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Self Italia. Il socio c’è…e i soldi?


In attesa che, nei primi giorni di marzo (ma potrebbe slittare fino a maggio), Self Italia consegni, al Tribunale, il piano industriale necessario per proseguire con le pratiche previste dalla richiesta del concordato di continuità, diyandgarden.com ha proseguito con le sue indagini e ha scoperto che il socio c’è e si chiama UNION srl, una società che ha sede a Firenze.

Scriviamo perché siamo entrati in possesso di ulteriori e nuove informazioni, circa la vicenda dell’insegna italiana che ha scandito l’estate e l’autunno 2017, con un epilogo, che probabilmente molti si aspettavano, e che è giunto dopo diverse dichiarazioni da parte della proprietà Self Italia; dichiarazioni che indicavano, tutte, l’ingresso di un socio che avrebbe dovuto risollevare le sorti della catena.

Tuttavia, i giorni e i mesi sono passati senza che nulla succedesse (almeno apparentemente) fino alla fine di settembre quando sembrava che davvero fosse fatta, che ci fossero firma e denari.

Molti i commenti che abbiamo ricevuto, molti di questi anche molto critici nei confronti del silenzio portato avanti dalla proprietà, così come, e soprattutto, sulla reale veridicità circa l’esistenza del “fantomatico” socio, spesso citato, ma mai palesatosi.

Poi è stato concordato.

Ma facciamo qualche passo indietro. Secondo le informazioni raccolte, la vicenda avrebbe inizio nell’estate del 2016, neanche a farlo apposta a ridosso dell’intervista che facemmo ad Enrico Gardino e pubblicammo il 16 maggio su TEN-diyandgarden. Per la precisione nel luglio 2016, quando avrebbero avuto inizio i primi abboccamenti tra la proprietà Gardino e il potenziale socio: la Famiglia Valenti, nelle persone di Marco e Michele (padre e figlio). Nel successivo mese di settembre sarebbe iniziata la trattativa.

Chi sono costoro? Ebbene sì, si tratta dell’ormai “famosa” (per tutti noi operatori del settore) famiglia toscana di cui tanto si è parlato. In particolare, coinvolti nell’operazione, sono il padre Marco e il figlio Michele Maria. Entrambi, fiorentini, farebbero riferimento allo Studio Associato Valenti, con sedi a Firenze, Saint Tropez – Grimaud e Montecarlo (sito web in aggiornamento) in qualità di “Avvocati, Commercialisti & Business Advisors”.

La famiglia risulta particolarmente attiva con diverse partecipazioni societarie. Con la caratteristica di vedere i Valenti come soci di riferimento e un amministratore unico spesso differente dalla proprietà. In diversi casi abbiamo notato che è sempre lo stesso.

A settembre 2016, periodo di inizio trattativa, la Union srl ancora non esiste, ma già si mette nero su bianco che la proposta d’acquisto prevede la cessione del 52% del capitale della società Self Gardino Spa e il trasferimento delle stesse nel termine di 10 giorni dall’accettazione della proposta. In contemporanea è prevista la presentazione, da parte dei proponenti d’acquisto, di un piano industriale entro 30 giorni, volto alla ristrutturazione, all’internazionalizzazione del core business e costituzione di un nuovo organo amministrativo.

Il piano industriale è ambizioso e prevede il rilancio dell’esistente, oltre sviluppi futuri anche oltreconfine, in particolare focalizzati su Albania e Paesi africani.

Ammontare dell’operazione: 30 milioni di euro, suddivisi in due tranche. Una di 12 milioni a titolo di aumento di capitale e cessione del 52% delle quote e i restanti 18 milioni a titolo di finanziamento, con un’operazione di “securisation” (leggi cartolarizzazione) a termine, che vedrebbe come protagonista il patrimonio immobiliare di Self Italia. Regista dell’operazione un Fondo di investimento partner dello studio Valenti e un costo per l’impegno compreso tra il 5 e il 7,5%.

A cavallo tra gennaio e febbraio 2017 la trattativa prosegue e se, all’inizio il contenitore attraverso il quale dovranno affluire i soldi alla Self Gardino è una società già esistente, successivamente si fa strada l’idea di crearne una nuova.

Ed ecco entrare in scena la Union srl di Firenze, che viene costituita nel maggio del 2017. Per il 2% di proprietà di Ciclat, società cooperativa che fa capo a Italiana Servizi e per il 98% di Toscopetroli srl, società che ha sede allo stesso indirizzo della Union srl e la cui proprietà era, fino all’ottobre scorso, al 100% di Michele Maria Valenti. Successivamente la titolarità dell’azienda è passata a Luca Paolo Valenti.

La Union srl ha un oggetto sociale molto ampio e prevede, fra gli altri, la costruzione ristrutturazione, manutenzione, acquisto e gestione di immobili residenziali e non; l’attività di commercio ingrosso e dettaglio, prestazioni pre e post vendita. Amministratore unico è stato, fino al 14 novembre scorso, Marco Magrini (di Italiana Servizi). Attualmente la carica è ricoperta dalla signora Josefina Yenny Gonzalez.

E se i mesi da maggio a luglio sembrano essere stati impegnati nel perfezionamento della trattativa, tanto che è proprio in questo periodo che le voci si fanno sempre più insistenti e le dichiarazioni sull’esistenza del socio diventano, di fatto, ufficiali anche da parte di Self Italia, è di agosto un documento che attesterebbe l’imminente trasferimento delle somme “attraverso la UNION srl, in costituzione”.

É probabile, riteniamo, che questo “imminente trasferimento” non sia avvenuto, che qualcosa si sia inceppato nella trattativa fino a portare la proprietà di Self Italia a richiedere il concordato.

Che cosa possa essere successo è difficile dirlo. Secondo le informazioni che abbiamo raccolto da una fonte estremamente affidabile la disponibilità della proprietà Gardino ad arrivare ad una soluzione sembrerebbe al di sopra di ogni sospetto. Pare infatti che, verso la fine della calda estate, sarebbe stata ceduta alla UNION srl una piccola quota di Self Italia (non superiore al 2% ma la cifra esatta non la sappiamo) per rendere possibile l’aumento di capitale riservato al nuovo socio.

Nonostante questo nulla è successo e possiamo ragionevolmente supporre che i soldi non siano arrivati e, a questo punto, non possiamo escludere che il tavolo della trattativa sia definitivamente saltato. Enrico Gardino, contattato telefonicamente, ci ha risposto che, dato il momento estremamente delicato, i suoi legali hanno sconsigliato di rilasciare dichiarazioni.

Nel frattempo rumors di mercato ci dicono che, mentre si aspettano i tempi (che potrebbero arrivare fino a maggio) per la procedura di concordato, sembrerebbero essere arrivate un paio di manifestazioni d’interesse all’acquisto (non sappiamo se totale o parziale, probabilmente entrambe) di Self Italia, da parte di operatori della distribuzione del bricolage. Quali siano i nomi di questi operatori interessati è facile immaginarli: stiamo lavorando per avere le giuste certezze che ci consentirebbero di pronunciare ufficialmente il nome o i nomi in questione, con la speranza che finalmente la vicenda Self possa trovare una soluzione positiva per tutti.



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