Bricolife e Gruppo Made. Una nuova insegna?
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Due protagonisti della distribuzione, in comparti diversi, ma molto, molto affini, anzi, sempre più accumunati da un comun denominatore: il cliente finale o consumatore, in qualunque modo lo si voglia chiamare.
E’ questo l’assunto di base che ha spinto il Consorzio Bricolife (bricolage, Fai da Te) e Gruppo Made (edilizia) a dare vita a duna nuova collaborazione che li vedrà uniti su un fronte comune, ovvero aumentare il fatturato, aumentare la marginalità, ampliando la propria quota di mercato, migliorando le proprie performance ma, anche, allargando il proprio portafoglio clienti.
In effetti è da qualche tempo che la distribuzione edile strizza l’occhio alle merceologie del bricolage e, soprattutto, al suo modo di fare libero servizio, a fronte di un progressivo mutamento della clientela. Si, gli artigiani, ok, gli architetti, ma sempre più il cliente finale che, da solo, o insieme al professionista ha iniziato a frequentare anche la rivendita edile.
Dall’altra il centro bricolage che, dopo anni dedicati a spingere fondamentalmente i reparti decorativi, da qualche tempo ha posto l’accento sui reparti più tecnici, introducendo piccole gamme dedicate a prodotti per l’edilizia di facile utilizzo, anche per bricoleur.
Punto di partenza dell’alleanza, della collaborazione, tra Bricolife e Gruppo Made, presentata oggi, sarà lo scambio di informazioni: molto semplicemente (così sembra ma non lo è affatto) – ma fondamentale – chi siamo noi, chi siete voi, dove operate, com’è il mercato di riferimento, ecc. Cercando, nell’analisi dei propri mercati di andare ad evidenziare differenze e punti in comune, in modo da definire e sfruttare al meglio le opportunità che si verranno a creare.
L’analisi porterà a delle sperimentazioni concrete con scambi merceologici nel rispettivo parco negozi, al fine di testare ciò che si può proporre in maniera trasversale e ciò che, al contrario, è bene che rimanga dove sta. Ma non solo. Il percorso dovrebbe/dovrà portare alla definizione di un nuovo format distributivo che sia il risultato di questo percorso di riflessione e sperimentazione; un negozio tipo che sia in grado di soddisfare le particolarità di un mercato, quello italiano, fatto di abitazioni e finiture molto diverse tra loro e che difficilmente fanno riferimento ad un modello standardizzato; un mercato che è e continua a cambiare in modo radicale, basti pensare alla rivoluzione in edilizia.
Indubbiamente la proposta è interessante, così come incuriosisce il risultato che potrà dare questa collaborazione fatta di commistione tra ambiti diversi; un attore che dovrebbe essere nuovo rispetto all’offerta esistente, ma che, tuttavia, per tutta la conferenza stampa non ha mancato di fare riferimento all’ormai consueto “convitato di pietra” di questi ultimi tempi, l’insegna che ha dimostrato come, anche in tempi di crisi, si può crescere se si hanno le idee chiare e si fanno le proposte giuste, soprattutto a quell’utenza professionale sempre creduta inarrivabile, quanto meno dalla gds del bricolage esistente.
E chi se non Bricoman? Who else?
Nella foto: da sinistra il vicepresidente e il presidente del Consorzio Bricolife, rispettivamente Franco Paterno e Roberto Fadda; Gian Luca Bellini e Claudio troni, direttore generale e direttore marketing Gruppo Made
Il connubio tra il DIY ed il mondo dell’edilizia è senza ombra di dubbio una realtà da non sottovalutare, in entrambi i mondi si dovranno evitare esperimenti troppo hard, ma restare in una fase soft, pertanto assortimenti leggeri e di facile applicazione.
Cordiali saluti.