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Leroy Merlin in Russia, risponde Zimmermann (DG Adeo)

Leroy Merlin Russia
Leroy Merlin Russia

In un’intervista a, quotidiano francese “La Voix du Nord”, il direttore generale del Gruppo Adeo, Philippe Zimmermann, ha rilasciato delle dichiarazioni, dopo le esortazioni del presidente ucraino a lasciare la Russia.

112 punti vendita sono tanti, tantissimi e se poi, su di essi, si agita lo spettro degli espropri, allora lasciare diventa complicato, anzi, un fallimento. Così lo ha definito il DG del Gruppo Adeo che al giornale ha testualmente detto che “chiudere verrebbe considerato come un fallimento premeditato, che darebbe luogo ad espropriazioni” da parte di Mosca. “Sarebbe un regalo dell’azienda e dei suoi assett al regime russo e rafforzerebbe le risorse finanziarie della Russia e, quindi, la guerra“.

Zimmermann ha inoltre dichiarato che il gruppo “ha deciso, all’inizio del conflitto, di sospendere nuovi investimenti in Russia” e che sta rispettando “tutte le sanzioni attuate dai paesi dell’Unione Europea” e rispettando “tutte le direttive del governo francese”.

La decisione di rimanere operativi in Russia non è facile ma è anche un atto di “responsabilità come datore di lavoro verso 45.000 dipendenti e le loro famiglie che hanno contribuito per 18 anni alla costruzione di Leroy Merlin Russia”.

Ricordiamo che l’insegna ha ben 113 punti vendita in Russia il cui giro d’affari rappresenta il 18% del suo business mondiale e che la Russia è il secondo mercato per Leroy Merlin, dopo la Francia.

Questo il comunicato diffuso:

“Comprendiamo la posizione del presidente Volodymyr Zelensky nel chiedere il sostegno della Francia per trovare la pace. Abbiamo anche chiesto la pace fin dal primo giorno, essendo presenti in entrambi i paesi, in Ucraina e in Russia. Sosteniamo quotidianamente le nostre squadre in Ucraina: aiuti finanziari, alloggio, nuovi posti di lavoro nel paese ospitante.

La decisione di mantenere la nostra attività in Russia non è facile. Abbiamo una responsabilità come datore di lavoro verso i nostri 45.000 dipendenti e le loro famiglie che hanno contribuito per 18 anni alla costruzione di Leroy Merlin Russia. Non abbiamo motivo di condannare le nostre squadre russe per una guerra che non hanno scelto.

Chiudere la società da un giorno all’altro, chiudere i nostri negozi sarebbe semplicemente un abbandono considerato come una bancarotta premeditata, quindi illegale, aprendo la strada all’esproprio, che rafforzerebbe i mezzi finanziari della Russia.

Abbiamo anche deciso all’inizio del conflitto di sospendere i nuovi investimenti di Adeo in Russia.

Stiamo applicando tutte le sanzioni attuate dai paesi dell’Unione Europea, e rispettiamo tutte le direttive del governo francese”.


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