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FITT Future Headquarters: un contest per disegnare i nuovi spazi del Gruppo

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Redazione

Come evolveranno le aziende nel futuro? Si tornerà a condividere l’ufficio con i colleghi? Ci sarà bisogno di maggiore spazio per creare o per produrre? Quello stesso spazio sarà anche luogo di aggregazione, scambio e benessere?

Su questi temi e a molti altri si sta da tempo interrogando FITT che, in collaborazione con YAC – Young Architects Competitions – ha lanciato il contest FITT Future Headquarters, il concorso per il disegno dei nuovi spazi del Gruppo. I progettisti che parteciperanno al contest avranno la possibilità di comprendere, interpretare e rappresentare FITT attraverso la loro visione di workspace del futuro: un luogo in cui leadership, progresso e identità aziendale vengano materializzati in forme architettoniche in grado di diventare un punto di riferimento internazionale nell’ambito della progettazione a servizio del lavoro.

I nuovi spazi ospiteranno la comunità di FITT per sviluppare intuizioni e ricerca, per sorprendere ed ispirare, per riflettere, approfondire e coltivare idee all’insegna del benessere, della sostenibilità e dell’innovazione.

Giovane. Perché i giovani sono gli eredi del futuro. Perché i giovani progettisti sono i destinatari del contest. Perché giovane fa rima con audacia, sfrontatezza, genialità, coraggio, positività e spensieratezza.

Internazionale. Come la giuria chiamata a valutare le proposte: Alessandro Adamo, Hasan Çalışlar, Emmanuelle Moureaux, Adun Opdal, Carlo Ratti, Nicola Scaranaro, Patrik Schumacher e naturalmente il CEO di FITT, Alessandro Mezzalira. Internazionale come il perimetro del contest: i partecipanti di ciascun team possono provenire da diversi paesi, da diverse città o da diversi atenei. Internazionale come FITT, oggi alla seconda generazione, un colosso di circa 1000 persone operanti su circa 87 paesi.

Innovativo. Perché l’innovazione è il tratto distintivo di FITT, alla base dello sviluppo di tutte le soluzioni d’avanguardia. Perché il nuovo edificio sarà dotato di spazi fluidi e dinamici e sarà incubatore di nuove idee, di nuove illuminazioni e nuove espressioni.

Sostenibile. Perché il Gruppo ha avviato un processo evolutivo per migliorare il proprio impatto sociale e ambientale, attraverso azioni e misure concrete sia dal punto di vista del prodotto, che dei processi.

Comunitario. Perché i nuovi spazi dovranno facilitare aggregazione e sviluppare senso di appartenenza. Non soltanto per la comunità di lavoro – la “FITT People” – ma anche per la comunità globale.

“Siamo orgogliosi di aver lanciato questa iniziativa di respiro internazionale in collaborazione con lo YAC, per dare voce ai giovani, alle loro idee e ai loro desideri. – dichiara Alessandro Mezzalira, CEO di FITT. La pandemia in corso e le moderne tecnologie stanno rivoluzionando il modo di lavorare, che non è più legato ad un luogo fisico, ma alla capacità di uno spazio, anche virtuale, di infondere idee, ispirare creatività e coltivare uno spirito imprenditoriale. Voglio ringraziare anticipatamente tutti i progettisti che si metteranno in gioco. Non vedo l’ora di scoprire le loro proposte.”

Il contest termina il 27 gennaio ed è aperto a studenti, laureati, liberi professionisti, non necessariamente esperti di discipline architettoniche o iscritti ad albi professionali.

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