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Linkontro, il Largo Consumo va meglio del previsto

Linkontro, il Largo Consumo va meglio del previsto

Promosso da NIQ (NielsenIQ), dal 15 al 18 maggio come ogni anno Linkontro incontra al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA) la community del largo consumo per un aggiornamento professionale e per tracciare la strada verso il prossimo futuro.

Un’occasione di confronto per intercettare i tanti segnali di cambiamento in termini di consumo. Arrivato alla sua 40° edizione, dedicata quest’anno al tema ‘Insieme per esplorare nuovi confini’, l’appuntamento ha registrato la presenza di 644 manager e di oltre 275 aziende tra industria e grande distribuzione.

Positivo il primo quadrimestre 2025

Nella conferenza che ha aperto l’appuntamento, NielsenIQ ha analizzato lo stato attuale del mercato. Il Largo Consumo, nel 2024, ha raggiunto i 137,5 miliardi di euro di spesa (+1,9% rispetto al 2023). Il Largo consumo confezionato (LCC) si è attestato invece a un valore di mercato pari a 98,2 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2023).

I primi 4 mesi di quest’anno maturano oltre 45 miliardi di euro di fatturato a totale negozio. Di questi oltre 32 nel Largo Consumo Confezionato. A supporto del trend di crescita, anche altri indicatori. Come il +4,4% a valore nel totale negozio (+1,9% nel 2024), e un +2,6% nei volumi del Largo Consumo Confezionato (+1,5% nel 2024). Tra le performance emerge quella del sud Italia con un trend di crescita dei volumi doppio rispetto alla media nazionale, in particolare +5,6% a valore e +5,0% a volume.

L’era del Next Normal

Segnali positivi – di cui parla Enzo Frasio, a.d. di NIQ Italia, nel suo intervento –, con un rilancio che arriva dopo le tante sfide che il settore è stato chiamato ad affrontare nel periodo 2019-2023. Tra tutte, va ricordata la pressione inflattiva che ha causato la riduzione dei volumi, anche se inferiore rispetto alle attese, nel biennio 2022-2023 rispettivamente del -0,3% e del -1,7%.

“La ripresa dei volumi e la conquista di quote di spesa indicano che il carrello delle famiglie, in Italia, rimane una voce prioritaria nel budget mensile. Nonostante il calo del potere d’acquisto delle famiglie a cui abbiamo assistito negli ultimi 5 anni, i consumatori nel 2025 sono disposti a rinunciare ad altre spese mensili, come le uscite fuori casa, l’acquisto di altre categorie del non alimentare. Stiamo entrando nell’era del Next Normal, dove l’espansione nel Largo Consumo potrà essere supportata da una maggiore collaborazione nella filiera, miglioramento dell’efficienza e conoscenza ancora più approfondita dei clienti”. 

Il fenomeno inflattivo sotto controllo, ma non per tutte le merceologie

Il fenomeno inflattivo si ridimensiona e sembra attualmente sotto controllo. Nel primo quadrimestre 2025, l’indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato viene rilevato intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel per raggiungere quota +0,8% ad aprile 2025.

Un andamento che però non coinvolge tutte le categorie di prodotti. Con caffè, cioccolato, burro e salmone fresco che registrano una crescita maggiore nel loro prezzo a parità di quantità acquistate. 

La nuova spesa degli Italiani è trainata dal Fresco

Stando alle rilevazioni di NIQ, a trainare la performance, nei primi 4 mesi, è il reparto del Fresco, con frutta e verdura che segnano un +7,9% a valore (+4,4% nel 2024). Bene anche carni e prodotti del food confezionato.

Un incremento quello del fresco che indica un’attenzione dichiarata verso un’alimentazione sana da parte di tutte le tipologie di famiglie italiane. Con i responsabili d’acquisto che si orientano maggiormente alla ricerca del benessere, iniziando proprio dalla composizione del carrello.

Segnali di frenata, invece, arrivano dagli articoli per animali, che registrano una crescita contenuta (+1,4%) a fronte di un +3,1% nell’intero 2024, e dalla cura della casa (-0,8%).

Gli andamenti per canale: il consumatore alla ricerca del risparmio

La crescita delle vendite non premia tutte le tipologie distributive, che trasversalmente stanno registrando un aumento della frequenza di acquisto, ma un calo dello scontrino medio.

Fenomeno rilevato nell’80% dei gruppi della gdo, offrendo opportunità per incrementare la fedeltà. Bene i superstore (+3,4% a volume da gennaio ad aprile 2025 versus +1,3% nel 2024) e i discount (+3,8% a volume e +3,9% a valore nel 2025), complice la ricerca del risparmio. Gli specialisti drug sembrano rallentare la crescita, registrando comunque un interessante +4,5% a volume e un +3,4% a valore.

Nell’e-commerce in crescita i pure players e gli specializzati

Emerge l’e-commerce che, con una quota pari al 7,1% nel 2025, assume una dimensione sempre più significativa, registrando nel LCC in totale un +4,4% a valore. Modalità scelta soprattutto per comodità e convenienza.

Analizzando più dettagliatamente questo canale, i pure players – ovvero gli attori che nascono con canali di vendita solamente online e che rappresentano il 50% delle vendite del canale – crescono a valore del +5,5%. Molto bene anche gli specializzati (19,5% della quota di mercato) che crescono a valore del 10,5%.

IDM e MDD in positivo ma per motivi diversi

Insieme, l’Industria di Marca (IDM) e la Marca Del Distributore (MDD) complessivamente maturano oltre un miliardo di crescita anno su anno. Quello che le differenzia sono le diverse leve che guidano lo sviluppo.

Infatti anche in questo 2025, la crescita della IDM è principalmente trainata dall’aumento dei prezzi, aprendo l’anno con un fatturato pari a +608 milioni di euro, contribuendo alla crescita del fatturato LCC per il 57%.

Mentre, per quanto riguarda l’MDD (+450 milioni di euro, pesando per il 43% della crescita), è l’aumento dell’assortimento di prodotto a marchio del distributore sugli scaffali a determinarne la crescita. 

Anche i target che determinano la crescita sono differenti

Da una parte la MDD che si rivolge a 8 milioni di famiglie con figli a carico (+0,5 pt di quota) e di media età (+1,6 pt in quelle con reddito medio più basso). Dall’altra l’IDM, in crescita sia nelle famiglie mature ad alto reddito (+ 0,2 pt) che in quelle a basso (+0,6 pt).

Secondo i dati del Consumer Panel di NIQ, la strategia di crescita vincente per i principali brand del mass market – il 59% dei quali in crescita a volume nel corso dell’ultimo anno, – va trovata nella capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti con maggiori probabilità di successo se si riesce anche a migliorare la fedeltà.

L’attenzione ai target è la chiave per la crescita

Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ, ha sottolineato come: “La crescita del comparto, registrata negli ultimi mesi, testimonia la capacità dell’industria e della distribuzione di soddisfare sempre meglio i bisogni delle famiglie italiane. Nel quadro attuale e guardando al prossimo futuro emergono ulteriori opportunità di crescita”.

E, ancora: ” Per coglierle sarà importante continuare a migliorare i livelli di efficienza delle promozioni (circa un terzo delle attività non genera volumi incrementali) e degli assortimenti. Infine, lavorando insieme su specifici target di clientela, e cavalcando affinità tra brand ed insegne, si riuscirà ad intercettare un numero sempre più elevato di famiglie coprendo meglio i loro bisogni di consumo”.

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