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Regione Lombardia, negozi chiusi nel fine settimana? Tutti contro

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Redazione

Un appello unificato. Una sola voce per tutte le associazioni di categoria. “Fermare l’attività dei negozi e dei centri commerciali nel fine settimana vuol dire mettere in ginocchio il commercio e la tenuta delle imprese“. E anche in Piemonte…

Il provvedimento annunciato da Regione Lombardia che prevede la chiusura nei fine settimana degli spazi della media e grande distribuzione non alimentare, tra cui i centri commerciali, e che impone la chiusura anticipata alle 23 dei pubblici esercizi, desta molta preoccupazione nelle imprese associate a Cncc, Confcommercio Lombardia, Confimprese, Federdistribuzione e Fipe.

Secondo le associazioni, i negozi della media e grande distribuzione, i centri commerciali e i pubblici esercizi sono stati tra le prime realtà ad adeguarsi ai protocolli di sicurezza, gestendo l’affluenza e la sanificazione degli ambienti, rilevando la temperatura e dotando di prodotti igienizzanti i clienti. E, in questo senso, il coprifuoco serale, con la chiusura anticipata dei pubblici esercizi, ha risvolti dubbi in termini di efficacia nella prevenzione del contagio ma avrà conseguenze certamente devastanti nella propensione a frequentare le attività di ristorazione. Per contro, l’anticipo della chiusura rischia semplicemente di favorire code e assembramenti, proprio quello che, in teoria, si vuole evitare.

Nella nota stampa “Pur condividendo la necessità di mettere in atto tutte le misure necessarie per contrastare la diffusione del Covid-19, anche valutando la definizione di ulteriori protocolli di sicurezza, è necessario considerare le conseguenze su un settore già compromesso da oltre due mesi di chiusura, a fronte di costi fissi incomprimibili e spese aggiuntive per il rispetto dei protocolli di sicurezza”.

E, ancora “Fermare l’attività nel fine settimana vuol dire mettere a repentaglio i fondamentali del mondo del commercio e concentrare i consumatori in 5 giorni su 7 con conseguenze sulla sicurezza. Tale prospettiva preluderebbe a inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali e sulla tenuta stessa delle imprese”.

Occorre valutare tutte le possibili soluzioni che tutelino sia la sicurezza sanitaria sia la tenuta del sistema economico e di un settore fondamentale come il commercio che, qualora il provvedimento dovesse essere approvato, necessiterebbe di misure adeguate per sostenere la continuità delle imprese.

Il settore è il motore dell’intera economia. Affossare il retail significa affossare l’economia del Paese.

Aggiornamento

Apprendiamo che anche nella Regione Piemonte, il governatore Alberto Cirio, avrebbe deciso la chiusura dei centri commerciali non alimentari nei fine settimana.

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