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Il bricoleur preferisce il negozio specializzato

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I videogiochi sul web, i giocattoli all’ipermercato, l’intimo nei grandi magazzini, i cosmetici in profumeria, il bricolage nei negozi specializzati, gli accessori negli outlet e il tessile casa nei mercatoni: per ogni prodotto c’è un negozio preferito.

Questo è quello che emerge dai dati dell’Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy, che segnala una crescita nel 2022 del +4,3% rispetto all’anno precedente, per un totale di 109,3 miliardi di euro incassati.

Ricordiamo che l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy analizza 13 comparti non alimentari dal punto di vista dei consumi, dei competitor e dei canali commerciali fisici e digitali.

“Per comprare prodotti e servizi non alimentari gli italiani hanno a disposizione un ampio ventaglio di canali fisici e digitali, tra cui dimostrano di sapersi ben orientare in funzione del tipo di acquisto che intendono realizzare – afferma Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy -. I comportamenti d’acquisto delle persone si intrecciano con lo sviluppo dell’e-commerce e con l’evoluzione della rete commerciale Non Food, che nel 2022 ha confermato la riduzione del numero dei negozi specializzati indipendenti, la difficoltà delle grandi superfici alimentari e la tenuta delle grandi superfici specializzate”.

“Queste ultime – conclude Cuppini -, anche grazie a una struttura radicata sul territorio, mantengono il loro peso in quasi tutti i comparti non alimentari, ma devono raccogliere la sfida dell’integrazione tra canali fisici e digitali per riuscire a creare un’esperienza d’acquisto fluida e memorabile, in grado di attrarre e fidelizzare i consumatori”.

L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha mappato il comportamento dei consumatori italiani per capire quali tipologie di punti vendita preferiscono in ognuno dei 13 comparti non alimentari analizzati e come evolvono queste scelte:

Negozi tradizionali specializzati non alimentari

I negozi tradizionali specializzati Non Food sono ancora oggi una componente importante del commercio al dettaglio in Italia in termini di presenza e di diffusione sul territorio.

Proprio la loro capillarità, insieme alla conoscenza dei prodotti, alla consulenza e al servizio che sanno offrire, fa sì che gli italiani li prediligano quando devono comprare prodotti di cancelleria (dove coprono il 69,0% delle vendite in valore), di ottica (64,7%), di bricolage (63,3%), nonché mobili e arredamento (48,8%) e attrezzature sportive (38,9%).

Grandi superfici specializzate

Nonostante la rete continui a ridursi (-1,1% rispetto al 2021), i 27.672 punti vendita della distribuzione moderna specializzata continuano a rappresentare la spina dorsale della rete commerciale Non Food in Italia, soprattutto grazie all’abbigliamento (27,6% del totale negozi), all’intimo (9,9%), all’elettronica di consumo (7,1%), alla profumeria (7,0%), alle calzature (6,1%) e ai prodotti per bambini (6,0%).

Vi si concentra oltre la metà della spesa per acquistare capi di abbigliamento (55,9% delle vendite totali di abbigliamento) e articoli per lo sport (55,7%), e sono il canale leader anche per calzature (49,4%), intimo e calzetteria (49,2%) e prodotti tessili (39,7%).

Ma il ruolo maggiore è negli elettrodomestici bruni, dove sfiorano il 60% di incidenza sulle vendite totali.

Grandi superfici alimentari

In Italia nel 2022 erano in attività 21.399 punti vendita della GDO, ossia 136 in più rispetto all’anno precedente.

Ad aumentare il numero degli store sono stati discount e supermercati, mentre ipermercati e superette sono diminuiti.

Questi negozi sono poco rilevanti sul totale degli acquisti non alimentari e continuano a perdere terreno. Restano importanti solo nella cancelleria (31,0% di incidenza sulle vendite), nei giocattoli (22,5%), nel tessile (12,5%) e nell’intimo (11,4%), e ricevono particolare attenzione soprattutto in alcuni periodi dell’anno quando propongono forti promozioni, ampliano l’assortimento e danno maggior spazio espositivo, come accade a Natale, a Pasqua e in occasione dellaFiera del bianco.

Grandi superfici non specializzate

Nel 2022 la rete delle grandi superfici non specializzate è cresciuta, arrivando a 2.206 grandi magazzini (+4,6%) e 383 cash & carry (+1,1%).

Sul totale del mercato Non Food, questi punti vendita hanno un ruolo importante in particolare nella profumeria, di cui veicolano il 31,6% delle vendite a valore, in abbigliamento e calzature (9,5%) e nel tessile (8,5%), e in misura minore in giocattoli (4,9%), mobili e arredamento (4,2%) e articoli per lo sport (3,1%).

Da rilevare l’aumento di +5,4% del fatturato realizzato nel 2022 dalle vendite di abbigliamento intimo nelle grandi superfici non specializzate.

E-commerce

Dopo anni di crescita sostenuta, nel 2022 il web ha rallentato la sua escalation, in particolare per quanto riguarda gli acquisti di articoli per lo sport (-1,8 punti percentuali), di libri non scolastici (-1,3%) e capi di abbigliamento e accessori (-1,0%). Ma ha registrato una rilevante crescita annua nei prodotti di automedicazione (+0,8 punti percentuali) e nella profumeria (+0,8%).

L’e-commerce resta il canale preferito dagli italiani per gli acquisti di prodotti di edutainment (55,6% di incidenza a valore), in particolare videogiochi (83,9%) e supporti musicali (75,8%), e di elettronica di consumo (28,1%), in particolare multimedia storage (48,7%) e hardware (33,9%), dove l’e-commerce si conferma primo canale di vendita.

L’e-commerce ha un peso significativo anche sulle vendite di piccoli elettrodomestici (43,2% di quota a valore), e di apparecchi e accessori fotografici (32,1%) ed è leader nel mondo dell’homevideo (63,8%).

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