villette unifamiliari e condomini.
Oltre a quello delle costruzioni, anche per il settore immobiliare residenziale – come testimonia la recente analisi Nomisma – è prevista una brusca interruzione dei precedenti trend di crescita.
ANGAISA auspica una parziale “riattivazione” di cessione del credito e sconto in fattura, almeno per quanto riguarda gli interventi edilizi minori di valore non superiore a 20mila euro (escludendo la necessità di asseverazioni per quelli di valore non superiore a 5mila euro).
“Cessione del credito e sconto in fattura sono strumenti indispensabili per far ripartire il mercato e favorire il raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione immobiliare ed energetica”, ribadisce Lo Re, confermando che ANGAISA, insieme alle altre principali associazioni e federazioni di categoria, è disponibile a partecipare ai tavoli tecnici che potranno essere costituiti dal Governo per rimettere mano alla materia dei bonus edilizi e dei crediti incagliati.
“E’ necessario ridisegnare le modalità di accesso ai benefici fiscali, prevedendo il mantenimento di corsie privilegiate per le famiglie a basso reddito (cd. “incapienti”) – conclude il Presidente ANGAISA. “Auspichiamo inoltre che vengano destinate al settore risorse adeguate, attraverso i fondi del Pnrr, con modalità e meccanismi strutturali che possano sostenere, in futuro, la concreta realizzazione in Italia del programma di efficientamento energetico previsto da direttive e regolamenti europei”.
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