Brico io, Paolo Micolucci e i Colori D’Autunno
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In occasione dell’edizione estiva (dedicata agli acquisti della prossima stagione) della Fiera che periodicamente Brico io organizza ad Assago (MI), per il personale dei punti vendita diretti e in particolar modo per gli affiliati, sono state sostanzialmente 3 le novità che abbiamo avuto modo di scoprire, oltre all’occasione di rivolgere a Paolo Micolucci, direttore commerciale e marketing, qualche domanda sul semestre dell’insegna e impressioni sul prossimo periodo a venire.
Nell’ordine di apparizione, secondo il percorso dall’ingresso, l’ufficializzazione della carta fedeltà con uno stand e personale dedicato. La carta non è di per sè un fatto nuovo, la novità sta nell’adozione da parte di tutti i punti vendita diretti entro alla metà di luglio e l’entrata in operatività, in modo sistemico, dal mese di settembre, oltre alla presentazione agli affiliati che potranno aderire in forma volontaria. Diversa anche la proposta. Infatti, per non gravare sul lavoro del personale, saranno sistemati dei piccoli totem, in zona casse, per l’autocompilazione da parte del cliente. Sempre alle casse sarà possibile trovare anche le carte regalo, di diversi tagli, con una grafica rinnovata.
“Un’operazione che andava fatta – spiega Paolo Micolucci – per creare fedeltà e community con in nostri clienti, raccogliere e analizzare i dati e, non ultimo, fare comunicazione in modo puntuale e pertinente”.
A proposito di comunicazione. Ma il volantino, strumento principe della comunicazione delle insegne della distribuzione, è ancora efficace?
Risposta difficile da dare. Sembra di sì, ma sicuramente in modo differenziato. Se una volta il budget promozionale era sostanzialmente quasi tutto dedicato al volantino cartaceo, oggi la realtà è molto più frazionata, e non è un caso che da qui a dicembre il mio budget dovrà ripartirsi tra risorse dedicate al volantino ma anche Facebook, google, ecc. Insomma, piattaforme dove veicoliamo il nostro volantino e dove riusciamo ad avere una profilazione del cliente migliore. Oggi la platea dei clienti e potenziali guarda tutto ed è soggetta a molti stimoli: chi legge il volantino, chi guarda “Dove Conviene”, chi guarda Facebook e gli altri social, è necessario presidiare molti mezzi e molti canali.
Ma il modello cartaceo, quindi, è ancora necessario?
Tutti si affrettano a rispondere che non se ne può fare a meno ma, personalmente, qualche riflessione l’ho aperta e qualche dubbio ce l’ho. Al momento non saprei dare una risposta realistica a questa domanda e sarei curioso di capire se la sua validità è rimasta intatta. Sarebbe necessario fare qualche test in proposito.Certamente mi guardo intorno e vedo che, ad esempio, Leroy Merlin, che da qualche tempo ne ha drasticamente ridotto il numero e le uscite, ultimamente è tornata a produrne e distribuirne. In generale tutti li fanno e anche in altri settori i volantini sono ancora utilizzati moltissimo.
L’aspetto più innovativo del punto vendita di Brescia è senza dubbio il banco vendita/servizi. Con l’inserimento di una proposta che avete presentato in Fiera ad Assago
Si, riguarda la telefonia. Il progetto presentato tempo fa (ndr. Inkloud a Concorezzo del marzo 2018) che comprendeva la riparazione rimane, al momento, circoscritto ad un unico punto vendita. Questa proposta, invece, riguarda la protezione del cellulare, con cover e pellicole che assicurano la massima protezione e personalizzazione. Si tratta di una partnership stretta con una realtà che ha 200 chioschi nei centri commerciali italiani ed ha un buon riscontro.
Per la prima volta, in fiera, troviamo l’area formazione. Un aspetto molto importante per fornitori e addetti alla vendita
Si ci crediamo e pensiamo che sia un giusto completamento per queste giornate d’incontro. L’abbiamo realizzata con 3 fornitori che si alternano con contenuti didattici, in uno spazio dedicato alla formazione del personale dei punti vendita diretti e affiliati. Questo è stato possibile anche perchè abbiamo organizzato contemporaneamente alla fiera Colori D’Autunno anche l’incontro con gli affiliati, ai quali abbiamo dedicato la giornata precedente la Fiera. Prima in Bosch per una presentazione e un lunch leggero, in seguito visita guidata sopra al Duomo di Milano e al teatro alla Scala e per finire, in serata, in piazza Gae Aulenti, in Corso Como e a cena da Eataly. Hanno tutti molto gradito.
Per concludere. Che dire del primo semestre?
Direi positivo, con un recupero di giugno importante dopo un maggio piovoso e freddo, e un ribaltamento di percentuali assolutamente importanti, direi dalla sera alla mattina! Questo per descrivere l’andamento del mercato, non solo per noi, ma in generale. Da operatore la cosa che mi conforta è che il nostro settore non vive sotto la pressione di una crisi di format, vedi l’ipermercato, per intenderci. Sicuramente il negozio fisico sta perdendo qualcosa a causa di Amazon ma al momento non mi preoccupa, si riesce a recuperarlo. Il vero problema, oggi, è l’apertura di un Bricoman vicino al tuo negozio. In quel caso, è necessario riorganizzarsi profondamente e velocemente. Ma è solo una questione di organizzazione, tanto bene o male sappiamo dove apre e bisogna solo attrezzarsi per tempo. E’ il caso del nostro negozio di Modena che oggi fattura il 20% in più rispetto a prima dell’apertura di Bricoman. Abbiamo ristretto i reparti più tecnici, esteso il casalingo, la decorazione e la detergenza, insomma, modificato l’offerta. A tutto ciò si aggiunge il comportamento schizofrenico dei consumatori che sono estremamente volubili e influenzati in particolare dalle condizioni meteorologiche, in una situazione generale economica che non è di particolare crescita.
Una situazione stressante, non crede?
Il nostro lavoro di commercianti è di per sè frenetico nel tentativo perenne di intercettare i desideri, i bisogni e le attenzioni della domanda, ma è nell’ordine delle cose, del nostro lavoro, direi. Ciò che è stressante sono i tempi strettissimi che intercorrono tra una scelta e quella successiva, che si parli di assortimento o di carattere promozionale. Se fino a qualche tempo fa si ragionava in termini di mesi, oggi si va di settimana in settimana. E’ difficile fare un piano che non venga successivamente modificato in corso d’opera.
Aperture nel secondo semestre?
Novembre a Treviglio e il trasferimento di Cremona in uno spazio più ampio, sempre nello stesso periodo.
Courtesy Photo @ Andrea Lavaria
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