Le insegne DIY mobilitate per l’emergenza in Emilia Romagna
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Le abbiamo contattate per capire come sono state coinvolte nell’emergenza post-alluvione in Emilia Romagna. Tra canali di fornitura preferenziali, task force operative, riassortimenti continui e donazioni di prodotti essenziali, il settore ha fatto la sua parte.
Dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna durante lo scorso mese di maggio con le difficoltà che ne sono scaturite, anche il settore del DIY ha fatto la sua parte, soprattutto nelle ore e nei giorni immediatamente seguenti, nei quali servivano materiali e attrezzature di vitale importanza per gestire l’emergenza.
OBI, come abbiamo già scritto in un precedente articolo, si è attivata con canali di fornitura preferenziali per i negozi di Imola, Ravenna, Rimini e Pesaro per definire con autonomia le modalità per gestire le singole richieste su prodotti legati all’emergenza.
Da Leroy Merlin ci hanno comunicato che il punto vendita di Rimini ha donato alla Protezione Civile delle zone alluvionate circa 1600 prodotti principalmente per le attività di pulizia, risistemazione interni ed esterni e auto-protezione, come idropulitrici, compressori, saldatrici, tute e guanti mono-uso, secchi, cazzuole e vanghe, sacchi, teli, nastri, fascette e fili plastificati. L’insegna conferma inoltre che indicativamente la stessa tipologia di prodotti è stata donata anche dai negozi di Bologna e Casalecchio di Reno.
Dall’insegna Tecnomat ci fanno sapere che in relazione alla difficile situazione che sta interessando la regione Emilia Romagna, la zona maggiormente colpita è risultata quella del Comune di Ravenna mentre in altre zone della regione i disagi sono stati di minore entità. Per quanto riguarda i collaboratori Tecnomat, nei casi di maggiore difficoltà, rispetto alla situazione abitativa, si è attivato il meccanismo di solidarietà economica interno all’azienda e si sono attivate tutte le procedure necessarie al più veloce ripristino delle attività del negozio di Ravenna, che ha infatti ha appena riaperto.
Da Brico Io, Paolo Micolucci conferma che i negozi coinvolti di Faenza, Forlì e Lugo sono stati chiusi per qualche giorno, perché era impossibile raggiungerli. Alcuni negozi hanno riaperto il sabato, altri il lunedì ma non sono stati rilevati danni. Nessun coinvolgimento per i punti vendita di Rimini e Riccione; gli unici danni interni sono stati riscontrati nel punto vendita di Faenza, ma fortunatamente di lieve entità.
Luca Guidotti di Gruppo Bricofer ci ha parlato di attivazione immediata nelle ore post-alluvione per il punto vendita Ottimax di Cesena, posizionato vicino al fiume. Il negozio è diventato subito un punto di riferimento per gli abitanti e in questo senso l’insegna ha attivato il numero verde sempre disponibile con orario continuato, orari prolungati di apertura e per i primi giorni la fornitura gratuita di beni di prima necessità quali pale, guanti e stivali. L’iniziativa è proseguita con una scontistica molto forte su altri prodotti come i generatori di corrente. Una task force di furgoni di proprietà è stata mobilitata per assicurare forniture costanti al negozio e non lasciarlo sguarnito degli articoli più richiesti. Nel parcheggio sopraelevato sono state parcheggiate diverse macchine in emergenza.
Ora come ora l’obiettivo è tenere il negozio sempre rifornito di tutti i beni e materiali necessari in questo momento di ricostruzione, come per esempio le vernici.
Minimo coinvolgimento infine per l’insegna di Bricolife: il punto vendita Hobby&Legno di Bologna non ha subito danni, anche se il negozio è rimasto irraggiungibile per diversi giorni a causa della chiusura di diversi sottopassi.
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